Gangemi Editore: Cinema, teatro, video
Pagine storico-politiche in tv
Daniela De Angelis
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2025
pagine: 80
Alcune vicende della critica televisiva italiana relativamente a quattro trasmissioni: "La sconfitta di Trotsky" di Marco Leto, "L'esercito di Scipione" di Giuliana Berlinguer, "Orlando Furioso" di Luca Ronconi, "Marco Visconti" di Anton Giulio Majano.
Ledger e Brokeback Mountain, Gyllenhaal e Demolition, Leto e The Outsider. Dal libro alla pellicola: Call me by your name e Alexander. Due saggi sul cinema. Ediz. italiana e inglese
Daniela De Angelis
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2021
pagine: 112
Il libro propone una ricognizione su alcuni episodi della filmografia americana di oggi, legata a famosi attori divenuti icone del nostro tempo. Il primo saggio paragona le prove di Ledger, Gyllenhaal e Leto a quelle del passato di Brando, Bridges e Delon. Il secondo analizza i rapporti tra film e fonte letteraria nei casi di "Call me by your name" ed "Alexander". Completano il testo gli abstract in inglese e gli apparati curati dagli studenti del Cine-tv "Rossellini".
Il Casanova di Fellini ieri e oggi 1976-2016
Libro: Copertina morbida
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2017
pagine: 319
"Il Casanova di Fellini ieri e oggi 1976-2016", con molti documenti anche di Fellini - lettere, disegni, foto, testi da archivi e collezioni private - celebra quarant'anni dell'opera dove il regista affronta le sue ombre più profonde. Il film, ispirato ai "Mémoires" dello scrittore veneto, non è una ricostruzione del Settecento alla Kubrick, che lo stesso anno gira "Barry Lindon". Ma Fellini dipinge comunque un mirabile quadro della disfatta dell'illuminismo alla vigilia della rivoluzione. Simenon lo definì «il più bell'affresco della storia del cinema» e «una vera e propria psicanalisi dell'umanità». È «un tuffo vertiginoso nelle profondità umane». La figura di Casanova vi incarna sia il rischio dell'artista, sia il rovescio della medaglia dei pregi dell'italiano proiettati nell'attualità. «Il ritratto psicologico dell'artista», che recita sempre una parte in preda alla vertigine del vuoto, si fonde con la mediocrità elevata a eccellenza e con la compulsione sessuale del seduttore per antonomasia, perfino del vitellone attaccato a un piacere adolescenziale: un edonismo poi, di civiltà dei consumi. Allo specchio del personaggio, Fellini vede l'archetipo di se stesso e dell'italiano tipico. Ha paura del Pinocchio che non diventa mai uomo, del «baco da seta che si agita... freneticamente nel suo bozzolo, non diviene mai farfalla». Teme la categoria rozza del fascista come essere collettivo soddisfatto di sé, che ha sperimentato nell'adolescenza. Ne conosce il pericolo sul piano spirituale, artistico, sociale: «l'approssimazione, l'indifferenziato, i luoghi comuni, il convenzionale, la facciata». Casanova diventa un mito perché «è proprio il vuoto, un universalismo senza senso: la poesia, la donna, l'animo femminile, la scienza, le arti... una totale mancanza di individualità». L'angoscia dello specchio profetizza perfino l'incomprensione che riguarderà la sua arte. Ma Fellini vince. L'ultimo grado di abiezione del vecchio Casanova deriso, con il sogno sul ghiaccio, attinge la profondità del pathos tragico. Questo volume, aumentato di testi nuovi e in forma riveduta, riproduce gli atti del convegno e della mostra "Il Casanova di Fellini ieri e oggi 1976-2016", promossi dal presidente della Commissione per la biblioteca e per l'archivio storico del Senato, Sergio Zavoli; convegno curato da Gérald Morin e Rosita Copioli e mostra allestita da Françoise e Gérald Morin (Roma, Biblioteca del Senato, 6-21 dicembre 2016).