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Edizioni Medico-Scientifiche: Gold standard laparoscopici e mininvasivi

Obesità e chirurgia. Dal genotipo alla sleeve gastrectomy laparoscopica

Obesità e chirurgia. Dal genotipo alla sleeve gastrectomy laparoscopica

Daniele Capizzi, Francesco Domenico Capizzi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Medico-Scientifiche

anno edizione: 2010

pagine: 128

L'evoluzione umana è avvenuta grazie alla combinazione fra accumulazione ed utilizzazione di energia prodotta dagli alimenti ottenuti in un ambiente ostile. Nel tempo la situazione si è capovolta: gli alimenti diventano di largo consumo, tende a sparire l'impegno fisico per intensità e durata e, in compenso, appaiono stress e insoddisfazioni esistenziali nella quasi immobilità dei corpi. Nei Paesi ricchi si manifesta l'assillo delle diete, delle palestre, di limitare i danni alla salute dovuti ad una iperalimentazione e alla scarsa mobilità fisica, nei Paesi poveri il problema è opposto. L'obesità si avvia ad assumere i caratteri dell'epidemia: dagli anni '80 gli obesi aumentano fino a raggiungere un tasso doppio, l'obesità diviene ben visibile. Il fenomeno raggiunge i Paesi in via di sviluppo man mano che l'alimentazione, gli stili di vita e le condizioni di lavoro si uniformano al mondo occidentale. In definitiva, l'origine dell'obesità è multifattoriale: dominanti ambientali e culturali ed una incerta componente genetica. Che cosa si può fare per prevenire, combattere e curare l'obesità?
12,00

La malattia da reflusso gastroesofageo e l'ernia iatale. Opzioni e algoritmi

La malattia da reflusso gastroesofageo e l'ernia iatale. Opzioni e algoritmi

Daniele Capizzi, Francesco Domenico Capizzi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Medico-Scientifiche

anno edizione: 2009

pagine: 120

Fino agli anni '50 la Malattia da reflusso è considerata, erroneamente, subordinata ad una ernia iatale. Lo studio dell'attività motoria e del pH esofageo apre la strada alle attuali concezioni di fisiopatologia, diagnosi e terapia basata sulla inibizione farmacologia della secrezione acida e sull'aumento della pressione sfinteriale indotta dalla fundoplicatio. Nel frattempo la Malattia assume un carattere sociale per la vastità della diffusione che raggiunge coefficienti pari a 3-4 volte i livelli registrati nei due ultimi decenni. Nonostante sia ormai una patologia relativamente comune e rappresenti l'80 % delle malattie esofagee, l'entità nosologica continua ad alimentare dibattiti e controversie che investono ogni suo aspetto: dalla definizione alla etiopatogenesi, dalla diagnosi alle indicazioni terapeutiche, dalla scelta dell'intervento chirurgico alla sua stessa conduzione tecnica e all'interpretazione dei risultati precoci e a distanza. La ragione che alimenta i dubbi risiede nella struttura dell'affezione: un ibrido fra malattia e sindrome. Nella pratica clinica quale peso conferire ai singoli elementi del mosaico diagnostico? Fino a quando procrastinare la terapia farmacologia? Come comportarsi di fronte ad un esofago di Barrett? E ad un'ernia iatale? Questo manuale è un valido strumento per il professionista che opera nel settore e cerca di rispondere a tutte le problematiche che il Gastroenterologo e il Chirurgo devono affrontare.
12,00

Acalasia esofagea. Criticità e certezze

Acalasia esofagea. Criticità e certezze

Daniele Capizzi, Francesco Domenico Capizzi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Medico-Scientifiche

anno edizione: 2009

pagine: 72

La frequenza di un nuovo caso per anno ogni 100.000 abitanti giustifica la scarsa probabilità di incontrare malati di acalasia in studi medici e la difficoltà di collezionare casistiche ampie che permettano, senza incertezze, di chiarire in modo univoco quali siano le procedure che conducono alla migliore risoluzione del quadro clinico. L'obiettivo basilare raggiungibile è, comunque, l'eliminazione della stenosi dell'esofago terminale ben consapevoli, medico e malato, che l'acalasia non guarisce nel senso stretto del termine: un certo grado di disfagia può persistere a causa della dismotilità esofagea, qualunque sia il grado di risoluzione ottenuta della stenosi funzionale. In ogni caso, il malato va informato riguardo a questo limite contenuto in ogni procedura, ma anche istruito sulla possibilità di superare il sintomo disfagico residuo mediante alcuni accorgimenti che vanno dall'assumere alimenti lentamente con piccoli bocconi al mantenere una posizione ben eretta durante i pasti.
9,00

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