Mimesis: Isep. Ist. per lo studio dell'ebraismo padano
Georg Moenius: un prete cattolico contro il nazionalsocialismo (1890-1953). Con lo scritto «Difesa dell’Occidente» (1930) di Georg Moenius
Karin M. Wiesner, Paolo L. Bernardini
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 294
Coloro che si opposero alla barbarie del nazismo molto spesso sono caduti nell’oblio, forse ben più che non i loro crudeli avversari. Questo libro narra di un prete di campagna con aspirazioni letterarie, il bavarese Georg Moenius (1890-1953), che seppe lottare contro il nazismo e la sua ideologia con le armi a propria disposizione, in particolare un giornale cattolico pubblicato a Monaco fino al 1933, la “Allgemeine Rundschau”. Come tanti altri, con la presa di potere di Hitler nella primavera del 1933 dovette fuggire; si recò in Svizzera, poi in Francia e finalmente negli Stati Uniti, dove condusse un’esistenza stentata, come milioni di altri profughi. A distanza di settant’anni dalla sua morte, questo volume è la prima biografia che sia mai apparsa su di lui. La storia di un intellettuale cattolico, un parroco di provincia, che si battè contro forze più grandi di lui, senza essere nato eroe. Rappresentante di un pensiero federale e parzialmente liberale, sostenitore di una idea di Europa legata alla romanitas come legame indissolubile tra civiltà greco-latina e cattolicesimo, Moenius seppe dialogare con figure come Friedrich W. Foerster, Henri Massis, Charles Maurras, Mario Bendiscioli, Hugo Ball e numerosi altri intellettuali conservatori ma anti-nazisti; allo stesso tempo allontanandosi da quei cattolici che anche in Germania, dopo il Concordato del 1933, cercarono di conciliare la propria fede con l’adesione al nazionalsocialismo. Il volume si conclude con l’unico scritto mai tradotto in italiano di Moenius – figura legata per tantissimi aspetti al nostro Paese e non solo a Roma – che rappresenta la migliore chiave d’accesso al suo pensiero.
Un ghetto al tramonto. Tre studi sull'ebraismo mantovano nel Settecento
Paolo L. Bernardini
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 258
La comunità ebraica di Mantova fu una delle principali dell'Europa della prima età moderna. Questi tre studi, che accompagnano altrettanti documenti finora inediti, raccontano la storia della tardiva trasformazione, e caduta del ghetto, attraverso importanti episodi che riguardano la vita degli ebrei che lo abitavano, e delle istituzioni che lo reggevano. Il primo tocca gli aspetti dell'istruzione, fondamentale per l'ebraismo dalle origini fino ad oggi; il secondo, dà una prospettiva esterna, da parte di un funzionario imperiale, sulla condizione giuridico-sociale degli ebrei mantovani con riferimento alle altre comunità che vivevano nell’Impero asburgico di metà Settecento; il terzo, riguarda la storia di un piccolo tribunale civile interno alla Comunità, negli ultimi anni della sua vita, prima che l'amministrazione napoleonica vi ponesse fine, come ad altri residui di amministrazione "privata" (come le corporazioni) tipici dell'Antico Regime. Istruzione, giurisdizione, litigiosità lenti fondamentali (insieme ad altre, naturalmente), tra pedagogia, diritto pubblico e diritto privato, per comprendere la storia di un ghetto e di donne e uomini che per secoli lo hanno abitato. Postfazione di Michela Andreatta.