Wip Edizioni

A conti fatti, la vita, che non lesina meraviglia e incanto, spesso si riduce alla rappresentazione dell'assurdo, dell'indicibile, dell'incomprensibile. A un enorme punto interrogativo che scuote l'anima del poeta, che, con stupore infantile, si domanda e domanda al consesso umano il motivo della guerra. Salvo sconsolatamente registrare come le lezioni della storia continuino a rimanere disattese, perché gli interessi economici (il “business”) riescono a prevalere sulla (deve dedursi non ancora ovvia) tutela della vita quale dono unico e talmente prezioso da preservare con tutte le forze disponibili.

Nel nostro Bel Paese, il Welfare ha subito una graduale e costante riduzione che segna ormai trent'anni e oltre. Costo del lavoro e scuola pubblica sono stati gravemente penalizzati. La tendenza a privatizzare i servizi fondamentali favorisce la crescita delle disuguaglianze. Ad oggi, i problemi contingenti hanno visto l'applicazione di “pezze a colori” che a poco sono servite, se non addirittura a peggiorare le condizioni. Come può una giovane coppia, oggi, pensare di formare una famiglia e avere figli, senza la prospettiva di un lavoro stabile e la possibilità di un mutuo per acquistare una casa decorosa. In Italia non crescono più figli. Ma quale futuro offre il "Sistema Italia"? Zero! E zero sono i risultati che esplodono spesso in contraddizioni evidenti. Eppure, basterebbe cominciare a creare nel sud Italia le infrastrutture che sono sempre mancate, implementando lavoro continuo e stabile per diversi decenni, ed evitando che i giovani vadano a cercare altrove il loro futuro.

La vita è un caleidoscopio d'incontri, emozioni, scoperte, delusioni da stupirci sempre. Capita anche ai due protagonisti di questo romanzo di sentimenti, Miriam ed Enrico. Lontani, perché appartenenti a due mondi diversi, capiscono che la diversità è una ricchezza. Scoprono la bellezza del vivere insieme momenti di grande e dolce coinvolgimento, ma anche di tensione e di distacco. I loro sentimenti saranno messi alla prova e ciò li cambierà.

Un uomo, Carlo, raccontato ed esplorato nelle sue fragilità, definito dalle sue convinzioni, costruito da un'infanzia triste e un'adolescenza incerta, che hanno generato una personalità ritrosa verso il mondo e concentrata sul passato. L'autore ci presenta lo spaccato di un'anima fatta di ricordi e perturbazioni emotive, dove i fatti sono concentrati sul paese d'infanzia, teso con le sue strade, piazze e monumenti a fare da cornice al percorso di una vita. Carlo è arrivato all'epilogo della sua storia, dopo una carriera prestigiosa di docente universitario e meno soddisfacente di padre di famiglia i cui membri, disgregati per motivi di opportunità lavorativa per ogni dove, non gli hanno potuto dare il conforto tradizionale di un focolare riscaldato da affetti e prodigo di comprensione. Sembra la conclusione giustificata di un'esistenza fatta sin dall'inizio di scelte mancate, dove il condizionamento della tradizione e l'accettazione di un distorto senso del dovere hanno fatto dire a Carlo che “se non posso avere quello che voglio, preferisco avere quello che non voglio”, istillando per questo nella sua esistenza un senso costante di malinconia e scetticismo. L'appuntamento col Direttore di una proposta editoriale in cerca di consulenti per la creazione della sua collana sembra rimpinguare l'ultima speranza di un uomo in cerca di significato. Nelle ore di attesa che precedono questo incontro, Carlo ripercorre la sua vita e noi con lui, fino all'esito finale, inaspettato, che nel suo intimo il protagonista ha sempre inconsciamente cercato. Se l'apprendimento si avvale della lettura di libri, ma la vera conoscenza si basa sulla “lettura” degli uomini, questo racconto intimistico soddisfa entrambe le condizioni.

