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Mondadori: Scrittori italiani e stranieri

La vita di chi resta

La vita di chi resta

Matteo B. Bianchi

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 252

"Quando torni io non ci sarò già più." Sono le ultime parole di S. a Matteo, pronunciate al telefono in un giorno d'autunno del 1998. Sembra una comunicazione di servizio, invece è un addio. S. sta finendo di portare via le sue cose dall'appartamento di Matteo dopo la fine della loro storia d'amore. Quel giorno Matteo torna a casa, la casa in cui hanno vissuto insieme per sette anni, e scopre che S. si è tolto la vita. Mentre chiama inutilmente aiuto, capisce che sta vivendo gli istanti più dolorosi della sua intera esistenza. Da quegli istanti sono passati quasi venticinque anni, durante i quali Matteo B. Bianchi non ha mai smesso di plasmare nella sua testa queste pagine di lancinante bellezza. Nei mesi che seguono la morte di S., Matteo scopre che quelli come lui, parenti o compagni di suicidi, vengono definiti sopravvissuti. Ed è così che si sente: protagonista di un evento raro, di un dolore perversamente speciale. Rabbia, rimpianto, senso di colpa, smarrimento: il suo dolore è un labirinto, una ricerca continua di risposte – perché l'ha fatto? –, di un ordine, o anche solo di un'ora di tregua. Per placarsi tenta di tutto: incontra psichiatri, pranoterapeuti, persino una sensitiva. E intanto, come fa da quando è bambino, cerca conforto nei libri e nella musica. Ma non c'è niente che parli di lui, nessuno che possa comprenderlo. Lentamente, inizia a ripercorrere la sua storia con S. – un amore nato quasi per sfida, tra due uomini diversi in tutto –, a fermare sulla pagina ricordi e sentimenti, senza pudore. Ecco perché oggi pubblica questo libro, perché allora avrebbe avuto bisogno di leggere un libro così, sulla vita di chi resta. Ma c'è anche un altro motivo: "In me convivono due anime" scrive, "la persona e lo scrittore". La persona vuole salvarsi, lo scrittore vuole guardare dentro l'abisso. Per vent'anni lo scrittore che c'è in Matteo ha cercato la giusta distanza per raccontare quell'abisso. E quando si è trovato nel punto di equilibrio, da lì, da quella posizione miracolosa, ha scritto queste parole, che, seppur lucidissime, sgorgano con la forza e la naturalezza dell'urgenza. Ciò che stiamo consegnando nelle mani di chi legge è un dono, sì, ma un dono di straordinaria gravità. Eppure, ognuna di queste pagine contiene un germe di futuro, la testimonianza di come, persino nelle pieghe di un dolore indicibile, la scrittura possa ancora salvare.
18,50

Per ogni parola perduta

Per ogni parola perduta

Benedetta Cibrario

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 360

Oxford. La giovane Sofia si è confinata in casa dopo la perdita del marito Nicola Obreskov, storico accademico, sul punto di concludere uno studio sui russi immigrati in Italia fra la fine dell'Ottocento e il primo ventennio del Novecento. L'intensità della storia d'amore spezzata disorienta Sofia, che sceglie l'isolamento. L'amico Edmund ha i suoi metodi – e le sue ragioni – per forzarla a riprendere il lavoro di restauratrice di tessuti: è appena riuscito ad aggiudicarsi all'asta una mongolfiera levatasi in volo a Chambéry nel 1784 e bisognosa di un restauro. Alla generosa invadenza di Edmund risponde la gugliata magica e riparatrice di Sofia, che accetta anche di svolgere una ricerca storica su quel volo e sul giovanissimo Xavier de Maistre – futuro autore del Viaggio intorno alla mia camera – salito sulla navicella insieme all'amico Louis Brun. A Chambéry, stringe una singolare intesa con Pauline, erede appassionata di una celebre libreria antiquaria. Si incrociano destini, e complice Edmund, maestro di cerimonie, Sofia guida la sua mongolfiera restaurata nei cieli della Storia perché il passato sia invitato a resistere dentro i confini incerti del presente. Alla giovane ostinazione di Pauline fanno eco la Russia misteriosa di Nicola e il fantasma di de Maistre. Benedetta Cibrario sente una volta di più il "rumore del mondo" e lo semina, con maestria, dentro il vortice in cui si affollano le parole perdute della memoria. Quattro anime generose si avventurano per noi attraverso gli specchi del dolore e dell'accadere, alla ricerca del filo con cui ricucire gli strappi del destino, e fanno levare nel cielo della Storia un'antica mongolfiera perché dall'alto siano finalmente comprensibili la meraviglia e l'insensatezza del vivere.
20,00

