Edizioni Fogliodivia: Versi
Non si può chiudere in un cassetto il mare
Vittoria Di Candia
Libro
editore: Edizioni Fogliodivia
anno edizione: 2019
pagine: 152
"Poesie come lievi barche in mezzo al mare, impossibili da conservare o tenere immobili. Perché le poesie di Vittoria Di Candia trasportano le persone, la natura, le passioni, l'amore. La speranza, i diritti di chi lotta, i sogni, il passato. L'autrice ci porta con leggerezza nel suo mondo, ci permette di sedere al suo fianco per guardare ogni attimo che scorre dalla sua angolazione, dal suo sguardo incantato. È un viaggio che non si può chiudere in un cassetto. Che va affrontato con la lentezza di un sospiro".
Mìzze 'o lìsce. Pensieri e ricordi
A. Giorgio Pellicano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Fogliodivia
anno edizione: 2018
pagine: 104
Mìzze ‘o lìsce, per gli abitanti “d’u quàrte“ di Foggia, era la Piazza dell’Addolorata, l’unica nel borgo medievale - ’a càpe de cavàlle - ad essere pavimentata con mattonelle di asfalto, lisce per costituzione e, pertanto, idonee allo svolgimento dei tanti giochi di cui oggi, purtroppo, se ne è perduta la traccia, soppiantati da playstation e smartphone. Giorgio Pellicano con questo suo piccolo libro di poesie ci riporta indietro nel tempo, ci racconta di una Foggia passata, quasi sbiadita, che continua a vivere e resistere attraverso l’uso del dialetto, dei suoni, dei colori, degli odori, dei cibi, degli elementi che caratterizzano la città che per l’autore è "‘u bagùglie de tùtte ì recùrde". Tra le pagine del volume affiorano luoghi, paesaggi, volti, mestieri ormai scomparsi, in un susseguirsi di stati d’animo, emozioni, riflessioni e confessioni in cui lo sguardo fiducioso verso il futuro spesso cede il passo al sentimento della nostalgia per "l’ànne ka sò passàte". Perché prima se l’uomo era al centro di tutto, della piazza, della vita, oggi non è più così. Mìzze ‘o lìsce, infatti, vuole esprimere anche il concetto di alienazione dell’uomo e la sua solitudine in un contesto urbano sempre più deserto di rapporti, di comunità, di condivisioni. Per questo, l’autore invita ad avere speranza, a credere ancora nella rinascita dell’uomo, perché è impossibile guardare al futuro senza ricordare il passato, da dove si è partiti, le radici della propria storia.

