Fides Edizioni: Sapientia

Mangiare consapevolmente è il primo atto d’amore verso sé stessi. In questo libro, la dottoressa Giovanna Giallongo mette a frutto trent’anni di esperienza per guidarci alla scoperta del legame tra cibo, salute ed equilibrio psicofisico. Con un approccio integrato tra medicina scientifica e saperi olistici, l’autrice spiega in modo chiaro come le nostre scelte alimentari possano influenzare l’infiammazione, l’umore, il microbiota e persino l’espressione genica. Dimenticate diete rigide: L’alimentazione consapevole è un invito a conoscere il proprio corpo, ascoltarne i bisogni e nutrirlo in armonia con l’ambiente e le emozioni. Un libro per chi vuole prendersi cura di sé, prevenire le malattie e vivere meglio, un pasto alla volta.

Il libro ripercorre la straordinaria trasformazione della città di Matera, da vergogna nazionale a patrimonio UNESCO e Capitale Europea della Cultura. L’autore esplora la storia della città, iniziando dalla società contadina dipinta da Carlo Levi in Cristo si è fermato a Eboli, fino alla sua integrazione nel mondo globalizzato. Attraverso capitoli tematici, il testo analizza momenti cruciali come la riforma agraria, le leggi speciali per i Sassi e il percorso di riscatto che ha portato Matera a diventare un simbolo di rinascita culturale internazionale nel 2019.

Anna Maria Minutilli affronta il tema della sacralità imperiale, con un approccio al contempo multidisciplinare e diacronico. Multidisciplinare, poiché manifesta un interesse anzitutto storico-artistico, ma non manca di sostenerlo con delle riflessioni piuttosto inerenti alla letteratura e alla storia del pensiero, come d’altronde si è obbligati a fare laddove si voglia indagare una questione tanto complessa come la rappresentabilità del divino. Diacronico, poiché traccia una panoramica lunga secoli, che muove dalle antiche civiltà mesopotamiche per sfociare nell’età medio-bizantina, ovvero nell’analisi della celebre miniatura del Salterio in cui il “Bulgaroctono” Basilio II riceve la corona dall’arcangelo Gabriele, per esplicita volontà del Cristo Pantokrator.

I cocktail sono ormai da tempo un elemento imprescindibile nella vita di molti, non solo giovani, in tutto il mondo. Sorseggiare un drink può essere l’occasione giusta per incontrare amici di vecchia data e conoscerne di nuovi, socializzare, spezzare la monotonia del quotidiano e liberarsi dalle tensioni, dopo una dura giornata di lavoro. I cocktail non sono soltanto una semplice bevanda, bensì un’esperienza. Tra le righe, il lettore potrà scoprirne le origini e le tante tipologie, il corretto utilizzo dei vari elementi che li compongono, apprezzare i distillati e tanto altro ancora.

Con un linguaggio tecnico rigoroso, ma al tempo stesso appassionato e accessibile, Giuseppe Silvio L’Abbate ci guida in un’approfondita esplorazione del complesso mondo del lavoro nel nostro paese, con il nobile scopo di suggerire, attraverso l’analisi di dati oggettivi, la rilevazione di ostacoli e criticità e il confronto con le esperienze più felici di altre nazioni, politiche e strategie che possano favorire il miglioramento delle condizioni dei lavoratori italiani. L’idea fondamentale che ispira questo brillante saggio è la convinzione che contemperare la tutela dei lavoratori con le esigenze delle aziende sia tutt’altro che impossibile e che anzi la produttività non possa che giovarsi di condizioni di maggiore sicurezza, benessere, partecipazione e inclusione dei dipendenti. Non manca, poi, un’interessante appendice dedicata a un tema che in questo periodo è oggetto di vivace dibattito, il salario minimo e l’opportunità o meno di una sua introduzione nella nostra legislazione.

Si può confezionare un prodotto “light” che soddisfi tutti i palati, usando ingredienti della tradizione “culinaria”, senza risparmiare su condimenti pesanti ma genuini, comunque resi digeribili da un’abbondante manciata di un sapido mix di bellezza, eros e ironia? Secondo l’autore sì. Gabriele D’Amelj Melodia, in questo suo originale “esercizio di saggistica leggera”, esplora minuziosamente le vaste praterie dell’arte, della letteratura e del costume, alla ricerca di tutti quegli elementi-tassello che gli consentono di formare un armonico grande puzzle in onore della grazia virtuosa del corpo femminile, analizzato ed elogiato in tutta la sua miracolosa bellezza. E lo fa con uno stile e un garbo che smorza ogni deriva volgare e di cattivo gusto, per rispetto a sé stesso, ai lettori e soprattutto alla donna.