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Graphe.it: Calligraphia

Magia del tempo breve

Magia del tempo breve

Mariano Lamberti

Libro: Libro in brossura

editore: Graphe.it

anno edizione: 2024

pagine: 162

La forma di poesia più umana possibile è quella che si rivolge al divino. Si potrebbe sintetizzare con queste parole l’opera di Lamberti, che raccoglie ora in un unico volume (con prefazione di Davide Rondoni) quelle che in origine uscirono come tre antologie distinte: La supplica di Brahma, Gli eroi dei cento mondi e Fukyo. Il buddhismo costituisce il riferimento principale della raccolta; un’ispirazione sapienziale per una condivisione, però tutta terrena. Non a caso il confronto al quale ci chiama l’ultima parte della trilogia è con la figura di un maestro di compassione e perseveranza che del rispetto per i propri simili fece un credo. Nelle intenzioni dichiarate dell’autore c’è infatti l’esigenza di restituire alla spiritualità buddhista un linguaggio che parli all’anima e consenta la percezione diretta del contenuto, spogliato dell’aura di misticismo che – se certo è una componente storica dello studio della filosofia orientale – rischia di allontanare dal cuore del significato. Magia del tempo breve è “un testo poetico, laico e sacro insieme” che sistematizza le esperienze (anche dolorose), le pulsioni e le emozioni dell’essere umano, testimoniando lo sforzo universale della mente finita per comprendere e avvicinare l’infinito, senza tuttavia perdersi in esso. I versi, profondamente filosofici, si fanno metro per saggiare la continua tensione fra spirito e corpo, essenza e non-essere, memoria e amnesia.
15,00

Scriptores Romae aeternae. Colloqui con Cesare, Boezio e altri

Scriptores Romae aeternae. Colloqui con Cesare, Boezio e altri

Michael von Albrecht

Libro: Libro in brossura

editore: Graphe.it

anno edizione: 2024

pagine: 206

Come naturale complemento del suo lavoro accademico, il filologo Michael von Albrecht scrive in versi, in latino, facendosi testimone dell’attualissimo valore della poesia antica come fonte di ispirazione. Non si tratta soltanto di un erudito divertissement letterario, ma soprattutto della dimostrazione della funzione unificatrice della lingua latina, che da Roma si irradiò in tutto il mondo, facendosi veicolo di comunicazione filosofica e letteraria e strumento di comprensione e di pace tra popoli diversi. L’autore non è nuovo al genere: dopo avere firmato numerose satire ed epistole di ispirazione classica, nei quindici componimenti raccolti in questo terzo volume per la collana Calligraphia si cimenta in un dialogo ideale con altri quattordici scrittori latini, alcuni forse meno familiari al pubblico, ma tutti degni di essere riletti oggi. L'ultimo è un sentito epilogo dedicato alla Capitale, piena di meraviglie oggi come in ciascuna delle metamorfosi che ha compiuto nei secoli. L’amore per la lingua e per la civiltà di Roma non è il solo, evidente filo conduttore: si parla di pace, di cultura, si lascia un po’ di spazio anche alla storia personale, che attraversa discreta quella dell’umanità. Gli esametri latini, secondo la consuetudine, sono accompagnati dall'attenta ed elegantissima traduzione italiana in endecasillabi, a cura di Aldo Setaioli. Al lettore vengono infine in aiuto note esplicative con le quali ricostruire a ritroso il percorso compiuto da von Albrecht, ritrovando fonti e riferimenti. Prefazione e traduzione poetica di Aldo Setaioli.
12,00

