Piemme: Storica
Il pane del diavolo
Valeria Montaldi
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2018
pagine: 384
1416, Castello di Fénis. Marion è una cuoca straordinaria. Le sue origini saracene ne hanno forgiato il gusto: le spezie, gli aromi, i condimenti insoliti con cui arricchisce i piatti entusiasmano il palato dei nobili commensali riuniti a banchetto. Talento e inventiva, tuttavia, non bastano a farle ottenere rispetto e considerazione: vessata da Amizon Chiquart, il celebrato maestro di cucina del duca Amedeo di Savoia, è costretta a subire umiliazioni continue, accettate sotto l'amara maschera della deferenza. Sì, perché lei è solo una donna e non potrà mai ambire a un ruolo superiore a quello di sguattera. O almeno così crede Chiquart, sottovalutando la tenacia, il coraggio e la rabbia che animano Marion. E soprattutto ignorando che un' inutile saracena sappia leggere e scrivere. L'ultima scelta di una donna coraggiosa, la sua vendetta. 2016, Fénis. Il cadavere ritrovato nel bosco è quello di Alice Rey: la gola squarciata, il sangue che intride ancora la neve. L'indagine sul delitto è affidata al maresciallo Randisi del Comando dei carabinieri di Aosta. Da subito, gli indizi convergono sul marito della vittima, Jacques Piccot, chef stellato del ristorante di proprietà della moglie e appassionato collezionista di antichi ricettari. Le indagini sembrano confermare i primi sospetti, ma un secondo omicidio scoperchia un calderone pieno di segreti, rancori e ricatti che coinvolge l'intero ristorante. E a Randisi non resta che scavare a fondo fra presente e passato per scoprire di quanti veleni sia fatto un pane che ha il sapore del diavolo.
Omicidi nell'urbe. La prima indagine del questore Callido
Walter Astori
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2018
pagine: 354
61 a.C., Roma, consolato di Pisone e Corvino. Una serie di efferati delitti sconvolge la quotidianità romana, già turbata da conflitti politici sempre più accesi. Gaio Rabirio e Marco Cornelio Crisogono, cittadini in vista accomunati da un passato di violenze e perdizione, vengono ritrovati morti. Entrambi sono stati prima mutilati e poi giustiziati con un colpo al cuore. Sui corpi l'assassino si è accanito con brutalità, ma ha voluto rispettare le regole di sepoltura ponendo un aspergillum per purificarli e inserendo nelle loro bocche una moneta per pagare il viaggio a Caronte. Un modus operandi che ricorda quello dei sacrifici umani officiati dai sacerdoti della dea Ma. E infatti il popolo, impaurito e inferocito, è proprio contro i sacerdoti che si scaglia. Il princeps senatus Lutazio Catulo, approfittando della lontananza di Pompeo, affida l'indagine al questore Flavio Callido, chiamato a districarsi in una vicenda scabrosa in cui nessuno risulta al di sopra di ogni sospetto, nemmeno l'ex console Cicerone. Un compito delicatissimo che potrebbe compromettere sia la sua carriera politica sia la scalata al potere di Pompeo. La scia di brutali delitti, infatti, è solo all'inizio e ne faranno le spese altri personaggi illustri. A Callido, coadiuvato da una squadra sui generis che comprende Lutazia, giovane figlia di Catulo, Achillea, impavida gladiatrice eroina delle folle, e Cefea, ermafrodita figlia del gran sacerdote della dea Ma, il compito di far luce su un caso in grado di far vacillare Roma dalle fondamenta.
L'ultimo spartito di Rossini
Simona Baldelli
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2018
pagine: 382
Scrivere un romanzo ispirato alla biografia di Gioacchino Rossini, nell'anno del 150esimo dalla sua morte, significa complicarsi meravigliosamente la vita. Perché la prima domanda che ci si pone di fronte alla pagina bianca è: cosa si può scrivere di un personaggio di cui si è già detto tutto? Che appartiene all'immaginario collettivo, non solo dei melomani? È stato, probabilmente, l'artista più famoso e osannato di ogni tempo, e già nel corso della sua esistenza. Per lui venne coniato il termine Rossinimania, riferito al periodo in cui si esibì a Vienna. Ogni angolo risuonava della sua musica, le cartoline con la sua immagine andavano a ruba, gli uomini erano vestiti alla Rossini, le donne sospiravano al suo passaggio, i ristoranti avevano piatti a lui dedicati. Una simile smania pervase le altre città in cui visse e lavorò. Tutti volevano frequentare quel musicista gioviale, dalla scrittura facile - compose il Barbiere di Siviglia in meno di due settimane - la battuta pronta, amante della buona tavola. E così viene ricordato ancor oggi: un ilare opportunista, un bon vivant. Ma, di fatto, smise di scrivere opere a 37 anni, dopo il meraviglioso Guglielmo Tell, se si eccettuano alcuni componimenti di musica sacra e strumentale. Cosa portò il musicista più famoso del mondo al silenzio?...
