Mimesis: Diádema
Vincere la memoria, costruire il potere. Costantino, i Retori, la lode dell'autorità e l'autorità della lode
Alessandro Maranesi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 216
Nella complicata situazione in cui si era trovato l'Impero romano dopo l'abdicazione di Diocleziano nel 305 d.C., chiunque avesse voluto tornare a esercitare un potere stabile e duraturo aveva bisogno di essere riconosciuto come il leader indiscusso. Per raggiungere il potere in un'epoca di vorticose trasformazioni e di lotte tra diverse fazioni e aree sottoposte al dominio di Roma non bastava la supremazia militare e serviva qualcosa in più di una rappresentazione vincente della propria persona e delle proprie gesta. Ne servivano almeno due. È quello che è riuscito a Costantino, le cui qualità e virtù cambiavano e si adattavano a seconda del pubblico cui era presentata la sua immagine pubblica. Anche per questo motivo egli fu la figura di riferimento dell'Impero per una parte consistente del IV secolo d.C. Ma chi decideva come rappresentare un imperatore in epoca tardoantica? Chi erano i choice-architects del mondo costantiniano? E come gestire quella rivoluzionaria negazione della tradizione romana che passa sotto il nome di conversione di Costantino? Questo libro racconta come per costruire un nuovo potere sia necessario, soprattutto, vincere la memoria.
La storia attraverso gli esempi. Protagonisti e interpretazioni del mondogreco in Plutarco
Federico M. Muccioli
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 300
Storia antica, storia passata?
François Lefèvre
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 220
Qual è il senso dello studio della storia antica? È una disciplina ancora vitale, capace di interrogare il presente, o un semplice esercizio di erudizione confinato nelle biblioteche degli specialisti? In Storia antica, storia passata? François Lefèvre affronta con rigore e passione il nodo cruciale del rapporto tra il mondo antico e la nostra contemporaneità, ponendo domande che risuonano con forza nel dibattito storico e filosofico. Lefèvre esplora le tensioni tra il desiderio di obiettività e la necessaria interpretazione che richiede ogni indagine storica. Attraverso un’analisi acuta delle fonti, dalle cronache di Erodoto e Tucidide fino alle più recenti riletture della storiografia classica, l’autore dimostra come lo studio dell’antichità non sia mai neutrale: ogni epoca rilegge il passato alla luce delle proprie inquietudini e delle proprie aspirazioni. E allora, la storia antica è davvero “passata” o continua a essere un laboratorio essenziale per comprendere chi siamo?