Lavieri: Arno
Brand's Haide
ARNO SCHMIDT
Libro: Libro rilegato
editore: Lavieri
anno edizione: 2007
pagine: 128
"Brand's Haide" occupa il posto centrale della celebre trilogia intitolata "Nobodaddy's Kinder", scritta ancora sull'onda dello shock bellico. Posto tra "Dalla vita di un Fauno" (dove l'azione si sviluppa tra il '39 e il '44) e "Specchi neri" (in cui Arno Schmidt evoca l'indomani di una terza, nucleare, guerra mondiale) questo secondo affresco è ambientato nei sei mesi che vanno dalla primavera all'autunno del 1946: il disagio dei rifugiati, l'accoglienza a loro riservata da parte di una popolazione che ha già dimenticato tutto, l'uomo che, scampato all'inferno, si inserisce come scrittore e uomo di lettere in una doppia realtà, quella fatta di difficili condizioni di vita osservate con sarcastica lucidità e quella immaginaria dove la foresta è abitata da spiriti elementari e dove un amore impossibile si trasforma in letteratura.
Dalla vita di un fauno
ARNO SCHMIDT
Libro: Copertina rigida
editore: Lavieri
anno edizione: 2006
pagine: 160
Negli anni dal 1939 al 1944 l'impiegato Düring lavora per gli uffici del circondario di Fallingbostel, nella Brughiera di Luneburgo. Incatenato alla rupe di Prometeo dalle sue mansioni, e costretto a dividere la propria vita tra le atmosfere naziste e una segreta rivolta dell'intelligenza, coltiva idee di fuga dalla famiglia - partecipe anch'essa dell'ipnosi collettiva - e dalla macchina dello Stato. Il «vedente» Düring, che deve suo malgrado «partecipare al gioco della mosca cieca», ottiene dal Landrat l'incarico di allestire un archivio storico per il circondario. È così che egli può tornare alla sua passione per i dati e le cifre, a cavallo di una bicicletta verso gli archivi di paesi e chiese, lontano dalla follia del pianeta concentrazionario.
Prove tecniche di romanzo storico
Marco Palasciano
Libro: Libro rilegato
editore: Lavieri
anno edizione: 2006
Mare padanum
Maurizio Rossi
Libro: Libro rilegato
editore: Lavieri
anno edizione: 2006
pagine: 160
A quasi dieci anni di distanza da Mille non più Mille, Maurizio Rossi torna a invitarci, a nostro rischio e pericolo, nella sua minuscola valle piacentina, fornace di invenzioni ad alto tasso esplosivo. Nei quattro racconti di Mare Padanum, Gerbasius e Panfilius, in fuga dall'Ufficio Pergamene per cui lavorerebbero, sperimentano la problematica arcadia delle terre del Rosello. Tra Baggini e calaie s'innescano a catena, in successioni esilaranti, galli taumaturgici, galline cubiste, velivoli spaziali, vetture Zil/Zis 110, diligenze Wells Fargo Express o vascelli fantasma. L'elegia rurale, vagheggiata ma irrimediabilmente perduta, è sottoposta a una trance ritmica e alimenta l'industria a ciclo continuo delle analogie. Eppure questa centrifuga di comicità presta al lettore, tra le pieghe del racconto, un sillabario tanto faceto quanto implacabile del sistema Italia, con la sua carovana di maghi, medium, otelmi, nuove pesti e untori, virus dell'aviaria, spin doctors e pescecani della finanza. Cosí potrà accadere anche a noi, come ai filologi di Pollaio di notte, di trovarci "sporti sulla storia senza muoverci di casa".

