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Mimesis: Passato prossimo

Quel che resta dell'impero. La cultura coloniale degli italiani

Quel che resta dell'impero. La cultura coloniale degli italiani

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2015

pagine: 450

Il "posto al sole" ha tracciato solchi profondi nella mente degli italiani. L'occupazione delle colonie e la costruzione dell'impero sono stati resi possibili dalla diffusione di un mito che ha conquistato l'immaginario e la cultura di un popolo, e ne ha influenzato l'agire. "Quel che resta dell'impero" approfondisce tutti gli aspetti di questa costruzione. La propaganda, sicuramente, l'educazione scolastica, ma anche il violento contributo di una scienza asservita alla bugia dell'invenzione delle razze, dell'assurda gerarchia tra uomini, segnata dal sangue e dalla nascita. Come gli italiani, brava gente, abbiano potuto credere a tutto ciò, non è forse più un mistero così fitto. Questo libro, mettendo in evidenza come i caratteri della mentalità coloniale penetrino in profondità nella società e vi permangano nonostante la fine del colonialismo, è un contributo essenziale per dipanarlo.
28,00

Buio nell'isola del sole: Rodi 1943-1945. La tragedia dei militari italiani e l'annientamento degli ebrei

Buio nell'isola del sole: Rodi 1943-1945. La tragedia dei militari italiani e l'annientamento degli ebrei

Esther Fintz Menascé

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2014

pagine: 490

Un libro appassionato sulle dimenticate vicende che si sono svolte nell'isola dove è nata la scrittrice e dove per secoli sono vissuti i suoi antenati. Nella prima parte del testo si indaga sui tragici eventi che, dopo l'8 settembre 1943, colpirono i militari italiani travolti dai nuovi nemici tedeschi, a cominciare dal loro comandante, l'ammiraglio Inigo Campioni, deportato in Polonia e fucilato nella Repubblica Sociale Italiana per volere di Mussolini; la seconda invece si concentra sulla deportazione degli ebrei locali, destinazione Auschwitz, il 23 luglio 1944 e sulla "liquidazione" di nove decimi di quella comunità vissuta sotto Roma, Bisanzio, gli Ospedalieri, il Gran Turco prima di passare sotto il Tricolore nel 1912. L'autrice ridà voce a due microcosmi che subirono ogni sorta di violenze da parte dei nazisti per lungo tempo rimaste nell'oblio.
28,00

Comunisti per caso. Regime e consenso in Romania durante e dopo la Guerra fredda

Comunisti per caso. Regime e consenso in Romania durante e dopo la Guerra fredda

Francesco Zavatti

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2014

pagine: 300

Alla fine della seconda guerra mondiale, Stalin riuscì a forgiare i regimi comunisti dell'Europa orientale ad immagine e somiglianza dell'Unione Sovietica. Dopo dieci anni di duro stalinismo sovietico, con i cambiamenti introdotti dal XX Congresso del PCUS, le dirigenze di questi partiti comunisti rischiavano di essere rovesciate dalle altre fazioni interne. In Romania, dal 1956, il segretario generale Gheorghe Gheorghiu-Dej convertì il regime in un sistema guidato da romeni, mantenendo la sua struttura stalinista. La ricetta romena per prevenire il cambiamento prevedeva il recupero degli intellettuali e dell'elite nazionale precedentemente ostracizzata. Pur definendosi comunista, il regime usò sempre più il nazionalismo per la creazione del consenso interno in funzione anti-sovietica. Nicolae Ceausescu, giunto al potere nel 1965, continuò e portò all'esasperazione questa strategia, ampliando a dismisura la macchina della propaganda, che inondava incessantemente la vita quotidiana dei romeni. In particolare, fu il discorso sulla storia nazionale ad essere strumentalizzato, falsificato, piegato a mere esigenze politiche, e declinato in ogni tipo di prodotto culturale, tanto nei testi universitari quanto nella letteratura e nelle arti. Questo libro racconta la storia di come la cultura romena fu asservita al mantenimento di un regime politico per oltre quarant'anni e delle conseguenze di questa regimentazione forzata dopo l'abbattimento del muro di Berlino.
22,00

