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Giappichelli: Biblioteca di diritto del lavoro

Lavoro e responsabilità dell'impresa nello spazio giuridico globale

Lavoro e responsabilità dell'impresa nello spazio giuridico globale

Cinzia Carta

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 312

Lo studio affronta il problema della tutela dei diritti umani sul lavoro nelle catene globali, a partire dalla descrizione del fenomeno e degli strumenti predisposti dagli ordinamenti per far fronte al decentramento produttivo. La configurabilità di regole giuridiche in grado di influire sulle scelte manageriali, al fine di prevenire, mitigare o porre rimedio agli impatti sociali negativi delle attività economiche, viene esaminata alla luce delle indicazioni del diritto del lavoro, commerciale, privato e internazionale. L’analisi si sofferma sulla possibilità di risarcire il danno subìto dai prestatori, specialmente con riferimento alla direttiva UE n. 2024/1760.
46,00

Professionalità e stabilità del lavoro nell'era delle transizioni

Professionalità e stabilità del lavoro nell'era delle transizioni

Anna Fenoglio

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 272

In un contesto caratterizzato da cambiamenti epocali derivanti dalla transizione digitale e da quella ecologica, la salvaguardia della professionalità dei lavoratori e la tutela della stabilità del lavoro sono poste a rischio dalla sempre più rapida obsolescenza delle competenze dei lavoratori e dai tagli occupazionali conseguenti alla trasformazione dei sistemi produttivi. Obiettivo della monografia è verificare se gli effetti collaterali spiegati dalla twin transition sul rapporto di lavoro possano essere almeno in parte attenuati mediante un’accorta applicazione dell’art. 2103 c.c., così come modificato dal d.lgs. n. 81/2015. Nonostante le svariate criticità che ne caratterizzano il testo, la norma in questione è infatti idonea a incidere su entrambi i profili che costituiscono il cuore della tutela della persona che lavora, regolando non soltanto il potere del datore di lavoro di variare in corso d’opera le mansioni da attribuire al dipendente, ma anche il dovere dell’imprenditore di ricercare un nuovo impiego per i lavoratori in esubero prima di procedere a un licenziamento per motivo economico. Il legame fra la tutela della professionalità del lavoratore e la salvaguardia della stabilità del lavoro risulta inoltre rafforzato dall’espresso riconoscimento del diritto alla formazione: la promozione di percorsi di reskilling per aggiornare le competenze dei dipendenti alle nuove esigenze dell’impresa, fortemente incentivata a livello eurounitario, è infatti essenziale al fine di realizzare un adeguato bilanciamento fra i valori costituzionali coinvolti.
39,00

Il rapporto di lavoro nelle procedure di regolazione della crisi d'impresa

Il rapporto di lavoro nelle procedure di regolazione della crisi d'impresa

Samuele Renzi

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 288

Lo studio sottopone a vaglio critico la disciplina lavoristica operante nell’ambito delle procedure di gestione del dissesto dell’impresa commerciale, concentrando l’attenzione sul concordato preventivo, sulla liquidazione giudiziale e sull’amministrazione straordinaria. L’opera si apre con una riflessione sull’aggiornamento valoriale del diritto della crisi, promosso dal legislatore europeo, soprattutto con la direttiva 2019/1023/UE, e da quello italiano, mediante l’introduzione del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. In quest’ottica sono indagate, attraverso il filtro della continuità aziendale, le prospettive di tutela dell’occupazione e le discipline speciali messe a punto per regolare i principali istituti lavoristici rilevanti in un contesto di crisi, quali il trasferimento d’azienda, i licenziamenti individuali e collettivi e gli strumenti di partecipazione sindacale.
41,00