Nuovi argomenti. Volume Vol. 1

Nuovi argomenti. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2025

pagine: 168

«Nuovi Argomenti» è una rivista letteraria fondata a Roma nel 1953 da Alberto Carocci e Alberto Moravia. Dal 1953 al 1964, sui settantuno numeri che compongono la prima serie di «Nuovi Argomenti» scrivono, tra gli altri, Arbasino, Bassani, Bertolucci, Bianciardi, Bobbio, Calvino, Cassola, Ginzburg, Fenoglio, Montale, Morante, Ortese, Ottieri, Piovene, Pratolini, Raboni, Rea, Vittorini, Zolla. Nel 1966, ai due fondatori si aggiunge nella direzione Pier Paolo Pasolini. Segretario di redazione è Enzo Siciliano che nel 1972, alla morte di Carocci, sostituisce quest'ultimo come direttore. La seconda serie chiude nel 1980, segnando un percorso dove il fatto letterario tende sempre più a prendere il posto della discussione politica, grazie all'impulso di Pasolini. Sulla rivista iniziano a scrivere Bellezza, Cordelli, Maraini, Montefoschi, Paris. Alla morte di Pasolini, il suo posto in direzione viene preso da Attilio Bertolucci, che affianca Moravia e Siciliano. Redattori della rivista, dal 1974, sono Dario Bellezza e Piero Gelli. Tra gli autori invitati a collaborare, Celati, Cerami, Consolo, Cucchi, Giudici, Magrelli, Magris, Malerba, Rosselli, Scialoja, Sereni, Siti, Spaziani, Zanzotto. Si pubblicano scritti di Paz, Cortázar, Barthes, Bulgakov, Michaux, Lezama Lima, Bachtin, Pasternak, Brodskij. La terza serie di «Nuovi Argomenti» inizia nel 1982. Direttori sono Moravia, Siciliano e Sciascia. Dal 1988 Sandro Veronesi è segretario di redazione. Lo stesso anno Antonio Debenedetti entra nel collegio di direzione. Nell'89 Giorgio Caproni affianca per breve tempo i direttori della rivista, fino alla sua morte che avverrà l'anno seguente. Scomparsi anche Moravia e Sciascia, accanto a Siciliano, nel 1990, arrivano in direzione Francesca Sanvitale, Furio Colombo e Raffaele La Capria. La rivista pubblica scritti di Bufalino, Eco, Ferrara, Manganelli, Scalfari, Tabucchi, Tobino, Vattimo, Villari, Zeichen e apre alla collaborazione di giovani autori tra cui Abbate, Affinati, Albinati, Busi, Carbone, Colasanti, Lodoli, Mazzucco, Onofri, Picca, Tondelli, Trevi, Valduga, oltre a pubblicare scrittori stranieri quali Borges, Brodkey, Carver, Chatwin, Doctorow, Grossman, Kundera, Lowry, McEwan, McInerney, Oates, Perec, Updike, Walcott, Wolfe, Yehoshua. Nel 1994, i direttori sono Dacia Maraini, Raffaele La Capria, Furio Colombo e Enzo Siciliano. «Nuovi Argomenti» si conferma palestra per i giovani: Scarpellini, Manica, Susani, Giartosio, Ammaniti, Piperno, Piersanti, Mozzi, Franchini. Nel 1998 Arnaldo Colasanti diventa direttore con Colombo, Maraini, La Capria e Siciliano. Lorenzo Pavolini è caporedattore. Nel 2003 Mario Desiati viene chiamato da Siciliano per svolgere le funzioni di segretario della redazione, in cui entrano Carabba, Colombati, Janeczek e Saviano. Nel 2006 muore Enzo Siciliano. Giorgio van Straten e Raffaele Manica affiancano nella direzione Colasanti, Colombo, La Capria e Maraini. Nel 2009 Carabba diventa coordinatore della redazione. Gli succederanno Francesco Pacifico e Marco Cubeddu. Oggi la direzione è composta da Colombati, Manica e Maraini.
20,00

