Franco Angeli: Jonas
Aprire il discorso. Supervisione psicoanalitica, istituzioni e clinica dell'adolescente
Francesco Giglio
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 236
Questo libro nasce da un’esperienza clinica sul “campo”: è l’esito di un incontro “fortunato”, fra uno psicoanalista lacaniano e un’istituzione pubblica, composta di diversi servizi attivi anche nella clinica degli adolescenti con funzioni preventive, diagnostiche e terapeutiche. Il lavoro di formazione e di supervisione clinica prodotto, così come questo stesso volume testimonia, ha tenuto in costante tensione teoria e prassi terapeutica. Secondo un noto aforisma attribuito a Sun Tsu “la tattica senza strategia è il rumore che precede la sconfitta”, a rovescio possiamo aggiungere che la strategia senza tattica è esercizio vano, privo di validazione e senza possibilità di giungere a effetti trasformativi. Sostituendo teoria a strategia e prassi a tattica si ottiene il binomio che nell’ambito della clinica collegata alla psiche va rimesso al lavoro in ogni singola cura. Nella logica della supervisione clinica non c’è obiettivo raggiungibile senza oscillazione ripetuta fra teoria e prassi: alla teoria il compito di estendere l’orizzonte del pensiero clinico, alla prassi quello di fornire i modi, i tempi e le logiche degli interventi concreti. La teoria allarga il campo delle prassi cliniche, le quali, a loro volta, in ogni singolo caso rimettono in discussione i saperi già acquisiti che incontrano conferme e smentite. Il testo è basato sulle registrazioni delle discussioni cliniche e degli interventi, diretti a operatori di diverso orientamento teorico e con professionalità differenti: assistenti sociali, educatori, infermieri, medici, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti. Simili presupposti hanno reso indispensabile l’impiego di un linguaggio chiaro e comprensibile, al fine di rendere operativi concetti di clinica psicoanalitica non sempre così immediati. I presupposti indicati rendono questo volume adatto a stimolare riflessioni cliniche nei professionisti della salute mentale, ma consente pure a tutti i curiosi della psicoanalisi clinica di penetrare con sufficiente chiarezza il labirinto delle logiche terapeutiche analitiche.
Psicoanalisi e istituzioni. Logiche di cura e pratiche istituzionali
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 134
Cosa avviene a un’istituzione superato il tempo inaugurale della fondazione? Come far sì che l’esistenza di un’istituzione permanga in uno stato creativo come quello nascente? Come può un’istituzione mantenersi viva e generativa? Jonas è un’istituzione di cura che agisce sotto il significante della psicoanalisi. Come accogliere la complessità della domanda che Jonas può intercettare? A quindici anni dalla sua nascita, Jonas apre una riflessione a partire dalla propria esperienza teorico-clinica che può diventare testimonianza per altre istituzioni. Nell'esperienza di Jonas non si tratta di far predominare un unico sapere organizzato o di estendersi territorialmente. Ciò che muove l’istituzione non è l’occupazione di un territorio quanto piuttosto la deterritorializzazione della psicoanalisi. Ospitare ciò che è straniero, accettare di contaminarsi, farsi conoscere, insieme al recuperare le proprie radici salde e rizomatiche, sono pratiche istituzionali con le quali Jonas indaga il modo di riannodare i legami sociali oggi. Allentare le barriere identitarie, rendere i confini porosi permette all'istituzione la transizione e l’annodamento tra la continuità e il cambiamento, tra l’Uno e l’Altro. Il volume indaga il rapporto tra psicoanalisi e istituzione: i contributi che vi si trovano raccolti danno testimonianza di un’esperienza clinica che intende mettere alla prova la psicoanalisi nel trattamento del disagio contemporaneo. La tensione tra psicoanalisi e psicoterapia, la clinica psicoanalitica in una istituzione aperta al territorio e in collaborazione con le sue agenzie educative, la riflessione sul soggetto non riducibile all'individuo, sono gli assi portanti sui quali Jonas fonda la sua missione clinica, sociale e politica.
