ETPbooks: Saggi & critici
Il principio della fine (l'impresa di Grecia)
Emanuele Grazzi
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2018
pagine: 424
Il racconto di Emanuele Grazzi, Ambasciatore d'Italia ad Atene dal 1939 al 1940, narra dell'anno in cui la politica del regime fascista perse definitivamente ogni contatto della realtà nel tentativo, vano, di cercare di rispondere nei fatti alla fulminea e devastante avanzata tedesca in Europa, cercando così, nella convinzione di una vittoria certa, di potersi sedere con dignità al tavolo dei vincitori. Il primo passo di questo sconsiderato cammino fu la vicenda greca, iniziata con auspici di rinnovata amicizia dopo non facili precedenti seguiti alla Prima guerra mondiale e terminata con il fatidico ultimatum del 28 ottobre 1940 che il Grazzi, alle 3 del mattino, consegnò a Metaxàs. È il racconto di quanto la politica italiana avesse perso i riferimenti con la realtà, il racconto di come una certa ignorante spavalderia abbia calpestato l'evidenza per gettarsi, incoscientemente, nel momento sbagliato, in un conflitto contro una Grecia che invece, in questo frangente, ritrovò compattezza, spirito e vigore, tanto da ricacciare l'italiano invasore oltre confine. Grazzi ne racconta tutti i precedenti, vissuti da protagonista attonito, spesso inconsapevole, costretto a rincorrere direttive che non giungevano da Roma o tentando di giustificare azioni maldestre e cercando, nel frattempo, di servire al meglio quello Stato che vedeva con grande pena, in mano all'impreparazione e all'improvvisazione. Prefazione di: Italo Garzia, Paolo Nello, Sergio Romano, Ioannis Stefanidis.
Spirito libero
Jorgos Theotokàs
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2018
pagine: 126
“Una pietra lanciata nella palude della cultura greca, che ne agita anche i fondali – ossia, la coscienza del lettore”: così, nel 1929, il critico Kostas Daifas salutò la pubblicazione di Spirito libero, il libello polemico di un giovane fino ad allora sconosciuto che si faceva chiamare Orestis Dighenìs. Bersaglio polemico di Dighenìs, pseudonimo di Jorgos Theotokàs, era tutto quanto continuava a reprimere le forze della cultura greca in un momento storico in cui più che mai si avvertiva la necessità di una svolta: dal neoclassicismo in versione bavarese che aveva colonizzato l’estetica dei greci fino al realismo agreste degli autori ancora fedeli ai valori del secolo precedente e incapaci di adattarsi al nuovo mondo nato dopo lo sconquasso della Grande Guerra e delle guerre balcaniche, passando per il misticismo sia di destra sia di sinistra, e per il settarismo che, a detta di Theotokàs, avvelenava la vita, pubblica e privata, della Grecia.
Viaggio nel teatro greco contemporaneo
Libro
editore: ETPbooks
anno edizione: 2019
pagine: 496
Sostenere un viaggio nel Teatro greco contemporaneo attraverso la pubblicazione di 7 testi di 7 affascinanti drammaturghi provenienti dagli spazi iperuranici della scena, è un atto passionale elementare e irrinunciabile. Le opere di Nina Rapi sulle identità possibili, di Yannis Mavritsakis sulla paura della perdita e sulle relazioni amorose, di Elena Penga sulla riemersione degli oggetti come testimoni potenti della vita, di Tzanatos Tsimaras sulla tradizione biblica e il pensiero filosofico della Grecia antica, di Andreas Staikos che analizza il mondo degli idoli e delle metamorfosi, di Akis Dimou che celebra la potenza del sogno, di Sofia Kapsourou impegnata a distillare le ombre dell’incomunicabilità amorosa, compongono un caleidoscopio ideale per sentire il battito della drammaturgia greca. La dotazione di queste scritture è un flusso vivo di energie che oscillano tra vivi e morti, tra fantasmi e materia, tra pensiero ed azione, dimostrando che il teatro come la vita è meravigliosamente adimensionale.