NFC Edizioni: Arte
Il paesaggio della memoria. Tiziano Vecellio e Domenico Campagnola tra le cime del Cadore
Massimo Pulini
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 36
Un sole delicato rischiara la base della Torre di Toblin il cui costone massiccio a scarpata diagonale è fuori dal cono d’ombra che vela le tre guglie mozzate, erte come gigantesche ciminiere, a dominio della profondissima valle dolomitica. Quella visione ‘perditiva’ viene descritta nel dipinto con commovente cura nell’intento, raggiunto, di cogliere un accordo armonico tra il sentimento della più aperta natura ed un’intima spiritualità. Proprio alle pendici della Torre è inginocchiato in preghiera un anziano anacoreta, dalla barba lunga, canuta al pari dei capelli rasati che disegnano la nuca. Il suo corpo, interamente nudo se si esclude una stola annodata sui fianchi, è proteso verso una grande croce che si alza parallela e assicurata al tronco di un albero, le cui fronde fungono quasi da portico naturale. Il Cristo crocefisso ha le proporzioni di un bambino, se raffrontate al dinoccolato che gli sta inginocchiato davanti, ma vive di una semplicità che lo rende autentico: una povera scultura di montagna, priva d’architettura e posta a poca distanza da un rifugio dello spirito. È in tutta la metà sinistra della tela che si compie questa stringente relazione...
Bellaria Igea Marina. Una storia
Marco Pesaresi
Libro
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 52
Guido Cagnacci. La prima vita nella Romagna e nell'Emilia del seicento
Massimo Pulini
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 298
La fortuna del pittore Guido Cagnacci (Santarcangelo 1601 – Vienna 1663) è soprattutto legata alle tematiche più sensuali della pittura barocca, si distinse tra i suoi contemporanei per una rappresentazione del corpo e dei sentimenti che precorse un atteggiamento laico ed erotico affermatosi solo nei secoli successivi. La modernità di pensiero e le sensibili qualità di stesura epidermica cagnacci le coltivò nel corso della sua formazione in Romagna e in Emilia, ma certe libertà di costumi le riuscì ad esprimere solo fuori dallo Stato della Chiesa, nei porti franchi di Venezia e di Vienna, in territori nei quali le maglie dell’inquisizione si mostravano ben più aperte. Si può affermare che l’esistenza e il genio artistico di guido cagnacci si separino in due parti, due vite nettamente divise che si fronteggiano e che in qualche misura risultano complementari. La prima lo vede raffinato ma irrequieto interprete dei temi sacri, della spiritualità più profonda ed estrema, ma lasciata la patria e appena messo piede in laguna l’artista divenne elegante interprete del più licenzioso gusto internazionale. Il nuovo libro monografico dispone di una grande opportunità, quella di ritrovare gran parte delle opere della formazione e della prima maturità ancora nei loro siti originali. I due autori (Massimo Pulini per la parte testuale e Gilberto Urbinati per quella delle immagini) hanno dunque deciso di effettuare una nuova e rigorosa campagna fotografica di tutte le opere esistenti nelle patrie giovanili del pittore. Le riprese ad alta definizione delle tele marchigiane, romagnole e emiliane hanno permesso di raccogliere scorci e dettagli tra i più suggestivi e intensi di quella produzione sacra di Guido Cagnacci. La scelta editoriale dedica cento pagine a questa carrellata di particolari, che nel loro insieme permettono di trasformare la percezione che si aveva del grande artista romagnolo. La ricerca sul campo e varie nuove scoperte, ma anche le diverse interpretazioni iconografiche di opere note e la rilettura di documenti biografici permettono ora di vedere la figura di Cagnacci sotto una luce inedita. Assieme allo spirito di indipendenza che lo ha sempre caratterizzato, il vasto lavoro di indagine contenuto nel libro restituisce anche stringenti e inaspettate relazioni con altre personalità del mondo artistico entro la prima metà del Seicento, come il sodalizio emerso col pittore romano Andrea Sacchi, fautore di una accezione rarefatta e filosofica del barocco. Guido Cagnacci, anche senza aver rivestito ruoli di potere o senza aver lasciato eredi, si attesta come una delle più geniali personalità artistiche di un intero secolo.