Una fiera di merendine. Diari 2003-2020

Una fiera di merendine. Diari 2003-2020

David Sedaris

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2025

pagine: 552

Venti anni di storie, di barzellette più o meno sporche, di viaggi e di risate. Diciamocelo, i diari spesso e volentieri sono parecchio noiosi, contengono lunghe e sofferte indagini sul proprio ombelico e tante, tantissime (troppe) riflessioni che si vorrebbero profonde ma che finiscono per suonare trite e ritrite. Le pagine di questo diario per fortuna sono un'altra storia, e raccontano altre storie: una rissa su un autobus, una rissa per strada, pedoni che si radunano per assistere allo spettacolo di un uomo che ha in animo di buttarsi nel vuoto verso la morte. C'è una barzelletta sporca condivisa a un firmacopie di un evento librario, poi una ancora più sporca raccontata a una cena. Ci sono gli svariati presidenti americani che si sono succeduti negli ultimi anni, il Covid, gli incontri che l'autore fa nei suoi viaggi, negli alberghi e nei ristoranti in giro per il mondo. Insomma, c'è di tutto e tutto va bene per esercitare l'ironia, l'autoironia e il sarcasmo dissacrante di cui Sedaris è un maestro. In queste pagine ritroverete il mondo in cui vivete (sorprendente, buffo, sordido, orribile) totalmente trasformato dalla mente e dalla penna del più straordinario umorista di oggi. Alcune pagine sono proprio quello che desideravate. Altre potreste volerle sputare discretamente in un tovagliolo.
23,00

Il figlio di Forrest Gump

Il figlio di Forrest Gump

Angelo Ferracuti

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 228

Non è facile avere un padre sedentario, distante, a volte ostile, raccolto in se stesso, un impiegato che sembra calamitare in sé i tratti di una provincia ottusa e democristiana. Eppure quello stesso padre, scampato a un cancro alla parotide, improvvisamente comincia a correre, e quando comincia sembra non smettere più. In città lo chiamano "quello che corre" e dalle imprese sulle strade marchigiane si avvia a diventare un protagonista della "marcialonga", prima nazionale poi internazionale, della maratona, delle marce di resistenza. Diventa quello che il figlio, avviluppato nella sua giovinezza ribelle, non avrebbe mai sospettato: una leggenda, il terzo italiano per numero di gare effettuate. La piccola città lo irride, ma lui se ne frega. Lo troviamo di volta in volta in valli svizzere, austriache, pianure fiamminghe, villaggi olandesi, in Norvegia. Dopo tanta ostilità e indifferenza, il figlio va alla ricerca di un fantasma che riappare magico e immenso, più grande della vita, e lo fa percorrendo le vie che il padre ha battuto e quelle che, prima di consumare il suo tempo sulla terra, avrebbe voluto percorrere. L'epica della corsa, l'epica delle sfide, l'epica delle battaglie politiche degli anni Settanta: un padre e un figlio a confronto sulle strade del mondo, per raccontarci di cosa sono fatti i sogni che ci tengono fra cielo e terra.
18,50

