Gaffi Editore in Roma: Saggi
L'amore primordiale
Massimo Raffaeli
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2016
pagine: 222
Emarginata dall'editoria, confinata in una specie di samizdat letterario, spesso scritta in stato di clandestinità, la poesia italiana continua, nonostante tutto, ad essere vitale e prodiga di risultati impensabili per la forma-romanzo. Indenne a vittima della dittatura del mercato, estranea ad un mainstream che impone opere di genere ipercollaudate, già iscritte nell'orizzonte d'attesa dei lettori in quanto consumatori, la poesia continua ad avanzare viceversa la sua parola fragile, mite, che tuttavia sa colpire nel profondo e spiazzare gli automatismi percettivi degli stessi lettori. "L'amore primordiale" riordina i saggi e le note di lettura di un critico, Massimo Raffaeli, che è stato un compagno di via dei poeti della sua generazione (da Fabio Pusterla a Francesco Scarabicchi e Cristina Alziati, da Umberto Piersanti a Giampiero Neri) ma anche un partecipe e fedele lettore di alcuni maestri del tardo Novecento, da Franco Scataglini e Vittorio Sereni a Franco Fortini, Giovanni Raboni e Fernando Bandini. La precisione filologica e insieme la fermezza del giudizio critico caratterizzano le pagine di uno studioso che nella parola dei poeti ha sempre cercato di individuare una verità necessaria, quasi un oroscopo per il nostro tempo.
La divina interferenza. La critica dei poeti nel Novecento
Chiara Fenoglio
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2015
pagine: 343
"La divina interferenza" è un'area di intersezione e sovrapposizione tra i campi del poetico e del saggistico, è il campo di tensione dove il poeta, rifiutando il pregiudizio della sua autoreferenzialità e ancillarità rispetto all'azione e alla teoresi, si appropria delle armi della critica e le sfrutta per segnare un percorso impuro, aperto e non metodico. I poeti del secolo scorso erano tanto certi di questa verità da non sentire neppure la necessità di argomentarla: Ungaretti, Montale, Pasolini, Zanzotto, Fortini, Giudici e Sereni sapevano perfettamente che i loro scritti critici fornivano le coordinate per la lettura dei versi e che le loro poesie erano già di fatto degli atti critici. Sapevano cioè che la poesia viaggia con un bagaglio pesante, che è animata da una tensione a pensare se stessa, cioè a porsi in relazione contemporaneamente con il passato (la tradizione) e il presente (la propria ricaduta morale e umana). Sapevano, altresì, che la critica è una sorta di arrière-pays della poesia, il suo orizzonte interiore, in assenza del quale diventa sterile discutere del ruolo dell'intellettuale nella società. Oggi la situazione pare nettamente mutata, e forse la marginalizzazione e deresponsabilizzazione del poetico ha a che fare proprio con un divorzio, con la deriva della poesia rispetto all'impulso critico e autocritico.
Quale democrazia? I dilemmi culturali e politici dell'operazione Sturzo
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2004
pagine: 174
Ernesto Balducci «Per la pace necessaria»
Giampaolo Paticchio
Libro
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2004
pagine: 127
Tra Noto e Timisoara. Globalizzazione ed emigrazione tecnologica
Toni Visentini
Libro
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2004
pagine: 90
Politica verticale?
Giovanni Bianchi
Libro
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2004
pagine: 158
E' ancora possibile credere nell'ideale della politica? Nel suo saggio Giovanni Bianchi risponde che ne vale la pena, in ogni caso, perché la politica è anche fede e questione morale. Il suo pensiero si manifesta e si sviluppa attraverso una raccolta di lettere che rispecchiano il disagio di una stagione perduta, ma indicano anche una strada percorribile nella visione nuova di una "cristianità laica".