Fazi: Campo dei fiori
Bellezza, verità e eros. Una riflessione filosofica nel giardino dei piaceri
Wilhelm Schmid
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2017
pagine: 160
Come riuscire a dominare il piacere senza esserne dominati? A questa domanda, il pensiero moderno non sembra voler conferire dignità filosofica, volgendo la propria attenzione a questioni apparentemente più urgenti. Eppure, per gli antichi greci, tale quesito non era solo materia di riflessione, bensì costituiva il sostrato sul quale riposava la filosofia stessa. La dimensione dell'erotismo è un tratto comune degli esseri umani, ciò nonostante, e forse proprio in forza di questa sua familiarità, ci turba, perché ci rende preda di pulsioni sulle quali non riusciamo a esercitare alcun controllo. Seguendo l'itinerario tracciato da Foucault in “Storia della sessualità”, lavoro che ha occupato l'ultima parte della sua vita, e attraverso un'attenta lettura del “Simposio” platonico, Wilhelm Schmid recupera quella riflessione che è stata in grado sia di offrire le "strategie della misura" per stabilire un rapporto equilibrato coi piaceri e il desiderio, sia di interrogarsi apertamente sull'eros e sull'inquietudine che esso genera. Schmid riscopre il sapere insito nella pratica della sessualità, un sapere antico quanto l'Occidente: qui si ritrovano le basi di quella prassi, fulcro della riflessione schmidiana, chiamata "arte di vivere", che vede nella filosofia non una ginnastica morale, ma una disciplina della cura di sé e della propria esistenza.
Serenità. L'arte di saper invecchiare
Wilhelm Schmid
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2015
pagine: 140
"Da molto tempo l'arte di vivere è il tema di cui mi occupo, non perché la possieda, ma perché ne ho bisogno". Nessuno può insegnarci come vivere né come invecchiare con serenità. E questo di certo non è l'intento del libro che avete tra le mani. Piuttosto, Schmid suggerisce "dieci passi per raggiungere la serenità, che possono emergere dalle nostre osservazioni, dalle nostre esperienze e da ciò a cui siamo sopravvissuti". Se l'ars vivendi implica la consapevolezza della propria mortalità, accettarla porta ad abbracciare la vita nella pienezza delle sue stagioni. Primavera, estate, autunno, inverno. Infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia. Come un moderno Montaigne, con la leggerezza dei grandi pensatori, l'autore ragiona sul concetto principe della filosofia occidentale: la serenità. Da Epicuro in poi i filosofi si sono interrogati sul principio dell'atarassia, stella polare che orienta l'uomo nel suo cammino. Oggi questo cammino è diventato una corsa senza meta, dominata dalla brama di un successo irraggiungibile, di un futuro che non è mai presente. La vecchiaia è una minaccia, non il coronamento di un'esistenza piena. Dobbiamo riappropriarci della serenità per riconquistare la joie de vivre e, per farlo, un primo passo è pensare le diverse fasi della vita come tappe di un viaggio di cui la vecchiaia è il capitolo finale, cui affidarsi "con la maggiore tranquillità possibile". Vivere non è morire, ma affinare l'arte di saper invecchiare.
Dio ha molti nomi
John Hick
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 139
Tra le tante conseguenze della globalizzazione, una delle rivoluzioni a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni è quella religiosa: a causa soprattutto dei flussi migratori, che ogni anno spostano intere comunità da una parte all'altra del pianeta, per la prima volta tradizioni spirituali diverse, che sono nate e hanno prosperato a migliaia e migliaia di chilometri di distanza, stanno entrando in contatto. Oggi, nelle periferie delle metropoli d'Occidente, cristiani, musulmani ed ebrei, ma anche buddhisti, indù e sikh abitano fianco a fianco, fanno la spesa negli stessi negozi, vanno a lavoro percorrendo le stesse strade. Culture e sensibilità religiose che per secoli hanno saputo poco o nulla le une delle altre - o, peggio ancora, le hanno immaginate in maniera distorta, ostile - si trovano d'improvviso a dover convivere. Ma che significa "convivere"? Secondo John Hick, eminente teologo e libero pensatore, si può fare molto di più che semplicemente "tollerare il diverso". Lontano da facili panteismi new age e profetico nelle sue intuizioni, Hick è il primo a sostenere - in questo libro che attirò l'anatema del cardinale Ratzinger, allora a capo del Sant'Uffizio - che tutte le religioni potrebbero venerare la stessa divinità, che si sarebbe rivelata a ciascun ramo dell'albero umano in modo diverso, usando linguaggi diversi in base alle caratteristiche dei differenti popoli. È possibile, in altre parole, che nella storia Dio si sia presentato molte volte, con molti nomi?
