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Edizioni del Gattaccio: Racconti di sport

Chiamarsi Optì Pobà

Chiamarsi Optì Pobà

Paola Gallas, Francesca Giuzio

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni del Gattaccio

anno edizione: 2016

pagine: 170

"Chiamarsi Optì Pobà" è uno straordinario racconto di vite vissute pericolosamente, che si riuniscono in una squadra di calcio di richiedenti asilo. Perché quando compare il pallone, lingue nazionalità e fedi si mescolano felicemente. Come i loro abbracci dopo un goal, le strette di mano, i cinque battuti con forza a testimoniare al mondo intero la loro unione. Un continente grande e maestoso come l'Africa condensato in uno spogliatoio o un rettangolo di gioco in Basilicata. Vincere la propria scommessa in campi polverosi - dove la presenza di un nero fa scalpore - giocando anche bene. Se poi sorridono e si divertono, sorridiamo e ci divertiamo tutti. Non è facile. Ma nulla minimamente degno di considerazione lo è. Optì Pobà è anche sensibilizzazione, inclusione, integrazione, creazione di possibilità e di scambi, arricchimento reciproco. Un muro indistruttibile contro le ruspe dei giorni nostri, perché siamo convinti che non bisogna abbattere, ma edificare. La stessa differenza che c'è tra buttare giù una foresta o seminare per farla crescere.
14,00

Da uno a undici. Elogio di un calcio possibile

Da uno a undici. Elogio di un calcio possibile

Giuseppe Battarino

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni del Gattaccio

anno edizione: 2015

12,00

Nel settimo creò il maracanã. La storia del grande calcio del Brasile

Nel settimo creò il maracanã. La storia del grande calcio del Brasile

Luciano Sartirana

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni del Gattaccio

anno edizione: 2013

Un'avventura di sport e di gol, campioni assoluti venuti da una favela e dai calci per strada, vittorie favolose e devastanti sconfitte insieme alla musica, la società, la cultura, i periodi luminosi e quelli difficili di questo grande Paese. Il 15 febbraio 1894 un ventenne di nome Charles Miller (figlio di un inglese e di una brasiliana) sbarca nel porto di Santos dopo due noiosissime settimane di navigazione da Southampton. Vi era stato mandato undici anni prima per ricevere una buona istruzione. Porta con sé due palloni di cuoio, divise per due squadre, il regolamento del gioco che furoreggia in Britannia, ma che nel Brasile del caffè e della schiavitù abolita solo cinque anni prima non conosceva proprio nessuno. Un Paese che - a causa di quel gioco - sta per essere rivoltato nell'anima.
18,00

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