Il corregidor
Francesco Abate, Carlo A. Melis Costa
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 435
Cagliari, 1665. Dom Jorge Baxu ha attraversato tutto il mondo, dalla Galizia dov'è nato all'Africa sahariana dove ha visto la morte da vicino, prima di poggiare i piedi su quell'isola dimenticata da Dio. A portarlo in ogni angolo dell'Impero di Spagna, il suo ruolo di corregidor de hidalgos, un magistrato scelto per giudicare e, spesso, assolvere i nobili, più ammantando l'ingiustizia di equità che facendo vera giustizia. Ma questa volta è diverso. A Cagliari, Baxu è stato chiamato da un funzionario preoccupato per la prematura scomparsa di nobili, barbaramente uccisi, in duello o attentato, senza movente né colpevole. Quando, il giorno dopo il suo arrivo, quello stesso funzionario viene ritrovato assassinato, il corregidor comprende che questo caso non è come gli altri e che tutte le persone coinvolte, lui per primo, rischiano una morte orribile. Non gli restano che un pugno di uomini e le poche parole pronunciate da una vittima prima di morire: bambino, libro, fuoco. Dovrà farseli bastare. Maria Pilar, nata nella foresta che circonda una missione gesuita in Paraguay, è sempre stata una ragazzina sveglia. Secondo i missionari, sono le sue due anime, quella cristiana e quella guaranì, a renderla diversa. Forse per questo, prima di tutti gli altri comprende che qualcosa sta succedendo nella missione: un segreto portato da un generale della Corona, un bambino da nascondere, anche a costo della vita. I destini di Jorge Baxu e Maria Pilar si intrecciano indissolubilmente sulla strada per risolvere il mistero e salvare altre vite innocenti. Insieme, l'uomo senza passato e la donna dai due nomi, fronteggeranno il più impensabile e crudele dei nemici.
L'ira di Traiano
Santiago Posteguillo
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 648
105 d.C. Per la seconda volta, Roma si trova a difendere i confini a nord del Danubio e fronteggiare i Daci, e questa volta è Traiano a guidare le legioni. Mosso dal desiderio di espandere il dominio dell'impero, ma anche di punire Decebalo, re dei Daci reo di non aver rispettato gli accordi con Roma, alleandosi con le altre popolazioni di confine per tornare ad attaccare le postazioni romane, Traiano organizza una spedizione senza precedenti. Una nuova guerra da cui non può che tornare vincitore, perché in gioco ci sono le redini dell'impero e la sua stessa esistenza. Eppure non tutti, a Roma, sono con lui: i senatori sembrano più interessati alle beghe interne, la famiglia reale è divisa, e l'ombra della congiura si allunga sul suo trono. E la difficilissima, epica costruzione del ponte più lungo del mondo sul Danubio, ordinato da Traiano all'architetto Apollodoro, non fa che complicare le cose.
La difesa dell'impero. Il legato romano
Guido Cervo
Libro
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 468
275 d.C., confine renano. La luce dell'alba sta lentamente mettendo in fuga le ombre della notte quando, a un cenno del legato Valerio Metronio, i legionari romani irrompono tra le capanne rovesciando sugli abitanti insonnoliti una valanga di ferro e di fuoco. Nel giro di poche ore, di Ildiviasio, capitale dei Suàrdoni, non rimane che cenere. Per Valerio e per l'Impero è una nuova, illusoria vittoria. Perché, in realtà, i tempi della grandezza di Roma sono tramontati e i confini lungo il Reno sono tutt'altro che inviolabili. Le razzie dei barbari diventano sempre più frequenti e le azioni punitive come quella di Ildiviasio non sono che episodi di una snervante guerra di confine. Ma questa volta è diverso. Qualcosa sta succedendo oltre il Reno. Una coalizione di tribù di immense dimensioni si sta riunendo per invadere le Gallie. Orde di uomini armati e feroci sono in movimento da ogni direzione. Varcato il Reno, devasteranno ogni cosa lungo il cammino. Il destino di Roma sembra segnato. Alla valorosa XXII legione di Valerio Metronio spetta il compito di tentare l'impossibile. Sullo sfondo di uno scenario dominato dalla violenza e dal sangue, si intrecciano le storie dei protagonisti, uomini e donne, barbari e romani, delle loro personali battaglie e dei loro amori. E sarà la guerra a decidere, nel bene e nel male, le sorti di ognuno di loro.
