Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Franco Angeli: Tracce. I nuovi passaggi della contempor.

La quarta rivoluzione industriale

La quarta rivoluzione industriale

Klaus Schwab

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2016

pagine: 216

Supercomputer portatili e disponibili ovunque. Robot intelligenti. Veicoli autonomi. Aumento delle capacità cerebrali grazie alla neuro-tecnologia. Scrittura del codice genetico. Le innovazioni frutto di scoperte e ricerche scientifiche permeano già le nostre vite e sono al centro della vita pubblica. Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, è convinto che siamo tuttavia solo all'inizio di una trasformazione che modificherà radicalmente il modo in cui viviamo, lavoriamo e comunichiamo. Una trasformazione che Schwab non esita a definire “quarta rivoluzione industriale”. Le rivoluzioni industriali hanno in passato permesso all'uomo di non dover più dipendere dalla propria forza e da quella degli animali, rendendo possibile la produzione di massa e dotando milioni di persone di competenze digitali. La quarta rivoluzione industriale sarà invece caratterizzata dalla presenza di nuove tecnologie che, combinando sfera fisica, digitale e biologica, genereranno conseguenze in tutte le discipline e in tutti i settori economici e produttivi, arrivando a mettere in discussione persino il significato di “essere umano”. I cambiamenti e le trasformazioni di questa nuova rivoluzione industriale produrranno grandi opportunità, ma anche, inevitabilmente, enormi rischi: l’incapacità di adattamento delle organizzazioni; le difficoltà da parte delle istituzioni ad adottare e regolamentare le nuove tecnologie; le criticità in termini di sicurezza generate da nuovi poteri; il possibile aumento delle diseguaglianze; la frammentazione della società. Schwab esamina e discute le principali conseguenze che la quarta rivoluzione avrà su governi, aziende, società civile e singoli individui, avanzando proposte per contenerne gli effetti negativi. L’analisi dell’autore si fonda sulla convinzione che la quarta rivoluzione industriale possa essere gestita nella misura in cui si svilupperanno forme di collaborazione capaci di superare i confini geografici e le delimitazioni settoriali e disciplinari.
29,00

I vestiti nuovi dei banchieri. Che cosa c'è di sbagliato nel sistema bancario e che cosa fare per cambiarlo

I vestiti nuovi dei banchieri. Che cosa c'è di sbagliato nel sistema bancario e che cosa fare per cambiarlo

Anat Admati, Martin Hellwig

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2016

pagine: 384

Dopo la rovinosa bancarotta di Lehman Brothers in molti si sono chiesti se il sistema finanziario fosse finalmente diventato più sicuro. La risposta, secondo Anat Admati e Martin Hellwig, è no. Politici ed enti regolatori hanno infatti consentito che venisse bloccata un'efficace riforma del sistema bancario, spaventati dalla lobby dei banchieri, secondo i quali una nuova regolamentazione causerebbe danni irreparabili al sistema creditizio stesso e alla crescita economica. Gli argomenti a sostegno di questi ammonimenti, tuttavia, sono insensati. Purtroppo però molti non capiscono i problemi in gioco o credono di non capirli, ritenendo di non avere le competenze necessarie per valutare o mettere in dubbio le opinioni degli "esperti". Admati e Hellwig hanno scritto questo libro con l'intento di informare e offrire l'opportunità a molte più persone di partecipare al dibattito su questi temi. Basterebbero infatti piccoli accorgimenti atti a ridurre l'eccesso di rischio e il sistema finanziario potrebbe diventare più sicuro. Fare pulizia all'interno del sistema è importante, anche se ciò significa eliminare o ridimensionare l'attività di alcuni istituti. Nascondere la realtà ed erogare finanziamenti pubblici a favore di quelle banche che altrimenti non riuscirebbero a sopravvivere o che sono troppo grandi o troppo complesse per poter essere controllate, come stanno facendo diversi governi in molte parti del mondo, è invece pericoloso ed estremamente costoso.
38,00

