OCD: Frammenti
Dio è amore. Percorso biblico con Elisabetta della Trinità
Roberto Fornara
Libro: Libro in brossura
editore: OCD
anno edizione: 2006
pagine: 57
					La presente antologia commentata di testi permette un approccio significativo alla spiritualità di Elisabetta della Trinità, carmelitana scalza francese (1880-1906), che visse in modo particolare il mistero dell'inabitazione trinitaria. Il filo conduttore di queste pagine è la sua esperienza di Dio come Amore infinito e immutabile (cf 1Gv 4,16), nello stupore adorante, schiacciato dalla misura "troppo grande" dell'amore divino, e nel desiderio di approfondire sempre più la "scienza della carità", il dono di sé "sino alla fine" (cf Gv 13,1), che la consuma in una lenta malattia durante la quale scopre che il Dio-Amore abita anche la sua sofferenza.I testi citati sono raggruppati in base a pochi versetti biblici significativi per la sua maturazione spirituale: alcuni testi giovannei (Gv 13,1; 15,9.13; 1Gv 4,16) e paolini (Gal 2,20; Ef 1,4; 2,4; 3,17-19). La presentazione dei singoli testi segue inoltre un criterio cronologico, lasciando intravvedere come ognuno di essi abbia plasmato l'animo e il cuore di Elisabetta. È semplicemente un invito - parziale e limitato, certo - a lasciarsi stupire dal percorso di Elisabetta e, attraverso di lei, dal mistero dell'Amore infinito, che opera nel cuore di chi crede.				
									Memoria e speranza in Giovanni della Croce e Tommaso d'Aquino
Marie-Joseph Huguenin
Libro: Copertina morbida
editore: OCD
anno edizione: 2004
pagine: 64
					L'argomento di questo libro è già stato in parte studiato da diversi autori, in particolare da André Bord e Pedro Laìn Entralgo. Tuttavia, per quanto ne sappiamo, le divergenze esistenti tra Giovanni della Croce e Tommaso d'Aquino sono state descritte, ma mai approfondite. Noi ci occuperemo dapprima di recensire le posizioni dei due autori menzionati e di alcuni altri riferimenti bibliografici importanti; in seguito, dopo aver messo in luce il pensiero di Giovanni della Croce, esporremo la posizione di Tommaso d'Aquino. Tenteremo, infine, una conclusione che dia una risposta a questo problema.				
									