Oltre la democrazia. Temi e problemi del pensiero politico islamico

Oltre la democrazia. Temi e problemi del pensiero politico islamico

Massimo Campanini

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2014

pagine: 166

Il pensiero politico islamico è stato messo alla prova dalle rivolte o rivoluzioni che hanno coinvolto il mondo arabo negli ultimi anni. L'adeguatezza delle vecchie categorie politologiche elaborate in età classica è stata messa alla prova dalla necessità di confrontarsi con le sfide della gestione dello stato moderno e della transizione dall'autoritarismo alla democrazia. In questo quadro, il ruolo dei movimenti e dei partiti islamisti prefigura un percorso che può andare "oltre la democrazia" alla ricerca di nuove forme di organizzazione politica. Il volume raccoglie un certo numero di saggi e articoli precedentemente pubblicati e si prefigge di analizzare i presupposti teorici di siffatta progettualità politica indagando i caratteri e le forme del pensiero politico islamico classico e contemporaneo. Le promesse e le potenzialità di questo pensiero sono studiate sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista strettamente teorico delineando alcuni paradigmi di interpretazione a lungo termine e interrogandosi sulla funzionalità del pensiero politico islamico a venire a patti con la modernità.
14,00

La stele di Axum. Da bottino di guerra a patrimonio dell'umanità. Una storia italiana

La stele di Axum. Da bottino di guerra a patrimonio dell'umanità. Una storia italiana

Massimiliano Santi

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2014

pagine: 262

Questa è la storia del monumento noto ai romani come obelisco di Axum, una stele funeraria di "granito bigio africano", dell'altezza di circa 23,5 metri e del peso di circa 152 tonnellate, proveniente dagli altopiani etiopici, o meglio dall'antica città di Axum, la "seconda Gerusalemme". Dopo la fine della guerra di occupazione italiana e la proclamazione dell'impero, il monumento, che giaceva in terra in cinque pezzi, fu prelevato e trasportato, tra grandi difficoltà, da Axum a Massaua, sul Mar Rosso, superando una distanza di circa 400 chilometri a forti dislivelli, lungo strade con curve a raggi minimi; di lì raggiunse l'Italia via mare e fu ricomposto nella Capitale, al Circo Massimo, ed inaugurato il 31 ottobre 1937, come splendida preda di guerra. Il trattato di pace del 1947 prevedeva per l'Italia l'obbligo di restituire, entro diciotto mesi, tutte le opere d'arte, gli archivi e gli oggetti di valore religioso o storico appartenenti all'Etiopia o ai suoi cittadini e portati in Italia dopo il 3 ottobre 1935, data di avvio della guerra di occupazione. La restituzione della stele di Axum, sostenuta a partire dagli anni Novanta, oltre che dalla mobilitazione etiopica, anche da una campagna internazionale, si è perfezionata il 25 aprile 2005, con un lungo e travagliato percorso diplomatico, spesso condizionato da omissioni e reticenze politiche, oltre che da vere o presunte difficoltà tecniche e finanziarie. Introduzione di Angelo Del Boca.
20,00

Diario moscovita. Appunti sul dispotismo russo

Diario moscovita. Appunti sul dispotismo russo

Giancarlo Vigorelli

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2014

pagine: 178

Giancarlo Vigorelli viaggiò a Mosca fra l'11 e il 21 aprile 1966 per cercare di scoprire "quello che bolle in pentola". Non era la prima volta che si recava nella capitale dell'allora Unione Sovietica, in piena Guerra fredda, in qualità di segretario della Comunità europea degli scrittori (COMES) presieduta da Giuseppe Ungaretti. Questa volta, però, il clima appariva diverso, incandescente: si era appena concluso con una pesante condanna detentiva il processo agli scrittori Julij Daniel e Andrej Sinjavskij. Il Gulag saliva agli onori della cronaca come isola di espiazione. Saranno giorni di trattative estenuanti, di umiliazioni, di giochi sottili di potere, di rotture, di mandolinate e sotterfugi d'inferno. "Mi pregano di non urlare. Rispondo che urlerò fino in fondo - e continuo nelle contestazioni". Così scrive Vigorelli nel diario di quei giorni che viene ora svelato e pubblicato per la prima volta. 116 pagine di un quaderno, riempite con bella grafia, ma quasi con furia, e comunque nell'immediatezza, per non dimenticare gli incontri e le sensazioni che si susseguivano a ritmo necessariamente frenetico con gli "altissimi" esponenti conservatori del socialismo reale, delle lettere e della politica. La negazione di una Russia nella sua più alta dimensione europea e alla quale guardavano clandestinamente gli intellettuali dissidenti. Arricchiscono e incorniciano il testo un ricordo personale e intensamente umano del cardinale Gianfranco Ravasi e un'ampia introduzione di Giovannelli.
16,00