Il soggetto fuorilegge. Psicoanalisi, legalità e diritto
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 130
Sono pochi gli studi che indagano il rapporto tra psicoanalisi e diritto. Da quale posizione si risponde alla domanda di un giudice? Che valore può avere il discorso di chi ha commesso un delitto? E la testimonianza di chi ha subito un abuso? Cosa vuol dire essere responsabili di un atto criminale? Tali quesiti, vengono qui di seguito indagati a partire dal presupposto secondo cui il soggetto, per struttura, barcolla nella dialettica tra la trasgressione della Legge grazie alla quale il suo desiderio trova un posto e l'accettazione della Legge necessaria alla costruzione del legame sociale. In questo libro il lettore troverà diversi esempi che illustrano la pratica dello psicoanalista nel suo lavoro con le istituzioni che hanno a che fare con la giustizia: il tribunale, la polizia, i servizi sociali, i servizi per le tossicodipendenze. Il testo si occupa inoltre della clinica dell'illegalità, storie di vita dove un atto deviante e un incontro con il limite della Legge, sono la scintilla contingente che accende il fuoco iniziale dell'esperienza analitica.
Il bambino iperattivo. Dalla teoria alle pratiche della cura
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2015
pagine: 192
L'applicazione della psicoanalisi al sintomo dell'iperattività nasce dal desiderio di confrontarsi con questa forma dilagante del disagio infantile contemporaneo che altera profondamente l'ingresso del bambino nel legame sociale. Contro il sintomo, che sovverte l'azione educativa della famiglia e della scuola, si tenta di opporre strategie di controllo del comportamento e del pensiero e una farmacoterapia prolungata nei casi più gravi. La prospettiva teorica e clinica degli autori di questo libro propone invece una lettura dell'iperattività, in cui l'impulso irrefrenabile al movimento del corpo, l'aggressività manifesta, la mancanza del senso del limite e del rispetto dell'autorità, le difficoltà di concentrazione, comprensione e uso del linguaggio scritto e parlato, sono fenomeni con cui si manifesta un eccesso pulsionale che, per ogni bambino, è relativo ha qualcosa che riguarda il suo legame con l'altro. Senza dimenticare che ogni essere umano nasce e cresce in una cultura i cui valori toccano direttamente l'insieme del campo sociale e le menti delle persone che vi fanno parte. Iperattività e cultura dell'eccesso sono, in effetti, i tratti essenziali del discorso sociale contemporaneo. Se la mente è un organo sociale, anche la sua cura può passare dal sociale.
Il nodo e il cerchio. Riflessioni su gruppi e istituzioni
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 208
Cosa comporta indirizzare la propria pratica in gruppo facendosi orientare dalla logica del discorso psicoanalitico? Il filo conduttore di questo volume prende risalto se leggiamo ciascun testo come il racconto di un passaggio reso possibile da un intervento che sappia coniugare la singolarità alla pratica strutturata. Su questo poggia la valenza etica della posizione di chi è chiamato a favorire - in ambito clinico e istituzionale, quindi in contesti diversi nei quali è oggetto di domande diverse - quella circolazione di discorsi nella quale Lacan ravvisa l'essenza del discorso dello psicoanalista. Che si tratti della pratica terapeutica nell'ambito di piccoli gruppi monosintomatici, della conduzione di gruppi di parola o del lavoro in istituzione quel che c'è, sempre, è la parola singolare dei soggetti che incontriamo. Questo volume raccoglie le molte declinazioni di un lavoro con i gruppi condotto da chi si affida alla creatività della parola per costruire i modi e i tempi per restituirla all'ascolto. Perché la parola non ha solo il dono di dire le cose. La parola è il dono che impone all'uomo di stabilire relazioni.