Filosofia della civiltà
Albert Schweitzer
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 400
La sensazione di vivere in un'epoca di decadenza e confusione, in cui l'uomo sembra aver smarrito le proprie certezze sul senso dell'esistenza e del suo ruolo nel mondo, è un malessere trasversale a ogni periodo storico, e in particolare per gli intellettuali è sempre stato motivo di profonda inquietudine. Ma quello che a proposito di questa "nausea" scrive Albert Schweitzer, premio Nobel per la Pace e filosofo di raro acume, suona per noi oggi quanto mai intimo, come qualcosa che ci riguarda da vicino. Negli ultimi secoli l'umanità ha conosciuto un progresso che non ha precedenti nella storia, ma allo stesso tempo ha smarrito il senso di cos'è la civiltà, e il "peccato originale" alla base di questo vuoto è il fallimento della filosofia, che non è stata in grado di attendere a quella che fin dagli albori del logos è stata la sua vocazione: fondare, giustificare e diffondere una visione del mondo che permettesse di avere chiaro l'orizzonte di cosa ha valore e cosa no, di cosa ha senso e cosa no. Dopo l'avvento delle scienze naturali, che sembravano in grado di descrivere il mondo meglio di quanto tutta la storia del pensiero avesse fatto fino a quel momento, la filosofia si è ridotta in uno stato di sudditanza, convincendosi che il suo ruolo fosse esaurito, e da pensiero attivo è diventata storia della filosofia, una galleria di nature morte che non affrontano più le questioni fondamentali su cui gli individui dovrebbero riflettere.
A passeggio con John Keats
Julio Cortázar
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 666
"A passeggio con John Keats" è l'opera più misteriosa di Julio Cortázar: scritto in solitudine a Buenos Aires all'inizio degli anni Cinquanta e pubblicato volutamente postumo come omaggio a un poeta che, morto giovanissimo, solo postumo ottenne la sua consacrazione, è un libro talmente ricco da sfuggire a ogni catalogazione. È sia un saggio, un acutissimo esercizio di critica letteraria - perché solo un poeta può arrivare al cuore vivo e pulsante della poesia di un altro poeta e scriverne senza ridurlo a nozionismo da accademia -, sia un romanzo, la storia di un personaggio di nome Julio Cortázar che, chiuso nella sua stanza, all'ultimo piano di un palazzo di calle Lavalle, a Buenos Aires, notte dopo notte scrive di Keats, e intanto pensa, divaga, ricorda, compilando a margine del suo libro una sorta di zibaldone. È un'opera-mondo: al centro c'è Keats, la sua vita e la sua poesia, ma ci sono anche Buenos Aires, i profumi e le luci della metropoli argentina e le vastità buie e sterminate della pampa oltre i suoi confini, e i poeti amici di Cortázar, i loro versi e le loro discussioni delle tre di notte, avvolti dal fumo delle sigarette e dall'odore del caffè. C'è l'Italia, ci sono Roma, Siena, Venezia, ma anche Genova e Napoli, perché pochi sono riusciti a catturarne l'essenza - i silenzi delle campagne, perché "tutta l'Italia è silenziosa".
Dialogo sull'Islam tra un padre e un figlio
Dag Tessore, Alberto Tessore
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 399
L'Islam, che conta oltre un miliardo e mezzo di fedeli nel mondo, presenta oggi molti volti. A occupare la scena nei media sono spesso i suoi aspetti più minacciosi, le sue interpretazioni che sfociano nel fanatismo e nel fondamentalismo, specie nel Medio Oriente, che attraversa una fase di transizione in seguito alla Primavera araba. Ma di certo non è questa l'unica espressione della religione islamica, che ha una grande storia cosmopolita. Dal desiderio di offrire dell'Islam un ritratto contemporaneo a tutto tondo nasce questo dialogo tra un padre, Alberto, e un figlio, Dag, agnostico, antropologo e viaggiatore il primo, religioso, esperto di testi sacri e linguista il secondo. Il figlio ha deciso di vivere con la sua famiglia nelle montagne del Marocco, il padre abita nelle campagne sabine, ma entrambi riconoscono che in un mondo globale il dialogo interreligioso è un nodo decisivo per la convivenza tra i popoli. Per questo si confrontano con affetto, seppure con grande divergenza di opinioni, toccando nel libro tutte le questioni più spinose che rendono i rapporti tra musulmani e cristiani spesso complicati, se non conflittuali: dalla concezione della donna alla poligamia, dall'ortodossia intransigente alla pretesa di detenere la verità, dalle forme di preghiera alla minaccia del terrorismo di matrice religiosa. Introduzione di Franco Cardini.
