Mimesis: Design
Il laboratorio di progettazione. Note per un progetto didattico
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 214
Come si progetta un laboratorio di progettazione? Per rispondere a questa domanda bisogna prima capire cosa sia il laboratorio e quale sia la sua specificità rispetto alle altre forme di insegnamento immersive, esperienziali e interattive che sono storicamente consolidate in questo campo. Tra storia e teoria, normativa e pedagogia, il volume prova a dare una definizione ragionata, aperta e multivocale di questo strumento didattico che possa servire alla sua rimodulazione progettuale.
Modellare la tecnologia sul corpo che invecchia. La ricerca di un metodo
Alessia Buffagni
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 344
Tecnologia e scienze hanno esteso il tempo della vita. Cresce l'aspettativa, e così la domanda di assistenza medica a lungo termine. Muovendo dal principio originale di bioestensione, il designer guarda alle innovazioni che in passato e fino a oggi hanno supportato e integrato le capacità dell'uomo. Confronta quelle in produzione e allo studio che continuano a servire lo scopo adattandosi al cambiamento – cambiando loro stesse, diventando intelligenti e più aderenti ai corpi non più giovani che sono progettate per assistere. Rivolto lo sguardo a quella che sarà la loro evoluzione verso la completa 'simbiosi funzionale' con l'essere umano che vestono, l'occhio torna al presente e alla considerazione centrale della ricerca: cosa significa, oggi, progettare per, intorno, sopra – se non addirittura dentro – un corpo in sofferenza.
Letture di neurosemiotica tra arte e design
Rocco Antonucci
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 164
Il libro evidenzia come alcune scoperte delle neuroscienze acquisiscano coerenza nelle teorie elaborate dalla semiotica interpretativa e mostra perché non si possa dare per scontato, come fa la neuroestetica, che il senso sia sempre inscritto nella percezione stessa e che qualunque altra interpretazione del "dato" sia superflua in quando non arricchisce ulteriormente il suo contenuto semantico. E, similmente, rileva come non sia più accettabile continuare ad analizzare i fenomeni iconici con gli strumenti della psicologia della gestalt come fa la semiotica visiva greimasiana. La relazione che unisce, oppone e disgiunge il discorso dell'arte con quello del design è osservata all'interno di un campo semantico ed è utilizzata per intersecare l'analisi delle neuroscienze con quella della semiotica. Letture di neurosemiotica tra arte e design ridefinisce l'arte elettronica (net art, cybernetic art, new media art...), come una forma di ingegnerizzazione del processo semiotico attuata per generare fenomeni estetici.
Vanità e socialità nel design. Icone e paradossi
Dario Russo
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 110
Dov’è finito il good design? Cosa ne è stato del Bauhaus, degli Eames, dei Saarinen, della Scuola di Ulm, del design italiano degli anni d’oro, quello dei maestri? Nel terzo millennio, il design – molto di quello che furoreggia alle mostre o sulle pagine patinate delle riviste – non sembra dare un sostanziale contributo alla qualità della vita quotidiana, non punta sull’innovazione. Il design, oggi, ha perso vocazione sociale. Non affronta i problemi cruciali del nostro tempo, come la razionalizzazione delle risorse o lo smaltimento dei rifiuti. Non offre soluzioni né strategie. Incorpora simboli immaginari, linguaggi, che magnificano merci rendendole irresistibili. Ciò che conta, soprattutto, è far parlare di sé, nel bene o nel male, e vendere. Il prodotto è uno schermo su cui proiettare storie; è diventato design pulviscolare: gadget, gingillo, obsolescenza programmata.
Arte e/o design
Rocco Antonucci
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 324
L'origine del design risale a circa 50.000 anni fa, un momento in cui gli uomini di ogni latitudine, quasi fosse scattato nella loro mente un relè, iniziano a produrre strumenti caratterizzati da una certa qualità estetica. Il design nasce con l'uomo, è un fatto antropologico che non appartiene esclusivamente alla modernità. L'industrial design invece è una disciplina teorizzata nell'Ottocento in Inghilterra e non deve essere confusa con il design tout-court. Oggi, si preferisce parlare di product design perché alcuni sistemi di produzione, da cui trae origine la definizione di industrial design, sono superati dal recente sviluppo tecnologico. Nel Novecento, il termine "arte" può avere significati opposti a quello di "design". Quando si affermano le tendenze razionaliste- funzionaliste, l'opposizione tra i due termini assume la forma paradigmatica della disgiunzione logica (e/o). Questa disgiunzione, se applicata in una prospettiva storica, evidenzia come l'arte e il design non siano categorie assolute o immutabili. L'idea di design subisce continue ridefinizioni. La comprensione della qualità del presente passa attraverso la consapevolezza del valore dei concetti e delle produzioni del passato. Prefazione di Ugo Volli.