Stammi bene, Lars

Stammi bene, Lars

Nele Pollatschek

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 180

Nel corso dei suoi quarantanove anni di vita, Lars Cornelius Messerschmitt è riuscito a realizzare ben poco. Lars non ha niente che non va - almeno così gli dicono i suoi figli -, ma è un procrastinatore cronico. È il 31 dicembre e Johanna, la sua compagna, sta per tornare da un periodo sabbatico in Portogallo. Nonostante ami Lars, Johanna non riesce più a sopportare la sua incapacità di portare a termine anche i compiti più banali. Lars sa che questa è l'ultima occasione per cambiare e riconquistare Johanna, e si impone quindi di completare entro la fine dell'anno tutte le cose che ha lasciato in sospeso. In situazioni disperate come questa, è essenziale ricorrere allo strumento più potente di cui l'umanità dispone: stilare una lista. Gli obiettivi che si è prefissato sembrano semplici: riordinare la casa, impacchettare i regali, inviare la dichiarazione dei redditi, telefonare a suo padre con cui non parla mai per più di trenta secondi, smettere di fumare, finire di scrivere il libro che ha da anni in cantiere, "fare le cose per bene". Ma, senza che Lars se ne sia accorto, la settimana è già finita. La casa è un disastro - un cimitero di posacenere traboccanti, vestiti e piatti da lavare - e lui non ha spuntato nemmeno la prima voce della lista. Ormai gli restano meno di dieci ore per fare tutto. Così seguiamo Lars mentre si affanna e si perde continuamente in assurdi voli pindarici durante questa uggiosa giornata di un tipico dicembre tedesco, una di quelle in cui piove e non piove, perfetta metafora della sua esistenza, sospesa in un limbo, a metà tra l'ottimismo e la disperazione, tra l'autocommiserazione e l'autoconsolazione. "Stammi bene, Lars" è un romanzo che sa essere allo stesso tempo divertente, filosofico e toccante. Bilanciando sapientemente ironia e serietà, Nele Pollatschek riesce a catturare con grande empatia la vita interiore di un personaggio in cui lettori di ogni genere ed età possono facilmente immedesimarsi. Perché, per quanto esagerati e inverosimili alcuni dei pensieri e dei comportamenti di Lars possano sembrare, a chiunque sarà venuta voglia, ogni tanto, di nascondersi sotto una coperta e scorrere su e giù sul telefono fino all'arrivo dell'apocalisse
19,00

Ti ho dato gli occhi e hai guardato le tenebre

Ti ho dato gli occhi e hai guardato le tenebre

Irene Solà

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 156

Il casolare del Mas Clavell si nasconde tra le montagne dei Pirenei: è una fattoria frequentata da cacciatori di lupi, banditi, fantasmi, bestie e demoni, radicata nel terreno come una zecca. Un luogo abitato da donne, dove un solo giorno racchiude secoli di ricordi: quelli di Joana, che per trovare marito ha fatto un patto con il diavolo dando vita a una discendenza apparentemente maledetta; quelli di Bernadeta, a cui mancano le ciglia e che, a causa dell’acqua di timo che le hanno versato negli occhi da bambina, ha finito per vedere le cose sbagliate; quelli di Margarida, che invece di avere un cuore intero ne ha uno a tre quarti, senza un pezzo; e quelli di Blanca, che è nata senza lingua, con una bocca vuota come un nido, e non parla, ascolta soltanto. Queste donne, e altre ancora, oggi stanno preparando una festa: il commiato dall’anziana Bernadeta, che giace a letto ormai in punto di morte. L’attesissimo romanzo di Irene Solà – autrice catalana che grazie alla sua scrittura densa e originale ha saputo imporsi in breve tempo come una delle voci più forti e importanti del panorama letterario europeo – è un’opera magnetica, materica: un flusso inarrestabile di parole che, con senso del ritmo, umorismo e audacia formale, plasma un mondo magico, fatto di storia, tradizione e folklore. Uno straordinario intreccio di vite e racconti, che esplorano la dualità e il legame intrinseco tra luce e oscurità, vita e morte, oblio e memoria, realtà e immaginazione.
18,50

Piccoli momenti che contano

Piccoli momenti che contano

Mary Beth Keane

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 360

Malcolm Gephardt, bello e socievole, barista all'Half Moon Café, ha sempre sognato di possedere un locale tutto suo. Quando il capo va finalmente in pensione, Malcolm compra il bar, vedendovi una magia e un potenziale non quantificabili e sperando di trasformarlo in un posto di grande successo. Purtroppo però il locale fatica a rimanere a galla. Sua moglie Jess, intelligente e sicura di sé, si è dedicata invece alla carriera di avvocato e, dopo anni di tentativi fallimentari di avere un bambino, deve affrontare con grande difficoltà l'idea che la maternità potrebbe non essere nel suo destino. Come Malcolm, sente che la giovinezza comincia a scivolare via e si chiede come reimpostare il suo futuro. I due coniugi hanno reazioni diverse ai problemi che si presentano, con il rischio che le loro strade si dividano per sempre. Il romanzo si svolge nell'arco di una settimana, quando Malcolm scopre novità sconvolgenti su Jess, un cliente del bar scompare all'improvviso nel nulla e una bufera di neve colpisce la città di Gillam, intrappolando tutti. Mary Beth Keane esplora le delusioni e le inaspettate consolazioni della mezza età, le molteplici forme che può assumere il perdono, la complicata intimità della vita di una piccola città e cosa significa essere una famiglia.
22,00