Il tao della liberazione. Esplorando l'ecologia della trasformazione
Leonardo Boff, Mark Hathaway
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 686
"Siamo chiamati a reinventare noi stessi in quanto specie", si legge in questo saggio scritto dal brasiliano Leonardo Boff, ex francescano, riconosciuto a livello mondiale come uno dei massimi esponenti della teologia della liberazione, e dal ricercatore e educatore statunitense Mark Hathaway. Il compito non è certo facile, ma per "liberazione", suggeriscono gli autori, va inteso un cambiamento radicale della coscienza umana. A occupare la scena è la crisi odierna, una società "spiritualmente" malata, ossessionata dalla crescita e dal consumo materiale, attaccata a valori che hanno portato al progressivo saccheggio delle risorse e all'aumento delle disuguaglianze. La grande sfida del XXI secolo è allora quella di invertire rotta, operando una trasformazione che sia allo stesso tempo individuale e collettiva. Come? Gli autori tracciano un cammino di guarigione - Tao è l'antico termine cinese per "via" - cercando il punto di intersezione tra la tradizione cattolica e quella orientale. Non solo, la rinascita spirituale che invocano si nutre dell'apporto di psicologia e fisica quantistica, femminismo e cosmologia, economia ed evoluzionismo. Solo incrociando le prospettive di scienze, religioni e saggezze antiche si può produrre una rivoluzione della percezione, il preludio al cambiamento delle nostre abitudini.
Filosofia dell'arte di vivere
Wilhelm Schmid
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 603
La vita non è forse la cosa più naturale al mondo? Eppure, dagli albori del pensiero filosofico l'uomo s'interroga su come viverla. "Non mi ci raccapezzo", ammetteva Wittgenstein, esperienza che non ci è certo estranea. "Pure Kant si trova a disagio di fronte alla confusione che regna tra i più diversi maestri dell'arte di vivere". Sì, perché la vita può essere oggetto di una vera e propria arte. Se "l'escursione nella filosofia", come argomenta Wilhelm Schmid in questo saggio, "inizia quando l'esistenza viene messa in questione", l'antichità si è interrogata a lungo su come vivere: dalle scomode domande di Socrate all'idea del bene di Platone, dalla virtù aristotelica alle scuole epicuree, stoiche, fino ai latini Seneca, Marco Aurelio, Cicerone. E dall'epoca moderna in poi che l'arte di vivere diserta la scena, quando certezze e criteri tradizionali si dissolvono progressivamente. L'uomo moderno procede a tentoni, saggiando, rivela Montaigne, grande artefice della sua riscoperta. Essa prende allora una via sperimentale, "senza sapere davvero dove si possa essere condotti percorrendola". Oggi il filosofo tedesco Schmid, che dell'arte di vivere ha fatto il perno della sua ricerca, ci guida attraverso la sua storia e le sue poste in gioco.
Lettere a papa Francesco. Ricostruire la Chiesa con giustizia e compassione
Matthew Fox
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2013
pagine: 150
In meno di un anno di pontificato, papa Francesco ha già compiuto una sorta di rivoluzione dolce, scandita da una serie di mosse inattese e inaugurata dalla scelta epocale di assumere il nome del santo di Assisi. C'è di che ben sperare, e così fa il teologo statunitense Matthew Fox, da tempo in attesa di un segnale di rinnovamento da parte del Vaticano. Per questo Fox, ex domenicano espulso dall'ordine dal cardinale Ratzinger, si arma di penna e decide di indirizzare una serie di appassionate lettere al nuovo "vescovo di Roma". Sono molte le sfide che attendono Francesco, cui spetta il compito, che già fu del suo omonimo, di "riparare" una "Chiesa in rovina" e possibilmente traghettarla verso il futuro. Nelle sue otto lettere, Fox le cita tutte: recuperare il rapporto con il sensus fidelium, il popolo della Chiesa; sciogliere il nodo del celibato e del sacerdozio femminile; predicare la sacralità della creazione per affrontare l'emergenza ecologica; mettere fine agli scandali sessuali e ripulire la Curia; riportare in auge un vero ecumenismo; svincolare la Chiesa dagli affari finanziari; tenere vivo il dialogo con la scienza e saper coinvolgere i giovani. Le parole che oggi Fox rivolge al nuovo pontefice sono gravide di speranza, evocano la possibilità di una rinascita, lasciano intravedere la costruzione di una Chiesa futura più saldamente fondata su quella delle origini.
