Montag: Le chimere

Un assistente sociale precario ottiene un incarico presso un paesino del centro Italia. Tra i vari utenti che ha in carico, conosce Giaggiolo, che sta svolgendo un periodo di messa in prova ai servizi sociali per essere reintegrato in società. Anni prima aveva compiuto una strage all'interno della piccola scuola dove lavorava come bidello. Nasce un rapporto molto confidenziale tra i due, quasi di amicizia. Dopo qualche mese però, Giaggiolo si suicida. L'assistente sociale che ha trovato i suoi stralci di scritti e appunti, decide di ordinarli, fino a ricostruire una sorta di diario.

Cristina e Chiara, madre e figlia, sono molto simili nella loro personalità inquieta, libera, aperta al nuovo. Sono le protagoniste di una storia che parte da un oroscopo trovato su una rivista e che parla della loro personalità, propria dei nati sotto il segno dell'acquario. Chiara ne rimane colpita e vuole scoprire il suo vero "Io", Cristina, invece, scoprirà il suo "Io" molto tardi. Un racconto di cambiamenti, di viaggi, di vite da vivere o vissute. Ma sempre all'inseguimento di un mondo che si vorrebbe esplorare e conoscere, sia esso materiale o spirituale.

"L'autrice, in questo nuovo lavoro, mette il lettore davanti alla cruda realtà, senza false verità o false illusioni. Una realtà spesso scomoda che si cerca di soffocare nella dimenticanza, oscurandone il ricordo, del resto si può morire in tanti modi, sia fisicamente che interiormente. Leggendo le sue poesie, infatti, ognuno di noi ritrova, nelle sue parole, le proprie battaglie interiori. Sono parole sapientemente pesate sulla bilancia dei sentimenti, pregne di antiche rimembranze, di rabbia, rancori e di tutte le lacerazioni possibili, sia corporali che spirituali."

Una visione affranta della vita, una realtà cruda e complessa, più che mai vera, che accarezza il lettore con il suo fascino bukowskiano. Situazioni disastrose, personaggi disperati, vite incontrollabili, sono lo sfondo di poesie che attanagliano il lettore in una morsa di emozioni coinvolgenti e sensazioni disarmanti. Una raccolta unica, un baluardo della vita dannata, che tanti uomini, giovani e vecchi, sono costretti a subire ogni giorno della loro esistenza.

"L'autore, tramite il fluire dei versi, svela pagina dopo pagina al lettore il suo vero volto, quello interno, libero da ogni condizionamento sociale, da ogni paura di espressione, perché la poesia, come tutta l'arte, è libertà. Senza la quotidiana maschera pirandelliana, da cui nessuno può sottrarsi, emergono allora il viso, l'animo, i sogni del poeta: e la penna si fa pennello, e l'inchiostro delinea i contorni dell'autoritratto."

Prima di insegnare qualcosa a qualcuno è importante insegnare a se stessi. Volare è una delle imprese più ardue che l'uomo possa affrontare. Quanto più l'uomo è radicato alla terra e alla sua materia, tanto più il volo diventa difficile, impossibile quando non riconosce che oltre... c'è altro. "Mi" insegno a volare è scoprire imparando dalla quotidianità, dalla creatività, dalla verità dei propri sogni che esiste un mondo altro in cui, partendo da se stessi, è possibile ogni volo.

Un'antologia di racconti brevi con il mistero come filo conduttore. Un viaggio tra i meandri dell'inconscio dove passioni, paure, vendette, sensi di colpa, creano un venefico miscuglio che inebria i sensi e induce la mente a varcare il confine dell'irrazionalità. Otto brevi scorci di vita a ritroso del tempo, che dipingono a tinte fosche l'indefinito orrore dell'occulto, con in sottofondo il ghigno dell'arcana regina, sempre pronta ad accogliere i suoi sudditi in fondo al viale dell'esistenza.

Storie d'amore, di sofferenza, di rimpianto, di ricordi, storie di vita... Una ragazza che non è mai stata amata, una madre che non ha saputo essere tale, un amore non vissuto e rimpianto per lunghi anni, il desiderio di ritrovare la giovinezza perduta... Stella, Regina, Davide, Angela e tutti i protagonisti, rappresentano il volto di un'umanità che malgrado le fragilità, combatte con coraggio e speranza per raggiungere la meta che ognuno insegue: la felicità.

Il poeta è colui che vive la propria vita andando oltre lo sguardo degli occhi: la vita stessa è poesia e il linguaggio del cuore e del pensiero sapranno sempre trovare le sfumature più sinuose anche tra gli spigoli dell'esistenza comune. Il poeta è anche un ottimista, perché comprende benissimo che le muse gli sussurrano quell'ispirazione che lo accompagna nella solitudine moderna e il cielo stellato lo abbraccia nei momenti di sconforto, con la luna che raccoglie le sue lacrime cingendole a sé come dono per l'immortalità delle sue opere. La vita è poesia e la poesia riempie la vita.