Dalla parte del nemico. Ausiliarie, delatrici e spie nella Repubblica sociale italiana (1943-1945)

Dalla parte del nemico. Ausiliarie, delatrici e spie nella Repubblica sociale italiana (1943-1945)

Roberta Cairoli

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2013

pagine: 262

Quello dell'ausiliaria è un archetipo femminile costruito dal fascismo repubblicano e confermato dalla successiva memorialistica. Ridurre a questa formula l'adesione femminile al nazifascismo ha portato da un lato alla cancellazione delle responsabilità individuali, depoliticizzando la scelta di servire la causa della RSI e dell'occupante tedesco, dall'altro, alla rimozione di un protagonismo femminile altro. Questo volume consente invece di uscire dal quadro compatto e monolitico che finora è stato dato del fascismo femminile di Salò, anche grazie a fonti inedite, come le carte provenienti dall'Ufficio di Controspionaggio dell'Office of Strategic Services. Ne emerge il ruolo per nulla marginale svolto dalle ausiliarie del Saf nei servizi informativi e negli apparati repressivi fascisti e tedeschi tanto da rendere nei fatti difficile operare una netta distinzione tra repubblichine e collaborazioniste. Emergono le storie e i racconti delle delatrici e delle spie, attive al di qua e al di là del confine nemico, responsabili dell'arresto, della deportazione, delle torture e della morte di partigiani, civili ed ebrei. Una scrittura intensa e una ricerca approfondita, che colma una lacuna nel panorama storiografico nazionale, gettando luce sul variegato fenomeno del collaborazionismo femminile nazifascista.
20,00

La Russia nuova. Economia e storia da Gorbacëv a Putin

La Russia nuova. Economia e storia da Gorbacëv a Putin

G. Paolo Caselli

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2013

pagine: 156

Il secolo scorso è stato caratterizzato dal duello globale fra Stati Uniti e Unione Sovietica, una guerra fredda che si è conclusa con la clamorosa implosione della superpotenza sovietica e il naufragio delle sue derive ideologiche. La storia però non è finita: dalle ceneri dell'URSS è nata la Russia contemporanea, capitalistica, non più portatrice di un progetto alternativo di società, non più nemica dell'occidente, ma ancora una volta destinata a essere protagonista dei destini del mondo. Questo è avvenuto attraverso un processo inedito in cui è stato necessario rifondare l'organizzazione sociale, economica e statale. Il libro racconta, in una chiave economica ma non solo, il drammatico passaggio che ha portato la società russa dalle riforme di Gorbacëv alle terapie shock di Eltsin, per approdare oggi alla rinascita sotto il segno di Putin e Medvedev. Un'analisi indispensabile per capire la Russia degli anni duemila superando i luoghi comuni e gli stereotipi, e per comprendere i rapporti economici e politici fra questo grande paese e il resto del mondo.
14,00