Circo Massimo
Santiago Posteguillo
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2017
pagine: 622
Dopo "L'Ispanico", Santiago Posteguillo torna a raccontare le gesta di Marco Ulpio Traiano. Roma non fu mai così grande come sotto il suo dominio: primo imperatore nato fuori dalla penisola italica, in Hispania, Traiano governò un regno estesissimo, pieno di contraddizioni e lacerazioni. Eppure, non dimenticò mai di applicare la giustizia e la legge, ispirato dall'amore per l'onestà e la clemenza che lo contraddistingueva. Davanti a lui, negli anni, scorreranno come in parata la rivalità politica, la ragione e il sentimento, la violenza e l'onore, l'odio e la cattiveria, la meschinità e la lussuria, ma anche lampi di nobiltà e speranza. Starà a lui, l'Optimus Princeps, elevarsi al di sopra delle piccolezze umane, e governare come solo un vero imperatore sa fare. Un imperatore deciso a passare alla storia. Ma ci sono notti in cui la fiamma del tempio di Vesta tremola... e la ruota del destino comincia a girare. In quei momenti, tutto è possibile. Anche la morte di Traiano, che, nonostante tutto, molti vorrebbero... "Circo Massimo" è la prima parte del volume "Circo Maximo".
La battaglia di Ravenspur. La guerra delle Rose. Volume 4
Conn Iggulden
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2016
pagine: 501
1470. Un futuro incerto e nebuloso attende Edoardo IV: la casata di York è ormai sconfitta, il re è esiliato nelle Fiandre e la sua famiglia è costretta a riparare presso i Lancaster. Ma rabbia e orgoglio non danno tregua a Edoardo, e lo spingono a lottare per ciò che considera ancora suo. È così che, accompagnato dal fratello Richard, salpa verso Ravenspur, il luogo dove si compirà l'ultimo pezzo del suo destino. Il suo esercito, sfiancato e decimato da un naufragio, arriva così sulle coste inglesi: anche se tutto sembra contro di loro, i due fratelli York sono finalmente a casa. E la decisione da prendere è una sola: attaccare. Ma nessuno sa che, non molto lontano da lì, in Galles, soffiano venti nuovi. Il giovane Henry Tudor è diventato un uomo: e sarà destinato a entrare nel tumultuoso corso della storia mettendo fine alla Guerra delle due Rose, in un'epica battaglia che consegnerà l'Inghilterra nelle mani della dinastia Tudor per i secoli a venire.
I giorni dell'amore e della guerra. La bastarda degli Sforza
Carla Maria Russo
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2016
pagine: 429
1488. Caterina Sforza, vedova di Girolamo Riario, signora di Forlì e Imola, non è una donna come le altre. Lo sanno bene i grandi signori d'Italia, da Lorenzo Medici a Ludovico il Moro, al papa in persona, i quali ne cercano l'alleanza non solo per la posizione delle sue terre ma anche per l'ingegno di colei che le possiede. Nessuno può credere, quindi, ricordando Caterina, sola, dopo l'assassinio del marito, capace di sacrificare i suoi stessi figli per difendere la rocca di Ravaldino in cui si è asserragliata, che possa perdere forza e scaltrezza per colpa di un uomo. Proprio nei giorni della rischiosissima lotta contro i nemici che hanno ucciso Girolamo Riario, infatti, Caterina incontra un uomo capace di suscitare in lei una passione così impetuosa da distoglierla dai suoi doveri e dalla sua inflessibilità. Si chiama Giacomo Feo ed è uno stalliere, un individuo indegno di lei, del suo rango, anche solo del suo interesse. Ma la Tigre, fin da bambina, ha dimostrato a tutti di avere un carattere indomito e in quella storia clandestina e pericolosa si lascia condurre con lo stesso furore che l'ha sempre sostenuta in battaglia. Accecata dall'amore, non si rende conto che in molti tramano nell'ombra per privarla della reggenza sulla signoria di Forlì. Spetterà a Caterina scegliere tra la vita che crede di meritare e il ruolo per cui è nata. E non sarà una scelta facile.