Corpi ipermoderni. La cura del corpo in psicoanalisi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 224
Il mito del corpo e il culto della sua immagine caratterizzano la civiltà ipermoderna. Non si tratta del corpo erotico, del corpo come manifestazione della potenza di Eros, ma di una rappresentazione del corpo disgiunta da ogni forma di erotismo. Il corpo ipermoderno è il corpo in forma, stressato dall'obbligo del fitness, perennemente in gara, iperattivo, anoressoide; è il corpo schiavo, drogato, intossicato, panicato, ammalato, asfissiato dagli oggetti, intasato di un godimento maligno e senza desiderio. Questa raccolta di testi clinici riprende e, insieme, attualizza fortemente un tema classico della psicoanalisi, quello del rapporto tra il corpo e il soggetto dell'inconscio: che fine fa il corpo nell'epoca dell'estinzione del soggetto dell'inconscio, nell'epoca dell.eclissi del desiderio? Quali forme nuove di sofferenza produce? E cosa può fare la psicoanalisi - la cui pratica si regge sul potere della parola - per favorire una soggettivazione positiva del corpo pulsionale?
La generatività del desiderio. Legami familiari e metodo clinico
Nicolò Terminio
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 224
Questo libro collega la dimensione della generatività con l'esperienza del desiderio. La generatività del desiderio esprime la possibilità per ciascuno di trovare la propria cifra unica e singolare nel far entrare la propria soddisfazione nel legame con l'Altro, evitando di cadere nel tranello nevrotico che riconduce il proprio desiderio al progetto dell'Altro. La proposta concettuale di questo lavoro consiste nel definire le coordinate relazionali e simboliche dell'apertura al desiderio, rintracciando nella trama dei legami familiari i suoi presupposti evolutivi. Tali presupposti non si configurano però come semplici fattori causali. L'accesso all'esperienza del desiderio chiama in causa la responsabilità del soggetto che per vivere in prima persona deve riformulare e soggettivare la propria storia. Viene presentata una prospettiva inedita, dove gli studi e le ricerche sul "famigliare" dialogano con le evidenze cliniche della psicoanalisi e della psicopatologia. Nicolò Terminio, partendo dalla sua attività clinica e di ricerca, propone un vertice di osservazione originale che connette il paradigma relazionale-simbolico con la teoria psicoanalitica lacaniana e la psicopatologia fenomenologica. Emerge una visione complessa che riesce a coniugare l'attenzione per la singolarità del caso clinico con le esigenze del rigore scientifico.
Divertiti! Imperativo presente. Psicoanalisi, abuso di sostanze e «discorso del capitalista»
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 160
L'imperativo che orienta il programma ipermoderno della Civiltà è un imperativo di godimento. A partire da questo assunto teorico questo libro interroga una delle forme più diffuse del godimento contemporaneo: quello legato all'abuso di sostanze. Una nuova forma di schiavitù sembra emergere, che non ha più i connotati del passato. Nell'attualità, come ricordava Pasolini, il potere non esige più sudditi passivi ma consumatori attivi. Esponendo la cifra più pura dell'attività di consumo, il soggetto che abusa di sostanze tossiche, si isola artisticamente nel suo godimento staccandosi dal circuito dello scambio simbolico con l'altro.
Il bambino adulterato. Psicoanalisi e questione infantile: ipotesi di lettura
Angelo Villa
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 96
Nella ormai vasta letteratura psicoanalitica dedicata all'infanzia mancava un libro come questo che Angelo Villa, uno psicoanalista che da anni si occupa della clinica del bambino, ci propone con un linguaggio chiaro e rigoroso. Per un verso il lettore vi troverà raccolte in modo sintetico le principali teorizzazioni psicoanalitiche intorno a quel mistero che ogni bambino incarna nel suo essere al mondo: Sigmund Freud, Melanie Klien, Anna Freud, Donald Winnicott, Jacques Lacan e Francoise Dolto. Per un altro potrà apprezzare il tentativo dell'autore di restituirci un bambino il meno "adulterato" possibile, dunque liberato dalla morsa terribile del fantasma degli adulti. Ne scaturisce il ritratto di un soggetto in bilico tra il suo essere oggetto delle cure e delle aspettative degli adulti - "assoggettato" afferma Lacan - e il suo divenire creativo, capace di gioco e di invenzioni singolari.