L'Algeria e il Maghreb. La guerra di liberazione e l'unità regionale

L'Algeria e il Maghreb. La guerra di liberazione e l'unità regionale

Caterina Roggero

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2013

pagine: 173

A cinquant'anni dalla fine della guerra d'Algeria nuovi scenari si aprono per la ricerca storica del conflitto che per più di sette anni ha insanguinato l'Algeria coinvolgendo tutto il Maghreb. Avvalendosi di fonti inedite, questa ricerca si concentra sulla dimensione internazionale della guerra di liberazione nazionale algerina, prediligendo l'analisi del versante maghrebino e segnando così la differenza rispetto alla gran parte della letteratura esistente, focalizzata per lo più sul versante francese del conflitto. Dal 1956 il Marocco e la Tunisia, appena divenuti indipendenti, ospitano le basi del Fronte di Liberazione Nazionale algerino e del suo braccio armato, l'Armata di Liberazione Nazionale: singolari relazioni tra i combattenti e i dirigenti algerini "dell'interno" e "dell'esterno" da un lato e i due governi "fratelli", dall'altro, si intrecciano fino al 1962. In questo contesto, la possibilità della fine della guerra d'Algeria, attraverso il progetto di una Federazione nordafricana che avrebbe garantito l'indipendenza algerina, è stata vicina alla realizzazione in diverse occasioni, prima degli accordi di Evian. La conferenza tripartita prevista a Tunisi per l'ottobre 1956 e sabotata dal dirottamento aereo francese, gli incontri "a tre" di Tangeri e di Tunisi del 1958 sono i momenti in cui i partiti nazionalisti dei tre paesi mostrano un fronte compatto unito alla potenza coloniale, che tenta di mantenere la "questione algerina" entro i "confini" francesi.
16,00

Gheddafi. La rivoluzione tradita

Gheddafi. La rivoluzione tradita

Nicola Mastronardi

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2011

pagine: 180

1 Settembre 1969: un colpo di stato incruento rovescia la corrotta monarchia feudale di re Idriss e scaccia i colossi petroliferi multinazionali dal suolo libico. A guidare gli insorti, nel nome del pensiero nasseriano di unità araba contro il neo colonialismo occidentale, un pugno di giovani figli del deserto sirtico comandati da un ventisettenne idealista e sconosciuto. Il loro progetto, costruire una nuova Libia indipendente, islamica nel senso più puro del termine, esperimento di democrazia diretta e padrona delle proprie immense fonti di ricchezza. È il sogno della rivoluzione verde, non gradito dal sistema internazionale, temuto dai paesi arabi e presto tradito da tutti i suoi principali propugnatori. Conclusosi, infine, tragicamente con la morte in diretta mondiale del suo principale protagonista: Muammar El Gheddafi.
18,00

Calibano e la strega. Le donne, il corpo e l'accumulazione originaria

Calibano e la strega. Le donne, il corpo e l'accumulazione originaria

Silvia Federici

Libro: Copertina morbida

editore: Mimesis

anno edizione: 2015

pagine: 343

Pochi libri ci obbligano a ripensare un intero periodo storico. "Calibano e la strega" è uno di questi. Ripercorrendo da un punto di vista femminista tre secoli di storia - dalle lotte contadine e i movimenti eretici del medioevo alla caccia alle streghe del XVI e XVII secolo in Europa e nel 'Nuovo Mondo' il libro offre una nuova visione sintetica dei fattori che hanno portante all'avvento del capitalismo, evocando un mondo di eventi, politiche e soggetti sociali assenti nella visione marxista della 'transizione' e ponendo allo stesso tempo le basi per una nuova lettura dei contemporanei processi della globalizzazione.
30,00

E l'America creò gli hippie. Storia di una avanguardia

E l'America creò gli hippie. Storia di una avanguardia

Manfredi Scanagatta

Libro: Copertina morbida

editore: Mimesis

anno edizione: 2013

pagine: 313

È stato inaspettato, travolgente, lisergico. È stata la musica, l'arte, sono state le droghe, il sesso, la libertà. Questo libro ripercorre la storia del movimento hippie ponendo l'attenzione su quelli che sono stati i suoi protagonisti. Partendo dagli inizi degli anni quaranta, ricostruisce l'evoluzione di un pensiero che si forma sul concetto di libertà: dalle quattro libertà umane essenziali teorizzate dal presidente Roosevelt, passando attraverso la celebrazione dello Human Be-ln, fino ad arrivare al Monterey Pop Festival, il primo grande festival rock della storia. La musica, le droghe psichedeliche e l'arte si intrecciano in una narrazione storiografica dove è l'essere umano, libero da convenzioni e stereotipi, a fare suo un momento storico e sociale senza precedenti. Il movimento hippie ha rischiato di sovvertire il concetto di status quo sul quale si ponevano le colonne della società americana. Nasce sui marciapiedi di North Beach, cresce negli appartamenti di Haight Ashbury, e lì, da avanguardia si trasformerà in movimento di massa, arrivando fino a noi, ma perdendosi nella storia
26,00

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