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Hoepli: La storia del rock. I protagonisti

John Lennon

John Lennon

Ezio Guaitamacchi

Libro

editore: Hoepli

anno edizione: 2015

pagine: 172

John Lennon era il tipo di personaggio capace di attirare su di sé un'attenzione morbosa, misto d'ammirazione e repulsione che diventa miscela esplosiva se alimentata dall'impatto emotivo di creazioni artistiche e da dichiarazioni sopra le righe, due attività in cui il "Beatle ribelle" era maledettamente bravo. Raccontano gli amici d'infanzia che già allora si capiva che John era diverso: è sempre stata una questione di carisma. La scelta di vivere fino in fondo la sua vocazione artistica ha alimentato ulteriormente le polemiche. E ancor prima di morire di morte violenta era un personaggio discusso, la cui esistenza aveva assunto contorni leggendari: le proporzioni del mito eccedevano abbondantemente quelle dell'uomo e dell'artista. Nemmeno quando si dedicò per cinque anni alla vita privata, crescendo il figlio Sean nella residenza newyorchese del Dakota, cessò il mito. John Lennon è stato tutto e il contrario di tutto, sufficientemente sfacciato da non farne una debolezza, ma un punto di forza. Grazie a una inimitabile capacità di riflettere le speranze e i timori, le certezze e i dubbi, i grandi slanci e le meschinità di una generazione, è diventato parte integrante della cultura popolare del nostro tempo. Tanto che molti musicisti più dotati di lui non sono riusciti a creare musica con eguale impatto e con la medesima semplicità.
17,90

The Rolling Stones. Altamont. Il giorno più nero della storia del rock e la fine del sogno degli anni '60

The Rolling Stones. Altamont. Il giorno più nero della storia del rock e la fine del sogno degli anni '60

Joel Selvin

Libro: Libro rilegato

editore: Hoepli

anno edizione: 2017

pagine: XII-340

Per decenni il concerto gratuito dei Rolling Stones, il 6 dicembre 1969 nell’autodromo di Altamont, è stato visto come il “gemello perverso” di Woodstock. In quel giorno funesto, infatti, uno spettatore fu accoltellato a morte da un membro della malfamata gang di motociclisti degli Hells Angels, che lavorava come servizio d’ordine al Festival. Si chiuse così, in modo tragico, il sogno tutto “peace and love” dei Sixties. Sino a oggi, la maggior parte delle notizie ufficiali di ciò che accadde ad Altamont provenivano da Gimme Shelter, il documentario ufficiale sulla tournée americana dei Rolling Stones del 1969 conclusasi proprio sul circuito del nord California. Ma la vera storia è rimasta a lungo sepolta, nascosta tra racconti sbiaditi, voci distorte, falsi miti. Questo libro racconta in modo appassionante il “giorno più nero della storia del rock” spiegando le radici di un evento orribile e sfortunato, iniziato prima della morte di Meredith Hunter, il giovane ragazzo di colore ucciso dai biker, e proseguito oltre quella tragica notte di dicembre. Joel Selvin, affermato giornalista musicale e scrupoloso storico del rock, analizza nel dettaglio i vari aspetti di quello show. Dagli eccessi, sopra e sotto il palco, dei Rolling Stones alle magagne di un tour mal organizzato che ha preceduto il concerto di Altamont, sino alle morti mai documentate avvenute dopo che la band lasciò il Festival, l’autore cattura l’intera scena del prima, durante e post tragedia. Selvin denuncia anche le diverse realtà che hanno osteggiato il Festival dall’inizio, inclusa la sbagliatissima scelta di Altamont come sede dell’evento, le droghe allucinogene di pessima qualità che circolavano tra il pubblico e la disastrosa idea di affidare agli Hells Angels, per altro da sempre amici della comunità hippie di San Francisco, la “security” del concerto. Andando ben oltre le spiegazioni più ovvie e banali, Selvin s’immerge nei ricordi di chi, rappresentante di importanti realtà cultural-musicali del periodo, fu profeta di sventure fin da prima che lo show avesse inizio. Analizzando in modo approfondito le due band che furono al centro degli eventi, Rolling Stones e Grateful Dead, Selvin spiega anche il ruolo centrale (ma dimenticato dai più) che questi ultimi ebbero nell’ideazione e organizzazione del tutto. In questo modo, il libro offre un ritratto vivido di come, in un’epoca celebre per i suoi idealismi, i due mondi del rock (inglese e americano) si scontrarono con effetti devastanti. Ma anche come i destini delle due band, che sembravano unirsi ad Altamont, furono successivamente sempre più distanti, quasi agli estremi opposti. Frutto di oltre trent’anni di ricerche e di un centinaio di interviste esclusive con testimoni fondamentali (musicisti, staff medico, membri degli Hells Angels, tecnici e fonici, ecc.) il libro è scritto in modo accattivante, pieno di aneddoti e curiosità, e rappresenta un documento eccezionale per capire l’intera scena rock degli anni ’60.
29,90

Sgt. Pepper 50 anni. La storia, la musica, le suggestioni e l'eredità del capolavoro dei Beatles

Sgt. Pepper 50 anni. La storia, la musica, le suggestioni e l'eredità del capolavoro dei Beatles

Mike McInnerney, Bill DeMain, Gillian G. Gaar

Libro: Libro rilegato

editore: Hoepli

anno edizione: 2017

pagine: 176

A cinquant’anni dalla sua pubblicazione, era il 1967, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band si conferma una pietra miliare nella carriera dei Beatles e nella storia della musica pop. Da sempre considerato il più grande album di tutti i tempi, è un disco profondamente immerso negli anni Sessanta, di cui rievoca fasti, sound e atmosfere, al culmine della gioiosa psichedelia che li caratterizza. Scritto da un team internazionale di esperti di musica e dell’epoca in questione, Sgt. Pepper – 50 anni getta una nuova luce sul celebre album, analizzando il contesto culturale che ha portato alla sua creazione; esaminando le molteplici e diverse influenze che hanno contribuito a plasmarne il sound; esplorando la genesi artistica della cover, che è diventata un punto di riferimento ed è tuttora oggetto d’interesse e dibattito; considerando, infine, l’eredità immortale dell’opera.
19,90

Jimi Hendrix

Jimi Hendrix

Ezio Guaitamacchi

Libro

editore: Hoepli

anno edizione: 2015

pagine: 176

Pietra miliare del rock o, più in generale, pilastro della musica del '900, Jimi Hendrix è stato compositore raffinato, esecutore sopraffino e interprete originale: artista della medesima caratura di Igor Stravinsky, Miles Davis, Bob Dylan. O, per certi versi, ancora più eccezionale quando si pensa che la sua carriera si è consumata in soli quattro anni, bruciando proprio come alcune delle sue leggendarie Stratocaster sacrificate sui più prestigiosi palchi internazionali. Di Hendrix rimarrà (e per sempre, come lui stesso aveva tragicamente profetizzato dicendo "when I'll die just play my records") la sua musica. Ma rimarrà anche la sua figura, umanamente fragile, gentile e timida ma pubblicamente eccentrica e affascinante icona del "hippismo" e della controcultura degli anni '60.
17,90

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