Sermones. Satire sul presente

Sermones. Satire sul presente

Michael von Albrecht

Libro: Libro in brossura

editore: Graphe.it

anno edizione: 2023

pagine: 138

Lo studio della tradizione, in questo caso quella letteraria in lingua latina, non ha l'unico scopo di approfondire la conoscenza, né il solo risultato di comprendere meglio il mondo moderno e l’umanità nelle sue dinamiche immutabili. L’antichità può essere infatti anche fonte di ispirazione creativa: così accade al grande studioso della classicità Michael von Albrecht, il quale trae dalla propria profonda competenza spunto per provarsi a sua volta negli esametri latini. Ecco nascere i nuovi componimenti poetici raccolti in questo volume, che riproducono le strutture del tempo ma veicolano un significato contemporaneo. La vena polemica (ma con leggerezza) tipica della satira oraziana si applica quindi ad argomenti ben presenti, come lo spreco alimentare, la condotta dei padroni di cani o la recente pandemia. Un connubio interessantissimo, che delizierà i latinisti, e che viene reso disponibile in una forma altrettanto appagante tramite la sapiente traduzione poetica di Aldo Setaioli.
10,00

Non sono morti gli dèi. Kavafis e l'eredità dell'Ellenismo. Testo greco a fronte

Non sono morti gli dèi. Kavafis e l'eredità dell'Ellenismo. Testo greco a fronte

Konstantinos Kavafis

Libro: Libro in brossura

editore: Graphe.it

anno edizione: 2023

pagine: 224

Kavafis aveva l’abitudine di selezionare con estrema cura i componimenti che considerava validi; li conservava in ordine cronologico e vi ritornava continuamente. Solo la morte del poeta pose fine all’incessante lavoro di rifinitura sui versi, cristallizzandoli nella forma in cui possiamo oggi leggerli ed esponendoli, così, alle possibilità della traduzione in altre lingue. Trasportate in culture vicine ma di idioma differente, come è la nostra, le poesie di questo straordinario autore possono essere osservate un po’ più da lontano, e suscitare (come i panorami mediterranei) nuove prospettive di interpretazione. È ciò che è accaduto ad Aldo Setaioli, curatore della raccolta: ha estratto dalla (tutto sommato esigua) produzione superstite di Kavafis le liriche che hanno un legame esplicito con la letteratura e la mitologia dell’antica Grecia, e con la storia e la cultura della terra d’origine e – soprattutto – dei nuovi paesi ai quali l’ellenismo si era esteso con la conquista di Alessandro Magno; quindi, le ha ridisposte in un ordine logico, ben più che cronologico, in base al periodo storico cui riservano qualche riferimento. Il risultato è sorprendente: un modo assolutamente rispettoso di leggere l’opera, ma anche nuovo, profondamente illuminante, rivelatore di significati che forse finora erano sfuggiti a molti.
15,00

Piccole cose

Piccole cose

Piergiovanni Bernardon

Libro: Copertina morbida

editore: Graphe.it

anno edizione: 2023

pagine: 50

La forma poetica giapponese dell'haiku è ormai nota anche ai lettori italiani e talvolta, come in questo caso, felicemente praticata: adattata alla lingua e alla cultura occidentale, genera frutti ibridi dal gusto sempre nuovo. Il suo schema metrico preciso non costituisce una gabbia ma, come ogni struttura compositiva nell'arte o nella musica, diventa una cornice sottile all'interno della quale liberare un personale esercizio di creatività e pazienza. Nell'interpretazione che ne dà l'autore, il metodo dell'haiku conserva il carattere contemplativo delle sue origini. I brevi componimenti raccolti in questo libro restituiscono un'attitudine millenaria, eppure certo non obsoleta, verso l'osservare e registrare le Piccole cose: quasi un'espressività inversa, una direzione passiva, nella quale è l'animo del poeta a rimanere immobile e ricevere il mondo che intorno si muove.
10,00