Introduzione al diritto sindacale. Letture e riletture. Volume Vol. 2

Introduzione al diritto sindacale. Letture e riletture. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2025

pagine: 160

Questo secondo volume intende completare il progetto, già avviato con il primo, di offrire una rilettura dei fondamenti della disciplina del diritto sindacale a partire dal pensiero degli autori che ne hanno maggiormente influenzato lo sviluppo secondo molteplici direttrici culturali. In questo caso si va dai coniugi Webb, protagonisti oltremanica del dibattito sulla democrazia industriale, sino a Giuseppe Messina e Gaetano Vardaro, rilevantissimi studiosi del contratto collettivo in Italia in tempi molto diversi fra loro, passando per tre assoluti cavalli di razza della scuola giuslavoristica bolognese come Federico Mancini, Giorgio Ghezzi e Umberto Romagnoli, che, nei testi qui riletti, si sono occupati dell’efficacia soggettiva del contratto collettivo, della partecipazione dei lavoratori e del contratto collettivo di impresa. La riflessione critica e retrospettiva sul pensiero degli autori menzionati è affidata, anche nel secondo volume, ad autorevoli studiosi contemporanei di diritto del lavoro, che si sono impegnati in una attenta riproposizione del pensiero dei Maestri della materia, non trascurando le indicazioni nel frattempo fornite dalla dottrina più recente, né il significato attuale delle ricostruzioni classiche. L’opera mantiene il taglio di approfondimento scientifico, ma è integralmente spendibile anche a fini didattico-formativi, rappresentando un prezioso punto di riferimento per gli studi di diritto sindacale avanzato. Anche il Volume 2 contiene brevi note biografiche, corredate di fotografia, per ciascuno degli autori il cui pensiero è oggetto di rilettura critica.
16,00

Il social networking del lavoratore. Limiti e tecniche di tutela

Il social networking del lavoratore. Limiti e tecniche di tutela

William Chiaromonte

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2024

pagine: 232

Lo studio, muovendo dalla constatazione dell’ampia diffusione dell’utilizzo delle piattaforme sociali nella nostra società, analizza i rapporti intercorrenti fra il social networking del lavoratore e il rapporto di lavoro subordinato, esaminando i limiti che l’ordinamento frappone a tale attività e le differenti tecniche utilizzate dal legislatore per tutelare il dipendente-utente dei social network. In particolare, vengono indagati, sposando una logica di stretta complementarità fra la normativa in materia di privacy e la prospettiva propria del diritto del lavoro: il diritto alla riservatezza del lavoratore e alla protezione delle informazioni che lo riguardano e che sono reperibili sui social; i divieti di indagini datoriali sulle opinioni personali del dipendente esternate attraverso i social; i limiti all’esercizio del potere datoriale di controllo a distanza del lavoratore fondato su informazioni raccolte tramite i social; la rilevanza disciplinare del social networking del dipendente, con specifico riferimento al cyberslacking, al diritto di critica esercitato via social e alle condotte extralavorative rese pubbliche attraverso i social. Obiettivo della ricerca è verificare se, e in che misura, le tecniche individuate sono in grado di fare adeguatamente fronte ai bisogni di tutela, tradizionali e nuovi, che il social networking del lavoratore fa emergere.
34,00

Introduzione al diritto sindacale. Letture e riletture. Volume Vol. 1

Introduzione al diritto sindacale. Letture e riletture. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2023