Pale di fico è un viaggio profondo e luminoso nella forza della parola. Raccoglie poesie, fotografie e racconti in un'opera indissolubilmente intessuta all'andamento sorprendente della vita. L'autrice la definisce una danza intima e accogliente con cui aprirsi al lettore, condividendo con lui emozioni e spunti di riflessione che possano condurlo al pieno godimento dell'esistenza e alla ricerca della bellezza che quest'ultima può offrirgli. Si passa dalla natura all'arte, dalle relazioni umane alla musica, dal corpo allo spirito “mai distinti” per inoltrarsi nel significato autentico di ogni parola e del prezioso silenzio.

Libro poetico che racconta il percorso di un'anima alla ricerca del senso dell'esistenza ed evidenzia una personale maniera poetica che si partorisce attraverso la parola e i suoi significati. «Il lirismo teatrale dell'autrice trova pieno compimento non semplicemente nel crogiuolo antinomico della vita con le sue fasi, che genera uno stile colorito, sovrabbondante e pregno di rimandi senza essere mai stucchevole, ma in special modo nell'inquietudine “ad occhi chiusi” rinvenibile trasversalmente nella silloge» (il curatore)

Più di 60 racconti legati a Bari o alla storia del Bari. Tutto comincia in una sera di gennaio del 1908 e finisce con un'analisi sui portieri brasiliani in generale e su Brenno, attuale numero uno biancorosso, in particolare. L'autore ripercorre oltre un secolo di storia cittadina non solo attraverso le vicende calcistiche, ma anche quelle di cronaca come il bombardamento del porto del 1943, la strage della famiglia Percoco e l'omicidio di Benedetto Petrone. Sono solo alcuni dei toni di giallo e di nero citati nel titolo di un libro che ricorda - tra le tante - anche l'impresa del Conversano, campione dell'Italia libera, la vita del greco Ragona, cannoniere nella tragica notte di Matapan, e le premature dipartite di Iacovone, D'Angelo, Curlo e Pisicchio, tutti giocatori che hanno accompagnato la storia del Bari. Ecco perché questo libro non deve mancare nella biblioteca di ogni barese che ama il Bari.

L'argomento trattato sono le professioni: dall'artista, all'avvocato, al farmacista, al medico, al docente, all'oftalmologo, ai militari, al musicista, all'otorinolaringoiatra, al sacerdote, ai vigili del fuoco, al giornalista, ecc. In appendice alcuni temi di interesse generale come amici e parenti, buonumore, mamma, nonni, pace e scout e non mancano alcune curiosità.

Nell'antichità c'erano gli dei e i miti, poi abbiamo avuto le favole che danno forma ai sogni. “Bambini che fate stasera?”  È una raccolta di fiabe piena di colori intensi che vi immergerà in tenere avventure con dolci emozioni e grandi valori. Nei piccoli versi dedicati a te bambino è presente tutto l'amore delle persone che ti circondano e che desiderano farti innamorare del magico mondo dei libri. Età di lettura: da 4 anni.

L'ultima fatica letteraria del Donadio propone quella condizione di emigrato che lo ha portato a lasciare Bari per confrontarsi con una metropoli del Nord come Torino, preoccupato per il suo vissuto di meridionale. Ma si sa, tutto il mondo è paese, e nemmeno la capitale sabauda è riuscita a intaccare la sua identità. Dall'incontro con Amato, l'altro protagonista del libro, nato e cresciuto in quel tessuto sociale e urbano, scaturisce un esilarante scambio di vedute Nord-Sud.

"Non è solo una briosa narrazione sul filo della memoria, come il titolo scelto potrebbe suggerire, ma a ben vedere un racconto articolato nel contenuto, scritto con mano leggera e tuttavia ricco di profonde suggestioni."

La fiaba fornisce ai più piccoli l'occasione per riflettere sulla necessità di  sostituire le fonti fossili di energia, petrolio, carbone e gas, con quelle rinnovabili, come l'irraggiamento solare e il vento, al fine di ridurre l'inquinamento ambientale. Età di lettura: da 6 anni.