Mimesis: METAMORFOSI DEL TRASCENDENTALE
La filosofia del giovane Adorno. Dal neokantismo alla teoria critica
Giacomo Gambaro
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 406
La presente monografia è dedicata alla filosofia del giovane T.W. Adorno (1903-1969) dalla formazione lungo il solco del neokantismo di Cornelius, suo maestro all’Università di Francoforte, all’adesione alla teoria critica, avvenuta nei primi anni Trenta. Dalla tesi del 1924 sulla teoria dell’oggetto di Husserl agli scritti programmatici del 1931-1932, per arrivare infine al Kierkegaard (1933), la precoce coscienza delle antinomie e delle contraddizioni in cui incappa il pensiero nella sua pretesa di valere come principio autonomo e assoluto ha fin dall’inizio condotto Adorno a ingaggiare una critica radicale del modello di ragione e di soggetto proprio dell’idealismo. Alla luce dell’influsso esercitato da altri esponenti del primo Novecento, quali Lask, Kracauer, Lukács e Benjamin, il volume riguadagna gli elementi di coerenza e allo stesso tempo di discontinuità del passaggio di Adorno dalla “fase trascendentale” alla nascita di una nuova dialettica, che ritrova nell’apertura al reale tanto il suo senso quanto le sue potenzialità.
Trascendentale e praxis. L’eredità di Fichte nei giovani hegeliani
Silvestre Gristina
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 262
Il Vormärz è un periodo di crisi della politica e del sapere filosofico, al quale i pensatori giovani hegeliani cercano di rispondere attraverso un ripensamento dello statuto della filosofia e la creazione di locuzioni concettuali inedite come Philosophie der Praxis o Philosophie der Tat. Il presente volume è dedicato all’eredità della filosofia trascendentale di Johann Gottlieb Fichte nel pensiero giovane hegeliano e alla sua rilevanza per l’elaborazione di tali nuove concezioni del filosofare. Attraverso l’indagine sulla ricezione di categorie fichtiane nelle filosofie di Ludwig Feuerbach, August von Cieszkowski, Karl Friedrich Köppen e Moses Hess, viene mostrato come la figura di Fichte abbia giocato un ruolo fondamentale nel dotare le filosofie giovani hegeliane di una vocazione trasformativa nei confronti della realtà materiale, rendendole l’espressione di un sapere che si vuole situato e strutturalmente legato ai temi della critica dell’ideologia, della Rivoluzione e del Socialismo.
F.H. Bradley e W. James. Un dibattito metafisico alle origini del pensiero contemporaneo
Andrea Colombo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 204
Il presente lavoro offre un’analisi del pensiero di F.H. Bradley (1846-1924) che si propone di rivisitarne l’immagine tradizionale di semplice epigono dell’idealismo tedesco. Al cuore del sistema bradleyano è invece possibile riconoscere il tentativo, assolutamente originale, di integrare la totalità dell’esperienza in un concetto di Assoluto che mette in discussione sia la centralità della ragione, tipica del pensiero moderno, sia le posizioni empiriste: un’ipotesi che supera la separazione tra pensiero astratto e sfera pratica, nonché che ridefinisce il ruolo della filosofia rispetto alla tradizione hegeliana. Il volume si concentra in particolar modo sul confronto che Bradley ha avuto con William James, dimostrando come il dibattito tra idealismo e pragmatismo abbia plasmato alcune delle questioni decisive della filosofia del XX secolo. Attraverso l’analisi delle principali opere di Bradley, il libro ricostruisce la portata teorica e storica di un filosofo spesso frainteso, offrendo così una nuova chiave di lettura del suo contributo alla storia della filosofia.
Kant e l’opus postumum. Verso una nuova concezione del trascendentale
Davide Puzzolo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 280
I fascicoli manoscritti raccolti sotto il nome di Opus postumum rappresentano un documento di particolare interesse per osservare il pensiero di Kant nell’atto del suo stesso svolgersi. L’obiettivo del presente volume è quello di proporre un attraversamento dei principali nodi concettuali che caratterizzano l’ultima riflessione kantiana nel tentativo di mostrare come, a dispetto di una apparente mancanza di organicità, sia rinvenibile un unico progetto di fondo tanto ambizioso quanto complesso, consistente nel tentativo di riarticolare in modo diverso il rigido rapporto stabilito nella prima Critica fra dimensione formale e dimensione materiale, fra concetto ed empiria, in modo da colmare l’abisso che si apre fra queste due sponde. Si tratterà infine di mostrare come la radicalità di una simile operazione non possa che condurre a una sensibile trasformazione del concetto di “trascendentale” in seno alla stessa filosofia kantiana.
Flank movement
Antonio Danese
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 440
Il centro di questo lavoro è rappresentato dal celeberrimo libro di Charles Darwin sinteticamente conosciuto col titolo di Orchid Book (1862, 1877). L’autore si occupa inizialmente di illustrare gli aspetti più importanti e innovativi di quest’opera, soffermandosi a tratti sulla relazione tra scienza, filosofia e religione nelle riflessioni sull’economia e l’ordine della natura e cercando di ricostruire il contesto sociale e storico entro cui queste riflessioni hanno tratto significato e si sono consolidate. Particolarmente significativo sul piano epistemologico sarà qui il decisivo tema del rapporto sul piano del metodo che si instaura all’interno della ricerca darwiniana tra l’Orchid Book e “The Origin” – un rapporto da sempre considerato problematico e non privo di elementi di sorpresa intellettuale.