pagine: 416

Il libro che il lettore ha fra le mani – ricalcando in qualche misura alcuni precedenti storici molto importanti, ma ormai risalenti – offre una rilettura dei fondamenti della disciplina del diritto sindacale a partire dal pensiero degli autori che più ne hanno influenzato lo sviluppo secondo svariate direttrici culturali: da Francesco Santoro-Passarelli a Costantino Mortati, da Giuseppe Pera a Gino Giugni, fino a Massimo D’Antona, per la fase post-costituzionale; da Alfredo Rocco a Giuseppe Bottai, per il periodo corporativo. Viene inoltre analizzato il contributo fornito dal filosofo Giovanni Tarello, che ha rappresentato la coscienza critica degli studiosi della materia, in base ad una indicazione di metodo feconda di spunti e applicazioni a partire dalla fine degli anni Sessanta del Novecento. La rilettura critica del pensiero degli autori ricordati è qui affidata a studiosi autorevoli, cultori sia del diritto positivo che della storia del diritto, che si sono impegnati in una attenta riproposizione del pensiero dei Maestri della materia, non trascurando le ulteriori indicazioni nel frattempo fornite dalla dottrina più recente, né l’attuale significato di quelle costruzioni teoriche ormai classiche. Completano il volume due ampi saggi sull’influenza della giurisprudenza della Corte costituzionale e della Corte di Cassazione sulla formazione e lo sviluppo del diritto sindacale. L’opera ha un chiaro taglio di approfondimento scientifico, ma è integralmente spendibile anche a fini formativi e didattici, potendo costituire un prezioso punto di riferimento per gli studi di diritto sindacale avanzato. L’opera reca la dicitura “Volume 1” poiché l’auspicio è che essa possa essere completata con un’ulteriore pubblicazione che colmi qualche lacuna tematica eventualmente presente nell’attuale, pur corposo, volume. Si segnala infine che il libro contiene brevi note biografiche, corredate di fotografia, per ciascuno degli autori il cui pensiero è oggetto di rilettura critica.
39,00

Organizzazioni complesse e tutela della persona che lavora. Verso un diritto del lavoro a geometria variabile

Organizzazioni complesse e tutela della persona che lavora. Verso un diritto del lavoro a geometria variabile

Giovanni Gaudio

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2021

pagine: 336

La dottrina giuslavoristica è rimasta spiazzata dinanzi agli eterogenei fenomeni di disintegrazione verticale della grande impresa fordista, che si pongono in antitesi con il contratto di lavoro subordinato, inteso come un rapporto necessariamente bilaterale tra un lavoratore e un unico datore di lavoro. Parte della dottrina ha elaborato una serie di teorie pluridatoriali, che hanno costituito la principale risposta ai problemi connessi ai processi di frammentazione e ricomposizione dell’impresa. Esse si pongono in contrasto con la tradizionale lettura unitaria della figura del datore di lavoro, poiché postulano che questa possa essere declinata al plurale in alcune ipotesi di integrazione societaria o contrattuale fra imprese. Tuttavia, queste teorie non sono andate esenti da critiche, poiché sembrano incompatibili con il vincolo di sistema derivante dal riconoscimento del principio di unicità del datore di lavoro, che deve essere confermato. Per tali ragioni, il dibattito dottrinale in materia, concentratosi quasi in toto sulla figura del datore di lavoro, sembra essere oggi giunto a una impasse. Questo contributo monografico si è dunque proposto di vagliare una ipotesi di ricerca alternativa. Per mezzo della comparazione con il sistema inglese, si è provato a rianalizzare il sistema italiano ponendosi una domanda di ricerca diversa da quella su cui si è tradizionalmente concentrata la dottrina, chiedendosi – non chi sia il datore di lavoro ma, più in generale – quali siano i criteri utili a determinare l’ambito di applicazione della disciplina giuslavoristica. Ponendosi questa nuova domanda di ricerca, sono state rintracciate nel sistema italiano una serie di tecniche normative che costituiscono una risposta più efficace per la risoluzione delle problematiche connesse alla complessità organizzativa. Poiché queste tecniche sono state predisposte dal legislatore sulla base delle specificità proprie di alcuni contesti normativi, si è concluso che il diritto del lavoro si atteggia sempre di più, a livello macro, alla stregua di un sistema a geometria variabile, composto da numerosi micro-sistemi il cui ambito di applicazione è spesso costruito a criteri terzi rispetto a quelli propri di una analisi contrattuale del rapporto di lavoro. In ragione dell'evoluzione del sistema sul piano normativo, sembra dunque che la materia giuslavoristica possa essere oggi razionalizzata in modo analiticamente più efficace attorno al perno concettuale della "persona che lavora", più ampio di quello tradizionale del "lavoratore subordinato" inteso come parte del contratto.
40,00