La strada sulla costa

La strada sulla costa

Alan Murrin

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 312

Irlanda, 1994. Nella piccola comunità cattolica della contea di Donegal non c'è casa in cui non si parli di Colette Crowley, la poetessa che ha dato scandalo lasciando marito e figli per andare a vivere con un uomo sposato a Dublino. Ora Colette è tornata, ed è decisa a riannodare i fili della sua vita precedente. Nonostante provi a essere parte attiva della comunità inaugurando un corso di scrittura, Colette deve fronteggiare il muro silenzioso di sospetto e violenza che la respinge continuamente ai margini. L'uomo con cui è ancora legalmente sposata le impedisce di vedere i suoi figli, tentando con ogni mezzo di metterglieli contro. Donal Mullen, da cui ha preso in affitto il cottage di pietra sulla baia, trasforma rapidamente il disprezzo che nutre per lei in una sordida e incontrollata attrazione, mentre Dolores, sua moglie, osserva dalla finestra il precipitare degli eventi. Determinata a rivedere i suoi figli, Colette chiede l'aiuto di Izzy, una casalinga intrappolata in un matrimonio infelice che trova conforto nei lunghi pomeriggi trascorsi a confidarsi con il parroco del paese. Un'amicizia profonda quella che nasce tra le due donne, specchio l'una dell'altra: Izzy vede in Colette la persona coraggiosa e indipendente che vorrebbe essere, mentre Colette trova nell'amica quel senso di stabilità e appartenenza che le manca. "La strada sulla costa" è un romanzo abitato da personaggi memorabili, è una meditazione su ciò che significa negoziare i termini di un matrimonio, soprattutto in un tempo in cui il divorzio è ancora illegale; e sulle conseguenze che deve affrontare chi osa andare irriducibilmente controcorrente.
22,00

Stelle vaganti

Stelle vaganti

Tommy Orange

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 336

Colorado, 1864. Jude Star, un giovane Cheyenne sopravvissuto al massacro di Sand Creek, viene mandato nella prigione di Fort Marion, dove è costretto a imparare l'inglese e a praticare il cristianesimo da Richard Henry Pratt, una guardia carceraria evangelica che fonderà la Carlisle Indian Industrial School, un'istituzione dedicata allo sradicamento della storia, della cultura e dell'identità dei nativi. Una generazione dopo, il figlio di Star, Charles, che frequenta quella scuola, viene brutalizzato dall'uomo che era stato il carceriere di suo padre. Per sopravvivere ai maltrattamenti di Pratt, Charles si aggrappa ai momenti che condivide con una giovane compagna di studi, Opal Viola, con la quale prova a immaginarsi un futuro lontano dalla violenza istituzionale che si accanisce sui nativi superstiti. Diverse generazioni dopo, nel 2018, a Oakland, Opal Viola Victoria Bear Shield è impegnata nell'ardua impresa di tenere insieme la propria famiglia, dopo la sparatoria che ha quasi ucciso suo nipote Orvil. Il ragazzo convalescente in breve diventa dipendente dai farmaci prescritti per alleviare il trauma fisico. Suo fratello minore, Lony, che soffre di disturbi post-traumatici, cerca di dare un senso alla carneficina a cui ha assistito tagliandosi di nascosto e mettendo in atto rituali di sangue che pensa possano riavvicinarlo al suo retaggio Cheyenne. Anche Opal è ormai alla deriva e decide di sperimentare cerimonie rituali e il peyote, nella speranza di trovare un modo per guarire la sua famiglia ferita. In questo romanzo, che costituisce una sorta di sequel/prequel di "Non qui, non altrove", Tommy Orange ripercorre una serie di vicende che partono dal massacro del Sand Creek del 1864, passano per le violenze della Carlisle Indian Industrial School, e arrivano fino a oggi. Questa costellazione di narrazioni al passato e al futuro fa emergere una storia ora sconvolgente ora meravigliosa. Un libro poetico, pieno di dolore e di rabbia, ma, soprattutto, un devastante atto d'accusa contro la guerra dell'America al suo stesso popolo.
22,00

