LAB: Luludia
Nella pelle
Libro
editore: LAB
anno edizione: 2010
pagine: 194
"Ma tu come stai? E' da tanto tempo che non ti do un bacio, vieni qui. Apri la bocca che ti respiro dentro. Lo sai che non puoi fare così, sei crudele. Poi ti lamenti se ti vengo vicino, dici che se qualcuno ci vede... Però la mano me la puoi dare, qui sotto, così... Lo sai che mi bruciano gli occhi? Non sai cosa sento. Lo so, invece, lo so. Io so tutto di te, scemolina. Lo so che se ti tocco, tu perdi la testa e poi tocca a me frenarti; non capisci più dove ti trovi".
Amore. I grandi temi della poesia
Libro
editore: LAB
anno edizione: 2010
pagine: 220
Una raccolta poetica di autori emergenti interamente dedicata al tema dell'amore, introdotta da un testo inedito di Gabriella Sica.
Tutta mia la città
Libro
editore: LAB
anno edizione: 2010
pagine: 186
"L'ho girata tanto questa città, mi sono incamminato per vicoli ebraici che sbucano in quartieri arabi, ne ho percorso tutto il perimetro con un piede nell'acqua e l'altro sulla terra, ho respirato profumi dolci di piante guardando cumuli di sale coperti da tegole, ho letto Don Chisciotte seduto sotto i mulini a vento. E continuerò a fare tutto questo!".
La palla è rotonda
Libro
editore: LAB
anno edizione: 2010
pagine: 174
"Io davanti a lui. I tacchetti fanno un leggero attrito sull'erba, mentre fisso il mio nemico. Un vapore di suoni densi tra silenzio e incitazioni incalzanti fa da cornice, e scompare tutto il resto intorno, lasciando spazio a spirali astratte come in un cartone giapponese. Carico tutta la forza sulle gambe, il cuore parte a razzo. Batto più forte che posso, si gioca il tutto per tutto ora. Guardo la palla che si inarca verso di lui, risucchiandomi un vuoto nel petto. Traversa".
Roma. Geografie del mistero
Libro
editore: LAB
anno edizione: 2010
pagine: 150
Roma costituisce l'imponente intrico di case, palazzi, monumenti, strade, vicoli, parchi, che fanno da sfondo a questi interessantissimi racconti. Può succedere che da un momento all'altro, all'improvviso, un evento inaspettato muti radicalmente l'aspetto della città. È sufficiente anche solo l'emergere di un segreto, l'affiorare di un mistero - intimo e sociale -, qualcosa che si diffonda come una cicatrice, correndo sulla pelle millenaria del quotidiano. Ecco che le storie qui raccolte modificano magicamente le vecchie coordinate di riferimento, la topografia cambia, e una semplice passeggiata in un mattino di sole si viene a configurare agli occhi del lettore come un enigma da risolvere, una pista algebrica, un caso intorno al quale meditare. Realtà e finzione si passano di continuo il testimone, storia e immaginazione si toccano.