Edizioni dell'Orso: Biblioteca mediterranea. Testi
Saggi filosofici. Antero de Quental
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2021
pagine: 341
«Antero de Quental (1842-1891) fu poeta, pensatore e attivista politico. Dopo aver ricevuto i primi rudimenti scolastici a Ponta Delgada (Azzorre), continua gli studi a Lisbona e poi a Coimbra, dove frequenta la Facoltà di Legge. È in questo periodo che pubblica i suoi primi libri di poesia: Sonetos de Antero (1861) e Odes Modernas (1865). Quest’ultima raccolta contribuisce all’esacerbarsi della polemica letteraria poi divenuta celebre come "Questione di Coimbra", in cui si contrapponevano il canone cosiddetto lirico-romantico e la nuova generazione della poesia “sociale”. Nel 1870 comincia a formarsi a Lisbona il gruppo del cosiddetto "Cenacolo", di cui fecero parte, tra gli altri, anche Eça de Queirós, Oliveira Martins e Teófilo Braga...»
Scritti letterali
Antero De Quental
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 304
"Antero è senz'altro uno dei più significativi prosatori di lingua portoghese, come già osservava il grande poeta brasiliano Manuel Bandeira, sottolineandone il preponderante ruolo nell'ambito del processo di innovazione del linguaggio: «È consuetudine affermare che Eça de Queiroz fu l’innovatore della prosa portoghese. Tuttavia, è sufficiente il testo di Buon senso e buon gusto per provare che se c’è stato un rinnovamento nella prosa portoghese, tale rinnovamento era già presente nel famoso scritto di Antero». «Prosa musicale, polemica e critica» l’ha definita Eduardo Lourenço, mentre António Lobo Antunes ha spesso elogiato la «prosa luminosa» di un «prosatore magnifico, capace di sostantivare gli aggettivi». (dalla Prefazione di Ana Maria Almeida Martins)".
Cinque sensi e altri racconti
António Torraco
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2012
pagine: 160
"'Nei tempi sempre più congestionati che ci attendono, il bisogno di letteratura dovrà puntare sulla massima concentazione della poesia e del pensiero' (Italo Calvino, 'Rapidità'). Non mancano le metafore per definire il mestiere dello scrittore: per Scott Fitzgerald, scrivere bene è come respirare sott'acqua e trattenere il fiato; Cortázar, invece, immagina l'autore di racconti come un boxeur che, alla fine di un breve match, sorprende il lettore con un KO laddove il romanziere lo sconfiggerebbe solo ai punti. Di recente, nel commentare il famoso saggio di Walter Benjamin, 'Il narratore. Considerazioni sull'opera di Nikolaj Leskov', Alessandro Baricco ha suggerito l'analogia con la figura dell'alpinista. Dopo aver scalato con 'fatica, emozione e perfino commozione' la montagna-Benjamin, affrontando le difficoltà di respirare l'aria rarefatta della vetta, Baricco si ritiene finalmente in grado di condividere con i suoi lettori quell'esperienza quasi mistica, per 'provare a capire dove si è stati'".

