Edizioni Della Torre: Civiltà e storia di Sardegna
Eppure mi diverto coi Nuragici e con gli Etruschi!
Massimo Pittau
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Della Torre
anno edizione: 2019
pagine: 60
Gli studi di linguistica sarda del professor Pittau nel corso degli anni si sono incrociati più volte con quelli dell'archeologia nuragica e della linguistica etrusca. In varie occasioni le teorie elaborate dall'Autore si sono scontrate con quelle di altri studiosi provocando dibattiti a volte anche molto accesi. Massimo Pittau ripercorre in questo libro con la chiave dell'umorismo le tesi che si è trovato a confutare opponendo ad esse l'interpretazione scientificamente più corretta.
La Sardegna nuragica
Massimo Pittau
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Della Torre
anno edizione: 2013
pagine: 304
In Sardegna è durata più di 200 anni - anche con i suoi risvolti umoristici la diatriba circa la "funzione" o "destinazione" dei nuraghi. Che cos'erano questi antichi monumenti sardi, che hanno dato il nome alla "civiltà nuragica", la quale è stata la prima "civiltà" dell'Italia? Templi, tombe, abitazioni, torri di segnalazione, fortezze, case fortificate, forni fusori, edifici trionfali, edifici per evitare le zanzare? Nel 1977 il professor Massimo Pittau, dell'Università di Sassari, ha pubblicato "La Sardegna nuragica", nella quale ha affrontato in maniera ampia ed approfondita la questione della "destinazione" dei nuraghi. A trent'anni dalla prima pubblicazione ha visto la luce la seconda edizione riveduta e aggiornata, e che ha indotto numerosi nuragologi a mutare la propria tesi.
Il tragico e il comico. Teatralità del sacro e spettacolarità del profano in Sigismondo Arquer e Giovanni Francesco Carmona
Sergio Bullegas
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Della Torre
anno edizione: 2007
pagine: 256
Le opere di Sigismondo Arquer e Giovanni Francesco Carmona sono accomunate da un intreccio di tematiche dove il tragico, dapprima, investe potentemente la sfera personale fino ad annientarla, per lasciare, infine, la scena al comico della satira antivillanesca, trastullo buffonesco di un'aristocrazia arrocata nei suoi privilegi. Le Coplas a la imagen del Crucifixo dell'Arquer, schiudono il panorama teatrale in Sardegna offrendo una potente testimonianza drammaturgica, attraverso la rappresentazione delle sofferenze patite nelle carceri dell'Inquisizione a Toledo: lucida anticipazione dell'orrenda sorte di essere bruciato vivo sul rogo. Nelle Alabancas de los Santos de Sardena, del Carmona, si trovano echi e riprese che riconducono agli ambiti del teatro spagnolo e della produzione drammatica italiana. Sataniche figure scappuccianti convivono con celesti creature doloranti, sulla dimensione del presente vissuto, in cui la storia pare, tuttavia, perdere di prospettiva e tutto, anche il mistero codificato dai rituali, si riconduce al quotidiano.
Credenze religiose degli antichi sardi
Massimo Pittau
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Della Torre
anno edizione: 2016
pagine: 128
Nel corso di un millennio e mezzo i Sardi non hanno conosciuto e praticato una religione unica e strettamente unitaria bensì, col passare dei decenni e dei secoli, hanno finito con l'abbracciare e seguire più religioni, anche assai differenti fra loro. Ecco perché questo volume, che affronta un lungo periodo compreso tra il XIII secolo a.C. e l'epoca bizantina, non porta il titolo La religione degli antichi Sardi, ma quello più appropriato Credenze religiose degli antichi Sardi. Per lo stesso motivo il libro è fondamentalmente una raccolta di saggi, ciascuno dei quali relativo a una singola religione o a un singolo aspetto di essa. Numerosi dunque gli argomenti trattati dall'autore: dalla triade divina Sole-Luna-Terra agli dei nuragici della guerra e della salute, dal Sardus Pater al culto in Sardegna di divinità quali Bacco, Artemide, Hera-Giunone, dalle pratiche come l'incubazione, il battesimo di sangue, l'uccisione dei vecchi, l'eutanasia fino al legame mantenuto dal culto cristiano con le antiche divinità nuragiche.
I corsi in Sardegna
Mauro Maxia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Della Torre
anno edizione: 2006
pagine: 344
I còrsi rappresentano un popolo migratore la cui diaspora interessò, tra il Medioevo e l'Età moderna, non solo le regioni italiane ma anche aree lontane come la penisola iberica e lo stesso continente latino americano. Questo volume analizza da un'angolazione onomastica e linguistica una serie di testimonianze lasciate dai còrsi in Sardegna durante il millennio appena trascorso. L'approccio alla complessa materia si basa su una serie di documenti alcuni dei quali inediti. L'opera evidenzia come per la descrizione della presenza còrsa in Sardegna l'onomastica rappresenti una risorsa di estrema importanza anche per sopperire, sia sotto il profilo storico-demografico che propriamente linguistico, a una certa penuria di documentazione diretta. Emerge una realtà per certi versi sorprendente che rivela quanto gli apporti provenienti dall'isola vicina possano aver contribuito alla formazione della stessa identità dei sardi.