La dottrina del giudizio
Emil Lask
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 264
Il testo che qui presentiamo costituisce la prima traduzione mondiale della "Dottrina del giudizio" (1912) di Emil Lask. Il suo pensiero si trova oggi al centro di un’autentica riscoperta, che ne ha fatto emergere il ruolo fondamentale all’interno del neokantismo e del pensiero del primo Novecento. Nonostante sia stata a lungo trascurata, "La dottrina del giudizio" rappresenta una sorta di “punto di non ritorno” nella filosofia del secolo scorso: essa, se da un lato sviluppa e rielabora l’eredità del dibattito neokantiano, dall’altro incarna la sua crisi, così come il tentativo di dischiudere un orizzonte filosofico alternativo. Proprio il giudizio, che era stato eletto a principio fondamentale della logica e della teoria della conoscenza orientata al “valore”, si dimostra infatti tanto l’esito quanto la causa di uno smarrimento del senso e di una corrosione di ogni validità e valore. Postfazione di Stefano Besoli.
La riflessione sul sé nella filosofia del Novecento. Variazioni humeane
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 322
In costante riferimento al quadro metodologico che Roberto Gilardi traccia nell’Introduzione e al suo fermo invito a non confondere le anticipazioni operate da David Hume di problematiche e tematiche contemporanee con l’eredità che ci ha lasciato il filosofo scozzese, o con la comparsa nel secolo scorso di vere e proprie teorie neohumeane, i cinque saggi che compongono il volume si occupano via via di individuare la presenza, o in alternativa di giustificare l’assenza di teorie autenticamente neohumeane sul sé ora in singoli pensatori come Ludwig Wittgenstein e Daniel Dennett, ora nei più ampi contesti della riflessione di matrice femminista, della cultura speculativa francese e del dibattito “ideologico” instaurato con Hume in primo luogo dai padri del marxismo, quindi dai filosofi sovietici.
Emil Lask e le matrici neokantiane dell'empirismo trascendentale
Giacomo Gambaro
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 230
Emil Lask (1875-1915) si trova oggi al centro di un rinnovato interesse da parte di molteplici studi che hanno contribuito a riscoprire il suo ruolo fondamentale nella costellazione del neokantismo e in generale nel dibattito filosofico del primo Novecento. Il volume si propone di offrire un’interpretazione del suo pensiero che possa restituirne il senso coerente e relativamente unitario, come approfondimento costante di un problema fondamentale, quello rappresentato dall’“empirismo trascendentale”. Dalla dissertazione di dottorato sull’Idealismo di Fichte e la storia (1902) a opere mature come la Logica della filosofia (1911), tale concetto ha accompagnato l’intera parabola speculativa di Lask chiamando in causa, ogni volta, l’insistenza del rapporto del pensiero con un reale allo stesso tempo necessario e impossibile da ricondurre a sé.
Take five. Cinque contributi su Fichte e la filosofia trascendentale
Gaetano Rametta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 128
Take Five. Sull'onda del classico di Paul Desmond, una suggestione e un invito a considerare la prospettiva di una filosofia trascendentale come proposta attuale per il presente e per il futuro. A partire dal pensatore che più radicalmente ne ha delineato i contorni, nell'età dell'idealismo tedesco che egli stesso ha contribuito a inaugurare: J. G. Fichte. Cinque contributi, secondo il privilegio che Fichte ha accordato alla forma della quintuplicità, che tentano di coniugare scavo filologico e approfondimento teoretico, scritti nell'arco di quasi vent'anni e che sono stati scelti come tappe di una ricerca tuttora in corso, volta a delineare una filosofia trascendentale all'altezza del contemporaneo.
Metamorfosi e differenza. Canetti, Deleuze
Aurora Simone
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 248
Nei cinque capitoli che compongono il volume vengono analizzati alcuni dei concetti più importanti del pensiero di Deleuze e Canetti. Aurora si concentra, in particolare, sulle nozioni di differenza, metamorfosi e singolarità. L'obiettivo che l'autore si prefigge è duplice, insieme storico-filosofico e teoretico: da un lato, mostrare la vicinanza di fondo dei due pensatori, che hanno idealmente dialogato con alcuni dei protagonisti della storia del pensiero occidentale e hanno vissuto dall'interno la crisi della modernità; dall'altro, presentare una proposta teorica che continua a interrogare il nostro tempo e sulla quale vale ancora la pena di riflettere.
Deleuze interprete di Hume. Con un'appendice su «Politica e giurisprudenza»
Gaetano Rametta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 90
Il volume apre la collana "Metamorfosi del trascendentale" e affronta questa problematica esaminando l'interpretazione di Hume proposta da Gilles Deleuze. L'indagine di Rametta ricostruisce la lettura deleuziana attraverso un'attenta analisi dei testi, spaziando dal volume del 1953, Empirismo e soggettività, al ruolo svolto da Hume in Differenza e ripetizione, sino al capitolo dedicato al filosofo scozzese nella Storia della filosofia di Châtelet. Gli aspetti teoretici e gnoseologici vengono intrecciati con quelli pratici e politici, su cui si concentra l'Appendice al volume, dedicata al libro Mille piani scritto con Félix Guattari. Rametta focalizza la sua attenzione sui concetti di rizoma, nomos e macchina da guerra, mostrando come in essi l'eredità humiana resti ancora operante.

