Sellerio
Storie dell'Inquisizione
Pietro Tamburini
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio
anno edizione: 2007
pagine: 346
I quattro volumi della "Storia Generale dell'Inquisizione. Corredata da rarissimi documenti dell'abate Pietro Tamburini" (Brescia 1737-Pavia 1827), un giansenista influenzato dal pensiero illuminista, furono scritti tra il 1817 ed il 1818 in reazione al ristabilimento dell'Inquisizione in Spagna da parte di Ferdinando VII di Borbone. L'opera tuttavia fu pubblicata soltanto nel 1862 e immediatamente relegata nell'Indice dei Libri Proibiti, dove rimase fino all'ultimo aggiornamento del 1948. In questa scelta antologica dalla "Storia" di Tamburini - interamente percorsa da una polemica contro il "sistema fondato sul dolore", la religiosità incentrata sulla espiazione e la penitenza - si incontrano inquisitori e inquisiti celebri, dallo Sprenger del "Martello delle Streghe" al gran maestro dei Templari Molay. Allo stesso tempo ampio spazio scrive il curatore Mario Genco - "si è riservato alla persecuzione di personaggi considerati minori, ma la cui vicenda conserva un notevole valore esemplare; e alle regole della macchina giudiziaria dell'Inquisizione, dall'elenco dei reati su cui l'istituzione aveva competenza, alle procedure istruttorie con i minuziosi schemi di interrogatorio, alle molteplici forme e intensità delle torture a cui sottoporre gli accusati e i testimoni poco disposti a collaborare, fino al fantasioso assortimento delle pene".
Des Palmes. Ediz. italiana e inglese
Francesco Amendolagine
Libro: Copertina rigida
editore: Sellerio
anno edizione: 2006
pagine: 351
Una natura altra. Natura, materia, paesaggio nell'arte italiana 1950-1962. Catalogo della mostra (Marsala, 8 luglio-30 ottobre 2006)
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio
anno edizione: 2006
pagine: 147
Nel 1952 il critico francese Michel Tapié pubblicava il saggio "Un art autre" in cui delineava i caratteri della nuova poetica dell'arte informale. Il termine "altro", avrebbe incontrato nel corso del decennio una grande fortuna ancbe in Italia, diventando uno dei nuclei comuni alle diverse posizioni della critica del tempo. Un ventaglio di interpretazioni estremamente diversificate ma che oggi, a distanza di mezzo secolo, possono essere lette anche come attraversate proprio dal filo rosso dell'Informale. Da tempo la revisione storica e critica a proposito della complessa stagione informale ha messo in rilievo come, nella situazione italiana, l'interazione dialettica con le esperienze internazionali si accompagnava alla lunga sedimentazione di una specifica memoria di civiltà culturale, in cui il riferimento al dato di natura svolgeva un ruolo centrale. Il catalogo della mostra "Una natura altra. Natura, materia, paesaggio nell'arte italiana 1950-1962" intende ripercorrere questo aspetto trasversale alle ricerche astratte e informali, dalla evoluzione già nei primi anni Cinquanta di alcuni esponenti del Gruppo degli Otto di cui si fece promotore Lionello Venturi, al nucleo degli Ultimi Naturalisti la cui poetica fu appassionatamente indagata da Francesco Arcangeli; da alcune direzioni dello Spazialismo e del Movimento Nucleare alla variegata costellazione di affluenti che, nel corso di quel decennio, declinarono le nuove istanze di natura, materia e paesaggio.