Marco Morosini. Gran buffet
Libro: Opuscolo
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 52
È un atlante del nostro tempo. Un banchetto senza fine in cui l’essere umano, più che commensale, diventa lui stesso pietanza: porzionato, confezionato, pronto al consumo. Gran buffet mette in scena i paradossi di un’epoca che ha trasformato il nutrimento in mercato e il mercato in religione. Non si parla solo di calorie, zuccheri, allergeni o grassi: in queste opere si intrecciano i temi più urgenti della nostra contemporaneità. La sessualità e le sue nuove declinazioni biotecnologiche — dalla riproduzione surrogata alla clonazione umana. Le contraddizioni di un pianeta che da un lato produce troppo e spreca, dall’altro muore di fame. La facilità con cui si acquistano armi come fossero beni di consumo. Le tensioni geopolitiche che si riflettono nei flussi di materie prime, nella fame programmata di interi continenti. Gli allevamenti intensivi di polli e pesci, simboli della catena industriale che tratta la vita come ingranaggio. Gli OGM, gli ormoni, le dipendenze alimentari, i veleni dello zucchero mascherati da piacere. Il visitatore non entra in una mostra, ma in un dispositivo critico: un supermercato simbolico, un “mare solido” di plastica, un banchetto ipertrofico e ironico. Ogni opera è un’icona pop che diverte e allo stesso tempo ferisce, perché dietro la superficie colorata rivela la voracità di un sistema che divora se stesso. Gran buffet è una riflessione radicale: ci interroga su ciò che scegliamo di mettere nel piatto, ma soprattutto su ciò che siamo disposti a sacrificare in nome del consumo. Non solo il cibo, ma i corpi, le risorse, la libertà, l’etica. Perché la vera domanda non è cosa mangiamo, ma cosa ci sta mangiando. Marco Morosini
Rimini proibita. Le parole di Pier Vittorio Tondelli nelle immagini di Marco Pesaresi. Catalogo della mostra (Rimini, 13 settembre-8 dicembre 2025). Ediz. italiana e inglese
Marco Pesaresi
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 128
C’è una Rimini che sfugge alle cartoline: città di confini mobili, dove il giorno si scioglie nella notte e le identità si liberano nella danza o si smarriscono nel silenzio. In questo spazio si incontrano due sguardi paralleli: quello letterario e inquieto di Pier Vittorio Tondelli e quello fotografico, intenso e partecipe, di Marco Pesaresi. Nel romanzo "Rimini" (1985), Tondelli percorre la Riviera come un reporter esistenziale, raccontando una giovinezza contraddittoria, sospesa tra desiderio erotico e bisogno di affermazione. Le sue parole trovano una sorprendente corrispondenza nell’umanità ritratta da Pesaresi: da un lato i viali malinconici e i lavori stagionali in bianco e nero, dall’altro le notti colorate dei club, tra corpi sudati, trasgressione e invenzione personale. In entrambi, la sessualità diventa terreno di conquista, smarrimento e ricerca di sé. La Rimini che raccontano è soprattutto uno stato d’animo: una città di passaggi, estati che si sfaldano, identità in metamorfosi, notti che confondono e poi generano nuova luce. È anche il racconto di una trasformazione culturale: dagli anni Ottanta delle censure e dello scandalo di "Altri libertini" ai Novanta dei rave e di una libertà esibita ma fragile, che Pesaresi documenta senza compiacimento, tra energia e vulnerabilità. La mostra "Rimini proibita" mette così in dialogo due autori che, senza mai incontrarsi, hanno saputo restituire il vortice culturale e umano della Riviera di fine millennio. Fotografie e testi si intrecciano in un unico percorso, in cui volti, gesti e parole raccontano non solo una città, ma una visione del mondo. Con un testo di Davide Brullo.
JAZZ B/N. Flavio Marchetti. Una narrAzione fotografica: call and response. Volume Vol. 1
Flavio Marchetti
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 96
Flavio Marchetti negli anni '80 fotografa le leggende internazionali del Jazz. La fotografia di Flavio Marchetti, come il jazz, è un dialogo silenzioso ma vibrante. Le sue immagini in bianco e nero catturano l’essenza di un’improvvisazione visiva, dove luci, ombre e contrasti danzano in un call and response senza tempo. Ogni scatto è una nota sospesa, un attimo rubato all’eterno flusso del ritmo, trasformando l’istante in poesia. Questa mostra non è una semplice esposizione, ma una jam session tra fotografia e musica. Le composizioni di Mar- chetti riflettono la spontaneità del jazz: frammenti di vita, gesti, sguardi e silenzi che, come un assolo di sax, parlano senza bisogno di spiegazioni. Il B/N non è solo una scelta estetica, ma una riduzione all’essenziale—come la struttura di uno standard che lascia spazio all’interpretazione. Attraverso la sua lente, il jazz diventa metafora dell’esistenza: caotica, armoniosa, a volte dissonante, ma sempre autentica. Le foto non raccontano il jazz, lo evocano. E come dice Armstrong, se cerchi definizioni, forse ti perdi l’essenza. Qui, l’unica risposta è nell’emozione che nasce dall’incontro tra lo sguardo dello spettatore e l’anima delle immagini. JAZZ B/N è un invito a sentire con gli occhi, a lasciarsi trasci- nare dal ritmo di un linguaggio universale, dove la perfezione sta nell’imperfezione e la bellezza nel non detto. Perché il jazz, come la fotografia, è vita che si fa arte.