Il dirigente d'azienda. Figure sociali, fattispecie e disciplina

Il dirigente d'azienda. Figure sociali, fattispecie e disciplina

Raffaele Galardi

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2020

pagine: 288

35,00

Genitorialità e lavoro. Interessi protetti e tecniche di tutela

Genitorialità e lavoro. Interessi protetti e tecniche di tutela

Maria Luisa Vallauri

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2020

pagine: 192

25,00

Il lavoro agricolo. Modelli e strumenti di regolazione

Il lavoro agricolo. Modelli e strumenti di regolazione

Claudia Faleri

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2020

pagine: 208

Il settore agricolo, connotato dall’andamento stagionale e discontinuo del ciclo produttivo, si caratterizza per la forte presenza di manodopera debole, significativamente vulnerabile, costituita in prevalenza da migranti, troppo spesso irregolari, per questo disposta a percepire bassi salari e a beneficiare di scarse tutele, favorendo la diffusione di pratiche di sfruttamento del lavoro. La ricostruzione e l’analisi critica del quadro giuridico di regolamentazione del lavoro in agricoltura mette in evidenza la necessità di un nuovo modello regolativo che possa invertire, o comunque a correggere un sistemacondizionato dalla grande distribuzione, evidentemente inadeguato e insostenibile. Si indicano così le linee di fondo di una nuova disciplina del lavoro agricolo, che, da un lato, tuteli tutti i soggetti coinvolti nel sistema agroalimentare e agroindustriale, riconoscendo il giusto valore apportato da ciascuno di essi e, dall’altro lato, sappia cogliere, specie a favore delle nuove generazioni, le potenzialità dell’Agricoltura 4.0 relative all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione che stanno interessando il settore, al fine di favorire lo sviluppo di un’agricoltura socialmente sostenibile.
26,00

Frode alla legge e diritto del lavoro

Frode alla legge e diritto del lavoro

Roberto Maurelli

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2020

pagine: 136

19,00

Tecniche ed ideologie nelle riforme del diritto del lavoro

Tecniche ed ideologie nelle riforme del diritto del lavoro

Libro: Libro in brossura

editore: Giappichelli

anno edizione: 2018

pagine: XVII-228

Il “nuovo” predominio delle regole liberali nelle recenti “riforme” del Diritto del lavoro viene solitamente presentato come il superamento del vecchio ed inefficiente modello di regolazione dei rapporti di lavoro che - si dice - sarebbe causa diretta dell’inefficienza delle aziende e della loro non competitività. La flessibilità dei rapporti diviene totalizzante, con l’introduzione di nuove tipologie contrattuali o l’allentamento dei presupposti richiesti a tutela del lavoratore per l’utilizzo di contratti a termine, fino alla riduzione delle tutele in caso di licenziamento illegittimo. L’opera di distruzione dei “vecchi” caposaldi del diritto del lavoro passa per un lavori quasi ventennale e questo spiega l’intervento continuo su alcuni istituti a fronte, anche, di interpretazioni giurisprudenziali non “conformi” agli obiettivi del legislatore (contro)riformatore. D’altra parte, la formulazione della norma in modo prolisso e non sintetico sarebbe giustificata dall’obiettivo di superare l’intervento di un organo amministrativo o giudiziario deputato alla sua interpretazione e per ridurre gli spazi entro i quali la discrezionalità dell’organo deve essere esercitata. Si vorrebbe eliminare così l’incertezza dei soggetti interessati circa l’esito dell’eventuale giudizio. Non vi è chi non veda in tale posizione l’interiorizzazione degli interessi dell’impresa, il suo bisogno di riportare il fattore lavoro ad un elemento di costo, meglio se basso e comunque certamente preventivabile e senza l’alea che discende da meccanismi che pongono a capo dell’azienda la durata del processo in connessione, ovviamente, della retrodatazione degli effetti di una pronuncia che può aversi a distanza di tempo dal provvedimento impugnato. I principali istituti del diritto del lavoro vengono qui esaminati attraverso una precisa analisi tecnica che il più delle volte denota come la scelta del legislatore sia il frutto della sostituzione della ideologia solidaristica con quella “neoliberale”.
26,00

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