Il futuro del lavoro. Le persone, i manager, le imprese

Il futuro del lavoro. Le persone, i manager, le imprese

Jacob Morgan

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2016

pagine: 204

La maggior parte delle persone pensa al lavoro in termini di stress, fatica, routine. Il dipendente viene spesso considerato poco più di un servo, mentre l'impresa è vista come una combriccola di furfanti dedita a perseguire profitti. Abbiamo poi il manager, a cui si guarda come a una sorta di nuovo schiavista. In pratica, saremmo tutti delle pedine che, sorvegliate da temibili guardiani, lavorano ogni giorno faticosamente al servizio di una gang. Questa è l'immagine che abbiamo delle nostre aziende da oltre 150 anni! La buona notizia è che il mondo del lavoro oggi sta cambiando. Molti di noi lo percepiscono e ne sono testimoni, ma non sanno esattamente il perché di questo cambiamento e quale impatto avrà sulla nostra vita. "Il futuro del lavoro" è una bussola che può aiutare a orientarsi in questo contesto in continua evoluzione. Non discute di prospettive lontane, ma si concentra su quanto può realizzarsi già nei prossimi tre-sei anni. Con le nuove tecnologie a nostra disposizione e la velocità dei nuovi mezzi di comunicazione dobbiamo attenderci che le cose cambino molto rapidamente. Rimanere al passo di questi cambiamenti significa comprendere che il lavoro e le imprese così come le conosciamo sono realtà che appartengono al passato, destinate a modificarsi radicalmente sotto la spinta delle nuove generazioni, dei nuovi comportamenti indotti dai social media e dal Web, delle nuove tecnologie, della maggiore mobilità e della globalizzazione.
25,00

Democrazia e verità

Democrazia e verità

Julian Nida-Rümelin

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2015

pagine: 128

In democrazia bisogna rinunciare alla verità pur di garantire la pace civile? Questo è il nodo cruciale, centrale per la filosofia politica, che Nida-Rümelin affronta nel volume. Negli ultimi anni la democrazia come forma politica e sociale, ma anche come forma di vita, è venuta a trovarsi chiusa fra un economicismo neoliberista e un nuovo fondamentalismo culturale: da un lato ha dovuto fronteggiare attacchi di fanatici motivati su base religiosa, o che si spacciano per tali, e dall'altro ha dovuto misurarsi con modelli economici che la considerano un presunto ostacolo sulla strada di un'economia mondiale dominata dai colossi di internet, dove tutti sono produttori e consumatori di beni e servizi scambiati a livello globale. Ci sono dunque soprattutto ragioni politiche per dedicarsi al ruolo della verità nella democrazia. Ma, poiché non esiste un metodo sicuro per separare le convinzioni vere da quelle false, che rimangono perciò sempre rivedibili, che cosa ci rimane allora? Altro non resta nella forma di vita eminentemente umana (Lebenswelt) se non affidarsi alla pratica quotidiana del dare e prendere ragioni - empiriche e normative - che sono certamente permeate dalla razionalità scientifica, ma non sempre con essa coincidenti. La tesi dell'autore è che la verità sia indispensabile in politica poiché senza di essa la democrazia perderebbe il suo volto umano e la sua base partecipativa.
17,00

Fare capitalismo nell'economia dell'innovazione

Fare capitalismo nell'economia dell'innovazione

William H. Janeway

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2015

pagine: 322

L'economia dell'innovazione ha origine con la scoperta scientifica e raggiunge il suo culmine grazie alla speculazione finanziaria. Negli ultimi due secoli e mezzo, la crescita economica è stata alimentata da una sequenza di procedimenti per tentativi ed errori: ricerche e invenzioni originali e controcorrente, a monte, ed esperimenti per mettere a frutto il nuovo spazio economico creato dall'innovazione, a valle. Ognuna di queste attività ha generato inevitabilmente molti sprechi lungo il percorso: programmi di ricerca finiti nel nulla, invenzioni inutili, iniziative commerciali fallite. Sia a monte che a valle, l'assenza di una disciplina di mercato rappresenta infatti l'essenza del processo. Poiché, contrariamente al dogma sul quale è imperniata l'economia neoclassica, l'efficienza non è una virtù di un'economia di mercato, la crescita della quale è funzione della distruzione creatrice identificata da Joseph Schumpeter come motore dello sviluppo economico. La virtù più importante è la capacità di tollerare gli inevitabili sprechi. Attingendo alle sue esperienze professionali, William H. Janeway, economista e venture capitalist di successo, costruisce un chiaro quadro di queste dinamiche.
34,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.