La Feluca Edizioni: La memoria

Daniele, professore di religione, dopo molti anni decide di tornare nella sua città natale per risolvere i conflitti interiori e le ostilità all’interno della sua famiglia. Dopo aver constatato un atteggiamento singolare dei propri familiari, si rende conto di avere un passato di cui non era a conoscenza. Diverse vicissitudini gli faranno comprendere che la sua vita da giovane è stata molto complicata e che non tutti problemi sono stati risolti.

Nata come raccolta di pensieri da donare in futuro alle piccole figlie, l’Autore descrive il sacrificio del trasferimento in terra straniera. È un viaggio nostalgico, a tratti triste e doloroso ma con alla base un forte senso di appartenenza verso la propria città: Messina. Un legame forte. Una connessione fatta di ricordi attraverso una cornice condivisa, il mare, che rende meravigliosa e unica la città dell’autore.

Un viaggio attraverso i sogni, le speranze e i desideri di una giovane ragazza assetata di conoscenza e profondamente devota alla sua famiglia. Da Monaco di Baviera a New York, passando per Firenze, Cracovia, Matera, Barcelona e Milano, l’autrice visita musei, opere d’arte, assapora pietanze uniche ed esplora luoghi di rilevanza storica che plasmano la sua comprensione del mondo e ne arricchiscono la mente e lo spirito.

"Così volò Icaro" è un romanzo che racconta la vita e le profonde trasformazioni che accompagnano le vicende di uno spacciatore di droga condannato, per spaccio, a due anni di reclusione. Attraverso gli occhi del protagonista, il lettore scopre le comunità per tossicodipendenti degli anni ‘90, le vicende umane, le sofferenze e le speranze frustrate dei "tossici". È davvero tutto perduto o esiste una possibilità per il problema droga?

Quanto pesano le definizioni che ci vengono così, con leggerezza, affibbiate; quanto pesano quelle etichette che pensiamo ci descrivano nel modo più corretto possibile. L'Autrice parla del suo lavoro a contatto con la disabilità e la psichiatria, dove le definizioni e le diagnosi sono utilizzate per creare un intero progetto di vita e le etichette sono solo un modo goffo e impacciato di dare confini. Storie, volti ed emozioni che è impossibile incasellare in lettere precostituite.

L’autore racconta la sua cittadina, Castiglione di Sicilia, per bocca dei mille volti di quanti, tra i compaesani, ebbe occasione di conoscere direttamente o tramite l’altrui narrato, offrendo al lettore l’opportunità di lasciarsi condurre per mano lungo un percorso le cui tappe contrassegnano la storia del piccolo centro all’ombra del monte Etna, mescolate ai momenti più salienti della propria gioventù. Così, viene tratteggiata una comunità, composta da signori e pezzenti, coi suoi usi e costumi, auspicando per il futuro una valorizzazione di quanto di buono oggi rimane, che affonda saldamente le sue radici nel passato. Dunque, al preminente ricordo dell’arte del sapersi arrangiare, propria dei ceti più umili, delle condizioni disagiate di costoro e dell’attenzione da sempre rivolta verso gli “ultimi”, si unisce l’esaltazione delle eccellenze castiglionesi, una tra tutte, il ricamo. Tutto ciò è arricchito dall’approfondimento, con taglio storiografico, degli avvenimenti che segnarono il destino di Castiglione e della sua Gente, nel corso del XX secolo.

Quando la neve si scioglie appare un terreno che di lì a poco esploderà in mille forme di vita, di colori e di profumi. Uno straordinario terreno di saggezza esistenziale, a lungo rimasto sotto il peso del tempo, rifiorisce attraverso detti e proverbi popolari, accuratamente raccolti da una donna che ha trascorso gli anni della sua vita tra i banchi di scuola di un piccolo paese dei Nebrodi. Emerge, come dopo un lungo inverno, la primavera di una "saggezza minore” che ha permesso a generazioni di guardare con gli occhi, ora del filosofo, ora del poeta, ora del profeta, la vita e la morte, la famiglia e l’amore, l’amicizia e la malvagità, il lavoro e la religione. Originale il suo commento, rivelatore di una personale visione di vita.

Lo straordinario viaggio nella memoria della “signora maestra”. Una ricca professionalità conquistata in tanti anni trascorsi nelle aule scolastiche che la porta a sentirsi, alle soglie della pensione,“come un gatto caduto dal terzo o quarto piano che, arrivato a terra incolume, guarda con meraviglia l’altezza da cui è caduto e, sorpreso di avercela fatta, scappa”. Riflessioni didattiche e pedagogiche estremamente attuali scandiscono, in forma tipologica, un ciclo scolastico di cinque anni. Emerge una profonda filosofia di vita che supera un innato pessimismo con il fine umorismo del gatto che scappa felice perché ce l’ha fatta. Memoria di una professione docente divenuta vocazione, dove la vita personale diventa arte di vivere da insegnare agli altri.

La vita di Emilia è difficile. Privata troppo presto dell’affetto materno, guidata da un padre egoista, si ritrova a dover affrontare, da sola, diversi ostacoli. Come un’abile guerriera non si abbatte, fronteggia ogni situazione alla ricerca della felicità. Un romanzo che ci insegna ad affrontare e comprendere, mediante le ‘diverse prospettive’, le nostre ombre, a superare le difficoltà e a conoscere i colori della vita poiché “le forme che assume la vita hanno tutte uno specifico significato, accettarlo significa aprire gli occhi a un orizzonte molto più vasto, dove tutto e tutti siamo intimamente collegati”.

Uno straordinario viaggio nella Messina di un tempo. Microstorie animate da persone comuni divenute eroi. Un affresco sulle tradizioni, abitudini, modi di vivere, profumi, sensazioni ed emozioni rappresentanti di una memoria storica che non bisogna dimenticare.

Lo straordinario viaggio nella memoria della "signora maestra". Una ricca professionalità conquistata in tanti anni trascorsi nelle aule scolastiche che la porta a sentirsi, alle soglie della pensione, "come un gatto caduto dal terzo o quarto piano che, arrivato a terra incolume, guarda con meraviglia l'altezza da cui è caduto e, sorpreso di avercela fatta, scappa". Riflessioni didattiche e pedagogiche estremamente attuali scandiscono, in forma tipologica, un ciclo scolastico di cinque anni. Emerge una profonda filosofia di vita che supera un innato pessimismo con il fine umorismo del gatto che scappa felice perché ce l'ha fatta. Memoria di una professione docente divenuta vocazione, dove la vita personale diventa arte di vivere da insegnare agli altri.

È un quaderno segreto che permette all’Autrice di fissare momenti importanti della propria giovinezza, riflettendo su di essi ed esprimendo le proprie opinioni ed emozioni.