Voltarsi

Voltarsi

Antonio Bux

Libro: Copertina morbida

editore: Graphe.it

anno edizione: 2022

pagine: 128

I componimenti di questa raccolta antologica apparentemente non hanno un solo riflesso: nascono da spinte diverse, ma figli di un'unica radice si possono quindi - come l'autore ha fatto - riunire sulla base di somiglianze difficili da descrivere a parole; ma il movimento, la direzione, un impercettibile unisono portano il lettore a trovare un filo conduttore ben saldo. Una consanguineità versificatoria che si esprime tramite un numero relativamente ristretto di chiavi: per esempio il corpo (parola e concetto che torna, neutro e universale, più che condiviso), che talora dorme, talaltra sogna; la luce che segna il limite fra cielo e terra, prima ancora che quello con l'ombra, luce che diventa fuoco, il quale poi l'essere umano chiama amore; il suono come traccia dell'esistenza (vegetale e animale); la verità. Ed ecco che il voltarsi porta sempre nel suo gesto uno specchio infinito: con l'uomo al centro, uno, o due insieme, o tutti, difficile a dirsi.
10,00

Ad scriptores Latinos. Epistulae et colloquia-Cari classici. Lettere e dialoghi

Ad scriptores Latinos. Epistulae et colloquia-Cari classici. Lettere e dialoghi

Michael von Albrecht

Libro

editore: Graphe.it

anno edizione: 2022

pagine: 186

Possiamo dialogare oggi con i classici latini? L’autore non teme di dimostrarlo: a Ovidio, Catullo, Seneca, Virgilio e ad altri grandi del passato dedica infatti quattordici componimenti in metrica, collocandosi nel solco dello scambio poetico erudito che animava la comunità intellettuale di Roma e dell’Impero. Spariscono d’incanto i secoli che credevamo dividerci dagli antichi, dalle radici della cultura occidentale: siamo noi a parlare la loro lingua ed essere da loro ascoltati e compresi. Per gli studiosi questo saggio sarà un’imperdibile fonte di godimento letterario, ma anche tutti gli appassionati potranno fruirne grazie all’altrettanto pregevole testo a fronte: troveranno l’eco del medesimo amore per la letteratura che ha animato le ricerche del filologo tedesco. «Avevo quindici anni, ed ebbi in dono le Confessioni […]. Io spesso le rilessi, e ammirazione provavo per l’onesta tua schiettezza».
10,00

Cuori a Kabul. Poesie per l'Afghanistan

Cuori a Kabul. Poesie per l'Afghanistan

Libro: Copertina morbida

editore: Graphe.it

anno edizione: 2021

pagine: 198

Pochi italiani ormai conservano ricordi diretti di cosa significhi davvero la guerra, l'oppressione, la disperazione che ne consegue; ma l'idea risuona in noi con un'eco ugualmente minacciosa, perché è cosa anche della nostra storia, e di quella dell'umanità intera. C'è chi si pacifica pensando: «Per fortuna l'Afghanistan è lontano»; in molti invece sorge immediata la più urgente delle domande: che cosa possiamo fare? Se le parole, come si dice, sono cose, allora una cosa che possiamo fare è parlare. In versi, nello specifico: ai toni monocromi della guerra si possono opporre le sfumature della poesia, un mezzo universale che permette di allargare lo sguardo e la gamma delle percezioni, e aiuta a comprendere, condividere, esprimerci come umani fra umani. Ciò che passa di bocca in bocca sarà dunque la voce tremante di un canto poetico che nelle sillabe più dolenti celebra la speranza, la pace e la fiducia nel futuro. E ha un nome: Ghazal. Così è stata chiamata la prima bambina nata in Italia dopo la fuga della madre da Kabul; nella nostra lingua significa "poesia". Il ricavato delle vendite del libro sarà destinato a Emergency, che è presente in Afghanistan dal 1999 e ha curato più di sette milioni di persone nei suoi ospedali a Kabul, Lashkar-gah e Anabah. Con testi di Stefano Bidetti, Gisella Blanco, Emanuela Botti, Isabella Braggion, Fabrizio Cavallaro, Agnese Coppola, Clarissa Costanzo, Tommaso Fiscaletti, Cettina Garigali, Simona Magagnin, Chiara Lev Mazzetti, Eleonora Molisani, Monia Moroni, Claudia Muscolino, Veronica Paladini, Mirella Parisi, Selene Pascasi, Francesca Pizzo, Miriam Maria Santucci, Emma Saponaro, Giuseppe Traina, Asia Vaudo
15,00