Creatività. Dove il divino e l'umano si incontrano
Matthew Fox
Libro
editore: Fazi
anno edizione: 2013
pagine: 250
Cosa ci rende unici come specie? Qual è la caratteristica che ci avvicina al divino? Per Matthew Fox è proprio la creatività, il potere dell'immaginazione, la nostra capacità di trasformare ed evolverci. In questo saggio profondo ma scritto in un linguaggio semplice, avvalendosi delle scoperte scientifiche così come delle sacre scritture e delle tradizioni spirituali e religiose orientali, Fox spiega che la creatività può rivolgersi al bene, assumendo un potere salvifico, come al male, sprofondando nel demoniaco, ma è il tratto vitale degli esseri umani, ciò che ci rende artefici e responsabili della nostra storia. Nel "caos" della vita contemporanea, dove in gioco c'è la sopravvivenza della specie e quella della terra nel suo complesso, servono coraggio, rischio e innovazione. Dando una sua innovativa lettura del "peccato originale", della figura del Cristo storico e di alcuni miti fondativi come quello di Prometeo, Fox stila un appello a coltivare ed esprimere la creatività, andando anche contro l'insegnamento della Chiesa ufficiale che spesso si concentra esclusivamente sull'obbedienza.
Panikkar. Un uomo e il suo pensiero
Maciej Bielawski
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2013
pagine: 313
Immergersi nella biografia di Raimon Panikkar (1918-2010) è come aprire una finestra su quelle che saranno le vite degli uomini di domani. Nato a Barcellona da madre catalana e padre hindu, Panikkar è stato chimico, filosofo, teologo, numerario dell'Opus Dei, sacerdote cattolico, docente universitario, marito, scrittore, ma anche amico, "maestro", "profeta" e molto altro ancora. Vestito all'europea o in sandali e dhoti, a Bonn, Roma, Varanasi, Santa Barbara o Tavertet, quest'uomo ha penetrato la saggezza di culture e religioni diverse e ha saputo gettare un nuovo sguardo sulla tradizione cristiana e occidentale. La figura di Panikkar appartiene oggi alla leggenda, alimentata in parte da lui stesso, in parte "dilatata, rafforzata e diffusa da tutti quelli che l'hanno conosciuto". Bielawski la riprende con dedizione e rispetto, prova a distillare l'uomo dal "mito" raccontandone la vita e presentando il suo pensiero. In questo viaggio incontriamo teorie ardite, come la visione cosmoteandrica o advaitica, e riflessioni sulla secolarità sacra, sul buddhismo e sulla trinità radicale. Passo dopo passo, il percorso apparentemente erratico del filosofo di Tavertet rivela una profonda coerenza, poiché l'apertura universale, la fiducia cosmica, la passione per Cristo e una coraggiosa ricerca della libertà fanno da filo rosso. Bielawski individua il senso di questo cammino unico e ci guida con trasporto nel "labirinto" Panikkar.
Alla ricerca del Dio vivente
Elizabeth A. Johnson
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: 320
Qual è il Dio vivente? Per Elizabeth Johnson è quello che si illumina di un nuovo significato ed è capace di accendere nuovi aneliti di fede nei diversi contesti della vita contemporanea. Ma soprattutto è un Dio degli umili, intravisto dagli oppressi nella sofferenza e nella miseria. "A partire dalla metà del xx secolo", scrive l'autrice, "si è assistito a un rigoglioso rinnovamento delle intuizioni su Dio. In tutto il mondo, gruppi diversi di cristiani, spinti da particolari congiunture storiche, hanno colto aspetti del Dio vivente da angolature nuove e inaspettate". Johnson ci accompagna così in un viaggio intenso attraverso le teologie più contestate: scopriamo che c'è una teologia dei latinos e dei neri, delle donne, di chi lotta per la liberazione, di chi dialoga con le altre religioni e con la scienza, e persino una teologia "ecologica". Questo saggio che incrocia la riflessione teologica con gli studi post-coloniali e il femminismo, la teoria sociale, la ricerca storica e la lotta per la liberazione, proponendo anche una nuova interpretazione della Trinità, ha scosso l'opinione pubblica mondiale e ha portato alla condanna di suor Elizabeth da parte dei vescovi degli USA.