Il disagio della bellezza
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 160
La storia umana è stata illuminata dalla luce della bellezza, per lungo tempo ritenuta in grado di condurre verso la Verità e il Bene, al punto che la nostra tradizione ha visto, alle sue origini, una guerra sanguinosa per la conquista di Elena e del suo mistero. Impossibile, dunque, rinunciare alla perfezione del bello, da sempre intrecciato con l'armonia e il benessere. Come può la bellezza coniugarsi, oggi, con il disagio? Come può convivere con il malessere, con un essere non correlato al bene? Sono stati Kant e Sade, di cui Lacan ha colto i punti di convergenza, a introdurre una radicale trasformazione del gusto e a consentire di pensare a una felicità implicata con il male, proponendo una diversa correlazione tra il bene e il bello. Ma il binomio disagio-bellezza riguarda in particolar modo l'universo femminile, laddove il corpo magro dell'anoressia testimonia il compito impossibile, per le donne, di indossare la bellezza, di farne un complemento alla mancanza. Non a caso, dunque, il binomio disagio-bellezza è sempre più frequentato dalla psicoanalisi, dall'arte, dalla filosofia, dalla sociologia, ambiti che si incontrano in questo volume a esplorare un enigma che, da Elena in poi, lascia intatto il suo mistero e ci appare ancora, come ha notato Leopardi "senza regola, senza esattezza, senza ragione".
Senza confini. Considerazioni psicoanalitiche sulle crisi di panico
Roberto Pozzetti
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 224
Il volume indaga, attraverso la lente teorica della psicoanalisi, uno dei sintomi contemporanei più diffusi: gli attacchi di panico. Roberto Pozzetti, con rara chiarezza e rigore, presenta il soggetto panicato nelle sue diverse angolazioni: il corpo che sfugge al controllo, la caduta della funzione orientativa dell'Ideale, la presenza incombente della pulsione, la fame "d'aria", la ricerca disperata di un soccorso. La sua tesi principale è che il panico segnali una sorta di "esperienza vertiginosa" che contrappone il soggetto, nello stesso tempo, ad una costrizione ingovernabile, al sentirsi soffocati dal peso del proprio corpo e ad uno smarrimento del senso protettivo del confine. Sullo sfondo della crisi di panico s'intravedono così le sagome inquietanti della paura della morte e della follia.
Ritratti della nuova clinica. Psicoanalisi dei sintomi contemporanei
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 256
Questo libro è un album di fotografie che ritrae il modo attuale di intendere la clinica nell'ambito del programma Jonas. Il suo titolo: Ritratti della nuova clinica. Psicoanalisi dei sintomi contemporanei, allude proprio alla clinica dei nuovi sintomi enfatizzando il mutamento delle formazioni sintomatiche ma, soprattutto, mettendo l'accento sull'invenzione nella pratica, sull'innovazione nella direzione della cura, sulla figura dello psicoanalista giovane, creativo ed entusiasta. "Ritratti della nuova clinica" raccoglie una serie di casi e interventi clinici discussi all'interno dei diversi momenti seminariali della nostra associazione. Il momento della discussione del caso segna un tempo fondamentale del nostro lavoro istituzionale. "Etica della psicoanalisi, che è la prassi della sua teoria" scrive Jacques Lacan nell'Atto di fondazione. Occupandoci della psicoanalisi applicata ai sintomi contemporanei, sosteniamo che la psicoanalisi applicata sia la pratica medesima, la psicoanalisi incarnata, dunque, la teoria psicoanalitica messa in atto.