Europa Cinema. Rimini 1984/1987. Flavio Marchetti
Flavio Marchetti
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 96
Catalogo della mostra "Europa Cinema" Mostra del Cinema Europeo nelle fotografie di Flavio Marchetti. Grand Hotel Rimini 1984/1987. Palazzo del Fulgor. Rimini 13 giugno-24 agosto 2025. Il primo festival al mondo specializzato esclusivamente nel cinema europeo nacque a Rimini nel 1984 da una proposta di Federico Fellini a Felice Laudadio che ne divenne ideatore e direttore.
In tensione
Talita Virginia, Walter Costa, Aliy Soltan Toumi, Lorenzo Pasini
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 32
“In tensione” è uno stato d’animo che si avverte attraversando certi luoghi periferici delle nostre città, che a volte distano pochi chilometri dai centri storici, ricchi di storia, connotati, gentrificati, a cui è facile voler bene. Dall’altra parte, le periferie sono luoghi dove si concentrano problemi sociali, fratture, malessere. Questa la narrazione diffusa, che però rischia di essere astratta, stereotipata, così come lo può diventare l’interpretazione contraria che rinnega i problemi, minimizza, sdrammatizza. Sottocasa è un progetto di Sguardi in camera, composto da una pluralità di azioni artistiche e sociali, con l’obiettivo di tracciare percorsi creativi a partire da una ricerca sui luoghi, le persone e su quel fermento che attraversa le nostre periferie. Dandosi tempi lunghi e agendo ora per addizione ora per sottrazione, Sottocasa ricerca e analizza, aziona gli strumenti e i filtri che le pratiche culturali e sociali mettono a disposizione, abbracciando sdoppiamenti e sovrapposizioni.
Ricordi... di un'estate
Monica Baldi
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 80
I colori si spengono. Le cabine sono consumate dai raggi del sole. Le spiagge si svuotano. Gli ombrelloni, uno a uno, si chiudono... i mosconi restano a riva che sembrano osservare il mare da lì. E così finisce agosto portandosi dietro qualche desiderio espresso guardando le stelle cadenti. Le porte delle cabine si chiudono e con loro i ricordi dell'estate.
Profondo nero. Cemak
Leonardo Cemak
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 64
Con Profondo nero Cemak mette in scena una narrazione che cattura il pubblico facendolo entrare in ambientazioni misteriose che celano retroscena ignoti, in cui la raffinata tecnica del chiaroscuro e i minuziosi tratteggi si legano a segreti inconfessabili, nascosti dalla tenda della natura, o a volti caricati di uomini ben vestiti, gli Homini neri. Dalla massa si passa all’individuo, per tornare, infine, alla purezza di un’ambientazione che è scena, testimone di fatti che stanno accadendo.
Francesco Faraci. Palermo madre
Francesco Faraci
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 128
Salvo Licata è stato un cronista del giornale "L'Ora". Drammaturgo e scrittore, ha raccontato di Gangli di questa città, le miserie e le virtù come pochi. Sosteneva che Palermo fosse frammentata in due: la città bianca e la città nera. E proprio da quest'ultima prende l'avvio questo progetto fotografico. Un "poema umano" per citare Danilo Dolci, che della città nera si innamorò quasi fino a metterci radici. Perché non si possono non amare certi visi, certi corpi. Non si possono ignorare le energie che sanno sprigionare i vicoli, quei "quartieri-stato" che trasudano umanità da ogni lembo di pelle e travolgono e incantano. Così come, di converso, non si possono ignorarne le insidie. La mafia sempre viva, l'abbandono, quel futuro di cui spesso non si vede la luce. La possibilità non remota di consegnarsi a un destino infausto, inclemente. Grazia e ferocia, in questi luoghi, camminano accanto e spesso si influenzano, fino ad arrivare a non distinguerne più i tratti. Ma il cuore è vivo e pulsa forte, a un ritmo forsennato. Ed è questo cuore il fulcro di queste fotografie. Che non spiegano, non dimostrano nulla. Non hanno lezioni da impartire né giudizi da emettere. Sono porte aperte su un mondo di mezzo, un faro acceso su realtà poco visibili a un occhio nudo.
Oltrepassi 201
Maria Cristina Ballestracci
Libro: Libro rilegato
editore: NFC Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 452
Immaginare, trasfigurare, catalogare, restituire anima è l’atto poetico che si rivolge ai luoghi come spazi di collettività, e a un pubblico che ne possa accogliere le diramazioni e farle proprie. Oltrepassi 201 nasce come progetto di cultura partecipata la cui identità risiede proprio nella semplice condivisione con la vita, l’etica, la poetica e la creatività delle persone. Rappresenta un viaggio collettivo e condiviso, e vuole raccontare, con più linguaggi artistici, e più formati, istallazioni, concerti, reading, laboratori, frammenti di vita, poiché nasce, come ogni idea, dalla fusione di pensieri d’azione con piccole ispirazioni quotidiane appartenenti all’umano agire. Un progetto che vuole promuovere un concreto scambio culturale, con l’intento profondo di avvicinare le persone a forme d’arte contemporanea che tutti possano fruire e comprendere attraverso il “semplice”, attraverso l’incontro, la parola, la musica.