Il mondo che da qualche parte esiste

Il mondo che da qualche parte esiste

Valeria Sirabella

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 192

Sulla Torre non si è niente, se non parte del vuoto che la circonda. È per questo che Vanda decide di allontanare sua figlia Ginevra dal palazzone in cui vivono, ventidue piani di cemento all'estrema periferia di Roma, e iscriverla al liceo in un quartiere benestante della città, dove potrà mescolarsi ai figli della gente che conta. Per Ginevra infatti – Vanda ne è certa – una speranza di riscatto c'è: a quattordici anni il suo corpo è esploso di una bellezza inaspettata, che la rende diversa dagli altri abitanti della Torre. Sembra fatto apposta per conquistare qualunque cosa lei desideri, parla di una vita migliore, forse addirittura di felicità. Ginevra, più consapevole di Vanda della propria ineludibile diversità rispetto ai nuovi compagni di scuola, si trova così catapultata in un mondo sconosciuto. Stringe amicizia con Camilla, una bambina cresciuta, iper-protetta dal padre Claudio cui la lega un amore morboso, e in perenne guerra fredda con la madre Eleonora. Se Camilla combatte con il proprio senso di inadeguatezza nei confronti di tutti – il ragazzo di cui è invaghita, le sue coetanee, ma soprattutto se stessa – Ginevra vuole essere libera, dalla Torre, da una vita già segnata, ma anche da Vanda e dal suo amore colloso. Per farlo ha bisogno di soldi, e la gente che si ritrova a frequentare, di soldi, ne ha tanti. Ginevra, Vanda, Camilla, Claudio, Eleonora: nello sforzo disperato di contrastare l'inerzia che li ingabbia, ciascuno cercherà di districarsi tra i fili della propria storia, trovandosi a compiere scelte complicate, le cui conseguenze, spesso, non sono in grado di intravedere. "Il mondo che da qualche parte esiste" è un debutto vividissimo, che racconta dell'amore di due madri per le loro figlie, di corpi che crescono e altri che invecchiano, di differenze di classi e destini comuni, di scelte rimpiante e sogni di riscatto, ma anche del potere segreto che ha il luogo in cui nasciamo di determinare – o restringere – i confini dei nostri talenti.
19,00

Charlie Palla di Cannone

Charlie Palla di Cannone

Giulio Spagnol

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 132

Charlie ha nove anni, è senza braccia e senza gambe ed è inchiodato a una sedia a rotelle. È esposto a ogni sorta di sevizie. E la vita è uno strazio, uno strazio che però si apre alla rivolta e alla consapevolezza. Niente di più semplice per Charlie, all'anagrafe Carlo Campo, che trasformarsi in una palla di cannone, e liberarsi dall'attrito del corpo e dell'Io. Lo aiutano, nella sua ascesi, la solitaria e depravata Alix, attrice berlinese in cerca di vendetta; il Capoclasse, tormentato enfant prodige, grassoccio e poeta; l'aristocratica Livia, suo fuoco e supplizio. Non ci sono maestre che possano fermare il progredire della ribellione, né c'è preside capace di volgere in repressione la propria indifferenza. Del resto Charlie è tutt'altro che indifeso contro il mondo: ha saputo maturare una consapevolezza filosofica che esplode in chirurgico eloquio e lo trasforma in leader di una setta di bambini discepoli. Favola folle, danza macabra, spericolata speculazione filosofica e scientifica, "Charlie Palla di Cannone" mette in scena l'insofferenza di anime tormentate e ribelli che hanno la faccia di ragazzini scatenati. Da tempo non si leggeva una narrazione così intrisa di crudeltà e sgomento, sempre a due passi dal comico e dall'assurdo, dal cinismo drammatico del delirio quotidiano (la scuola è in effetti la scuola pubblica così come la conosciamo) e dallo scatto surrealista di una spiccata sensibilità apocalittica.
18,00

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