Il tempo perso in aeroporto

Il tempo perso in aeroporto

Lorenzo Foltran

Libro

editore: Graphe.it

anno edizione: 2021

pagine: 102

Non una semplice antologia, ma una raccolta organica nella quale i singoli testi poetici sono organizzati in modo tale da raccontare una storia. Il tempo è il tema di questa raccolta che in tre sezioni ne esplora le molte sfumature. Esso appare come un elemento relativo che si dilata, si comprime, e che soprattutto passa, in rapporto però allo spazio dentro al quale scorre: la dimensione del sogno e della realtà alternativa dei videogame, l'ambiente non cronologico del ricordo o della riflessione, sono contrapposti allo scandire alienante della vita vera, dove il tempo è percepito soprattutto come perdita. Così il lettore procede fra giorni senza calendario o calendari appesi al muro per nasconderne le crepe; si riconosce fra ore piene e vuote, nei minuti precisi che occorrono per cucinare una pastasciutta che però risulta insipida. Insieme alla giornata si rischia di perdere talvolta la strada o il senso di sé: scrivere è allora l'antidoto al disperdersi dei propri momenti, anche quando è soltanto esaurita la pila dell'orologio.
10,00

Le ore in testa

Le ore in testa

Luisa Sparavier

Libro: Copertina morbida

editore: Graphe.it

anno edizione: 2020

pagine: 48

Le poesie qui raccolte tradiscono, nel parlare a partire dalla vita - non di essa, solo su suo spunto - una identità definita, un verso dal contorno forte, forse, ma non senza sforzo, che osserva la realtà e, in modo particolare, il tempo: le ore, appunto. Un tempo che non sembra seguire una linea morbida, bensì contrarsi a scatti e muoversi in direzioni diverse a seconda dell'occhio che lo guarda, della stagione, in base all'impazienza del ritmo. Prefazione di Marta Mauro.
10,00

Gesù bambino nasce. Poesia popolare del Natale

Gesù bambino nasce. Poesia popolare del Natale

Carlo Lapucci

Libro

editore: Graphe.it

anno edizione: 2019

pagine: 86

I canti e le filastrocche di Natale che gli adulti di oggi ricordano dall’infanzia e che persino le ultime generazioni continuano a imparare hanno radici sorprendentemente antiche: come spesso accade per il canto rituale, elementi primordiali e pagani si celano camuffati dentro le storie della Natività e dell’Epifania, e altrettanto potente vi resiste attraverso i secoli il lato umano (Giuseppe preoccupato per il viaggio, Maria che lava i panni del figlio, il suonatore che, allora come oggi, non possiede tesori oltre la sua arte…). Le profonde conoscenze dell’autore ci aiutano a collocare in un contesto culturale e di significato queste poesie popolari, mentre le partiture raccolte e commentate da Alberto Nocentini ci permettono di risalire a come alcuni di questi componimenti «suonavano», e riconoscerli.
10,00

E fu il giorno in cui abbaiarono rose al tuo sguardo

E fu il giorno in cui abbaiarono rose al tuo sguardo

Giorgio Podestà

Libro: Libro in brossura

editore: Graphe.it

anno edizione: 2019

pagine: 64

Una raccolta in tre tempi, dispari come un anno cui manchi l’estate. Potrebbe già bastare questo a descrivere la poesia di Giorgio Podestà, intrisa di un senso di perdita, di un «non più» carico in qualche modo d’ingiustizia. In essa, immagini naturali ricorrenti (l’albero, il cielo, gli uccelli, la luce, l’acqua) vengono tagliate longitudinalmente all’improvviso – in un verso, due al massimo – dall’elemento umano, emotivo, vivo, che ne rende a quel punto evidente il valore di scenario metaforico e al contempo acuisce la sensazione di freddezza, immobilità che se ne riceve. Nel cui nucleo sembra nascondersi il desiderio di decodificare fino in fondo un messaggio, una verità che pare fatta di terra, di sassi, più che di parole. prefazione di Luisa Sparavier.
10,00

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