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Piemme: Incontri

Ero gay. A Medjugorje ho ritrovato me stesso

Ero gay. A Medjugorje ho ritrovato me stesso

Luca Di Tolve

Libro: Copertina morbida

editore: Piemme

anno edizione: 2011

pagine: 246

Vittima dell'abbandono da parte del padre quando era un bambino, e del conseguente rapporto sbilanciato, ai limiti del morboso, con la madre, Luca si ritrova a mettere in discussione la propria identità di genere e a intraprendere l'esperienza omosessuale. Dopo i primi amori adolescenziali, l'ingresso nell'età adulta coincide con la scelta di vivere senza timori la propria condizione. Eletto Mister Gay negli anni '90, si ritrova famoso e molto richiesto a eventi mondani, feste e spettacoli. La sua nuova vita lo porta a vivere ogni sorta di trasgressione e sfrenatezza. Dietro l'angolo, però, sta in agguato un nemico letale: l'Aids, che senza pietà lo priva nel giro di poco dei migliori amici. Si ritrova con tanta rabbia addosso, soprattutto verso il padre e verso Dio. Un giorno accade che qualcosa si rompe nella dinamica di vita e nel precario equilibrio costruito in quegli anni. Luca rientra in se stesso e decide di intraprendere un percorso di conversione, su base psicologica e religiosa, che lo porta a scoprire e a sanare le ferite di tanti anni, fino a riappropriarsi della sua mascolinità ed eterosessualità. Un cammino faticoso, fatto di dubbi e ricadute, che lo porta fino a Medjugorje: l'incontro con la Madonna lo spinge decisamente sulla strada della conversione, favorendone una completa rinascita interiore. Dopo sofferenze e fatica, Luca incontra anche l'amore a lungo cercato e con Terry inizia una nuova vita.
15,00

Perché (io) credo. L'avventura della vita non avrà mai fine

Perché (io) credo. L'avventura della vita non avrà mai fine

Federico Fattinger

Libro: Libro in brossura

editore: Piemme

anno edizione: 2011

pagine: 175

Quella di Federico Fattinger è una storia. Una storia che si carica di un valore più alto quando diventa testimonianza. Questo giovane cantautore emerso da un talent show televisivo si è fatto portatore di un messaggio preciso, pubblico. La madre scomparsa per un grave male, la necessità di ricordarla, di elaborare il lutto ma senza dimenticare. I ricordi, il passato, il presente, il futuro, tutto inanellato nel filo della musica, la vera passione di Federico. Ed è proprio la musica il contravveleno per l'oblio della memoria, per l'oblio di Sé. Una testimonianza in prima persona che scandisce il racconto in tre ampie parti: un prima, un durante, un oggi. L'elemento cardine è il lutto che hanno vissuto Federico e il padre. Prima di questo evento, la vita in famiglia e l'adolescenza spensierata. Poi il dramma della malattia della mamma, e la sua morte, dopo la quale sono cambiati i rapporti tra lui e il mondo, tra lui e i famigliari, tra lui e gli altri. In questo scenario così drammaticamente diverso, che lo costringe a diventare adulto prima del tempo, ciò che anzitutto resta saldo nella vita di Federico è la musica, che gli offre la possibilità di esprimere il suo dolore, liberando le emozioni che desidera condividere con gli altri. Finché questi altri diventano - oggi - il pubblico che lo acclama a Italia's Got Talent, i 20.000 sostenitori di Facebook, i fan che attendono il suo primo cd.
15,00

Con occhi di bambina. Alla ricerca dell'innocenza perduta

Con occhi di bambina. Alla ricerca dell'innocenza perduta

Ania Goledzinowska

Libro: Libro in brossura

editore: Piemme

anno edizione: 2011

pagine: 262

La storia comincia in Polonia, con una bambina che sogna di vivere in un castello incantato, e che conosce invece tutta la durezza della vita. È la storia di un viaggio in Italia, come verso la terra promessa. Un viaggio che invece, per questa ragazza ancora minorenne, diventa un susseguirsi di tragiche avventure. È una storia che racconta la forza dei sogni, e quanto sia importante non mollare mai. Ania passa attraverso esperienze di sfruttamento e di discriminazione, poi un sequestro e un tentativo di suicidio; scopre che persino chi dovrebbe proteggerla, la polizia, può nascondere al suo interno persone corrotte. Molestie, alcol, droga, la vita dei night e mille falsi amici senza scrupoli sono gli antagonisti contro cui la ragazza si batte da sola, alla disperata ricerca di se stessa. Alla ricerca di un grande amore che sembra arrivare, e poi svanisce, inghiottito da quel nulla che in certi momenti sembra mangiarsi tutto. La storia di Ania rovescia il luogo comune per cui è solo accettando i compromessi che si può andare avanti nella vita. Sarà invece proprio la ricerca della lealtà e dell'amore, la sua voglia di restare se stessa fino in fondo, a darle la forza di realizzare il sogno di diventare prima di tutto una donna. Una nuova strada si apre del tutto inattesa. Una strada che promette un futuro diverso, una speranza che non finirà mai, una strada che arriva fino alle porte del cuore.
16,00

L'inferno tra le mani. La mia storia nelle Bestie di Satana

L'inferno tra le mani. La mia storia nelle Bestie di Satana

Mario Maccione

Libro: Libro in brossura

editore: Piemme

anno edizione: 2011

pagine: 195

La testimonianza in prima persona di Mario Maccione: si parte dai primi episodi inquietanti dell'infanzia e si descrive il suo lento ingresso in un altro mondo popolato da divinità, demoni, entità esoteriche. E poi incubi, sogni collettivi, visioni, catene spiritiche con la puntuale apparizione di qualche demone. Il primo e più frequente si chiama Noctumonium, il signore del freddo, del ghiaccio, del silenzio. Insieme ai suoi amici, Maccione cade in trance e rivela formule magiche, oscure istruzioni, premonizioni di morte in un delirio collettivo segnato dalla cocaina, dagli allucinogeni, dall'Lsd. Il tutto ha come contorno un susseguirsi di prove di coraggio al limite della follia (come attraversare i binari all'arrivo del treno o gettarsi nell'Adda da un ponte altissimo), messe nere, orge, anche nel centro di Milano, con decine di ragazzi e ragazze, concerti di musica metal imbevuta di blasfemia. Maccione arriva così al gennaio '98 e alla morte di Fabio Tollis e Chiara Marino. Parla di quel duplice delitto, per cui è stato condannato, e poi degli anni seguenti, fino al 2004 e alla morte di Mariangela Pezzetta, la terza vittima ufficiale delle Bestie. In mezzo, molti suicidi e morti anomale, ancora da indagare ma con ogni probabilità riconducibili alla banda satanica. Oggi, dal carcere, Maccione parla anche del pentimento e del rimpianto per la morte di Fabio: "Vorrei incontrare i suoi genitori".
15,00

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