La bastarda degli Sforza
Carla Maria Russo
Libro: Libro rilegato
editore: Piemme
anno edizione: 2015
pagine: 365
1463. In una Milano splendida e in subbuglio dopo l'ascesa al potere di Galeazzo Maria Sforza, tiranno crudele e spietato ma anche amante delle arti e della musica, nasce Caterina, figlia illegittima di Galeazzo, la quale fin da bambina dimostra qualità non comuni e uno spirito ribelle: impossibile imbrigliarla nell'educazione che sarebbe appropriata per una femmina, ama la caccia, la spada, la lotta. Una sola regola sua nonna Bianca Maria riesce a inculcarle nell'animo: la necessità, per una nobildonna, di pagare il privilegio della sua nascita accettando il proprio destino, qualunque esso sia, per il bene del casato cui appartiene, anche a costo di tradire la propria natura. Per questo, quando è costretta a nozze forzate per salvare il ducato da una pericolosa guerra scatenata dal papa Sisto IV, Caterina subisce il matrimonio e, con esso, gli orrori perpetrati dal marito, che si rivela tanto violento quanto pavido e imbelle. Quando però, dopo la morte improvvisa di Sisto IV, loro protettore, si troverà coinvolta in una serie di feroci scontri tra gruppi di potere e opposte fazioni, il suo palazzo assalito e distrutto, la vita sua e dei figli in gravissimo pericolo, ritroverà lo spirito battagliero e il coraggio indomabile di un tempo e combatterà come e meglio di un uomo, lasciando un segno così indelebile nella vita di chi la ama e di chi la odia da guadagnarsi l'appellativo di Tygre.
Via dalla trincea. I ponti della Delizia
Guido Cervo
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2014
pagine: 432
Nella notte tra il 23 e 24 ottobre 1917, sull'esercito appostato sul fronte di Caporetto si abbatte l'inferno. Gli austro-ungarici, col rinforzo di truppe germaniche, travolgono in poche ore le truppe italiane, stanche e demotivate dopo quasi tre anni di sanguinose e vane battaglie. In breve, la parola che in principio si osava appena sussurrare si fa evidenza: disfatta. Abbandonati a loro stessi dai generali, i soldati allo sbando attraversano il Friuli sconvolto. I civili, impauriti dall'avanzata del nemico e dall'amaro spettacolo di un'armata sconfitta, sono andati a ingrossare la triste colonna dei soldati in ritirata. Tra questi, c'è anche il sergente Tarcisio Angeretti, contadino bergamasco prestato controvoglia alle armi. Come del resto molti dei suoi commilitoni, mandati a combattere - e a morire - per ragioni che nessuno di loro comprende. Tranne forse Libero Santini, il socialista del battaglione, che la sa lunga su deboli e potenti; ma è pericoloso starlo a sentire. Tra episodi di viltà e sopraffazione, razzie e violenze, ma anche di grande generosità e amicizia, la strada di Tarcisio si incrocia con quella di altri militari, non solo eroi e non solo vigliacchi, e di civili. Come la "Bertini", donna perduta che nasconde nel cuore una pena segreta. O Ersilia, giovane e coraggiosa vedova di guerra, decisa a tutto pur di portare in salvo la piccola Anita, l'orfana ribelle, inseparabile dal suo orsacchiotto di pezza.
Peste
Alfredo Colitto
Libro: Copertina rigida
editore: Piemme
anno edizione: 2014
pagine: 391
Napoli, 1655. Varcando la soglia di palazzo Guzmán con la sua famiglia di saltimbanchi, per intrattenere gli ospiti del conte, Cecilia non immaginava che la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Dopo aver ricevuto gli applausi divertiti degli astanti, si ritrova nel parco del palazzo e assiste, impotente e terrorizzata, a un incontro segreto. Il conte Guzmán e un altro uomo stanno parlando del destino di Napoli e di una congiura che potrebbe riportare la città nelle mani dei francesi. Cecilia non sa nulla di politica, ma comprende subito il pericolo in cui si trova: è l'unica testimone dell'atroce tradimento. Quella stessa notte, infatti, la sua famiglia viene assalita da tre sicari. Lei è la sola a sfuggire al massacro, grazie al provvidenziale intervento di un uomo che le permette di nascondersi in un palazzo deserto e misterioso. Sebastiano Filieri non ha più nulla nella vita, se non la sua pittura. Ha perso la famiglia e gli ideali in pochi giorni, durante la breve, sfortunata rivolta di Masaniello. Quando scopre il segreto di Cecilia, Sebastiano sa che il conte Guzmán non riposerà finché non l'avrà uccisa. La ragazza potrebbe riportarlo a combattere per la sua patria, per i valori che un tempo guidavano la sua esistenza, ma la città di Napoli è minacciata da un nemico più pericoloso della Francia, più infido dei governanti spagnoli: la peste.

