Marco Tropea Editore: I Trofei
Figli del sangue reale. I segreti della dinastia merovingia
Carlos Cagigal, Alfredo Ros
Libro: Libro in brossura
editore: Marco Tropea Editore
anno edizione: 2008
pagine: 223
Fino a non molto tempo fa, che la stirpe merovingia si fosse estinta nel 755 d.C., che il Graal non fosse altro che un calice e che Gesù Cristo fosse solo il figlio di Dio erano ritenute certezze. Tuttavia, da almeno vent'anni, attraverso le loro opere più o meno romanzate, molti autori si sono sbizzarriti per indurre un numero sempre crescente di lettori a ripensare il corso della Storia, a ripartire dalle sue fondamenta. Ora, due autorevoli storici del Medioevo riprendono in considerazione i temi più inquietanti e controversi del dibattito, esaminandoli da un punto di vista puramente storico, attraverso documenti oggettivi e fonti antiche. "Figli del Sangue Reale" è una ricerca inedita che con rigore risponde ai quesiti più scomodi che la letteratura di consumo e altri mezzi di comunicazione di massa, come il cinema, hanno reso popolari. Carlos Cagigal e Alfredo Kos spiegano le origini e i diversi significati del Santo Graal, ripercorrendo le tracce dei mitici Merovingi, i leggendari re franchi dalla folta chioma, custodi di un segreto millenario. E mostrano, infine, gli obiettivi occulti che la leggenda, promossa da poteri secolari, ha per troppo tempo lasciato in ombra. Conclusioni originali e sorprendenti su un tema sempre attuale.
Il fiore del male. Bandito a Milano
Renato Vallanzasca, Carlo Bonini
Libro: Libro in brossura
editore: Marco Tropea Editore
anno edizione: 2009
pagine: 277
A cinquantanove anni, trentotto dei quali trascorsi in cella, Renato Vallanzasca rimane nei ricordi di questo paese, nell'immaginario delle vecchie e delle nuove generazioni, il volto del bandito, l'emblema di una vita criminale "al massimo", l'icona violenta di una città e di un'epoca: l'inquieta e brumosa Milano degli anni Settanta. Di lui tanto si è detto e si è scritto, i contorni della cronaca sono presto sfumati nella leggenda, ed è proprio questo uno dei motivi che hanno portato l'uomo a guardarsi allo specchio, a frugare nel secchio della memoria, a incontrare Carlo Bonini per raccontare una volta per tutte la propria versione dei fatti, "la vera storia di Renato Vallanzasca". L'ex boss della Comasina ha rapinato, ha ucciso. "Per pudore" nei confronti delle sue vittime, spiega, non ha mai chiesto perdono. "Per lealtà con se stesso" e con il suo personale codice d'onore, ha sempre rifiutato di vestire i panni del collaboratore di giustizia. E con lo stesso rigore e la stessa lucidità ricostruisce il suo passato, senza cadere in compiacimenti, facili ipocrisie o repentine e sospette conversioni. È una storia di sangue, quella di Renato Vallanzasca, una storia non priva di sorprese, stravaganze e inediti retroscena, una storia che affonda le sue radici in un'infanzia ribelle, in quella che appare come una precoce vocazione al crimine.

