Progetto 2000
Con la gente di Ferramonti. Mille giorni di una giovane ebrea in un campo di concentramento
Nina Weksler
Libro
editore: Progetto 2000
anno edizione: 2020
Il coraggio di ricordare. Una storia d'amore nella Cosenza degli anni Sessanta
Osvaldo De Rose
Libro
editore: Progetto 2000
anno edizione: 2020
Diritti umani e dignità dell'uomo. Il ruolo del magistero della Chiesa cattolica
Danilo Russo
Libro
editore: Progetto 2000
anno edizione: 2020
Arcidiocesi di Rossano tra Oriente e Occidente. Dalle origini alla fine del rito greco (VII-XIV secolo)
Gaetano Federico
Libro
editore: Progetto 2000
anno edizione: 2020
pagine: 144
Sviluppo urbano e residenze nobiliari in età moderna e contemporanea a Bisignano
Libro
editore: Progetto 2000
anno edizione: 2019
San Nicola. Il santo più venerato in Calabria. In particolare nella diocesi di Mileto-Tropea
Luigi Renzo
Libro: Libro rilegato
editore: Progetto 2000
anno edizione: 2019
pagine: 144
3 Chiese Cattedrali (Mileto, San Marco Argentano e Lungro), 99 comunità parrocchiali nelle 12 diocesi calabresi sono dedicate al santo di Myra; su 409 comuni in Calabria ben 53 (il 13%) sono sotto il suo patronato, tre comuni calabresi (San Nicola dell'Alto, San Nicola Arcella e San Nicola da Crissa) portano il nome di San Nicola e poi numerosi toponimi si riferiscono al santo vescovo. San Nicola è l'uomo della carità e della Provvidenza, è l'uomo di Dio perciò uomo sociale, è il santo dei bambini e della famiglia; è un vescovo libero da compromessi, è il pastore attento e avveduto, è un santo ecumenico. Una parte significativa del volume è dedicata al mondo della devozione popolare; oltre un centinaio le immagini, tutte di opere presenti nelle chiese calabresi e le 25 schede rendono più facile il riconoscimento degli attributi iconografici di San Nicola. La presentazione è stata scritta dal vescovo di Lungro e in appendice sono state pubblicate la traduzione di alcune composizioni innografiche in onore di San Nicola.
L'iconografia di Sant'Umile. Il poverello di Bisignano
Luigi Falcone, Giampiero Esposito
Libro
editore: Progetto 2000
anno edizione: 2019
Qui parlano le bestie
Luigi Nicoletti
Libro: Libro rilegato
editore: Progetto 2000
anno edizione: 2019
pagine: 112
Don Luigi Nicoletti è l'autore di queste favole, testo già da lui edito nel 1955, e precedentemente pubblicato a puntate sul periodico cosentino Democrazia Cristiana da lui fondato e diretto. Il Centro studi calabrese Cattolici Socialità Politica per ricordare i 60 anni della morte dello "Sturzo calabrese" come veniva chiamato don Luigi Nicoletti, ha voluto riproporlo con delle illustrazioni a colori di Roberta Fortino. «In queste favole - scrive don Luigi Nicoletti nella sua introduzione - attribuiamo alle bestie la parola, espressione del loro istinto, il quale rappresenta un utile surrogato della "ragione sragionante" e della "volontà male operante", sicchè quel che i pensamenti e la condotta degli uomini non riescono a insegnarci lo apprendiamo dall'esempio di povere bestie». Il volume si completa con due saggi introduttivi e una corposa appendice con testi di: Demetrio Guzzardi, Francesco Capocasale, Andrea Gualtieri, Luigi Intrieri, Leonardo Bonanno, Carmensita Furlano, Gennaro Cassiani, Mario Squillace, Dario Antoniozzi. Età di lettura: da 5 anni.
Don Federico Faraca 25 anni fa: 1994-2019
Libro: Libro rilegato
editore: Progetto 2000
anno edizione: 2019
pagine: 64
Don Federico Faraca è stato un sacerdote della diocesi di Cosenza; era nato a Pedace (Cs) il 24 maggio 1915. Il 16 luglio 1940 a Laurignano è stato ordinato sacerdote dal servo di Dio mons. Eugenio Raffaele Faggiano (vescovo passionista di Cariati); insieme a lui, quel giorno, divenne prete anche il servo di Dio don Giuseppe Vairo (che poi sarà vescovo di Potenza). Per moltissimi anni (dal 1946 al 1994) don Federico Faraca è stato "il" parroco di Lago (Cs); è tornato alla Casa del Padre il 31 ottobre 1994. Due anni dopo, il suo successore don Giancarlo Gatto ha voluto realizzare un volume per ricordarlo; per il 25.mo della scomparsa, in una nuova edizione, vengono riproposte le testimonianze e le foto perché possa continuare nella comunità laghitana il ricordo di questo «operaio della vigna del Signore» come scrive di lui mons. Dino Trabalzini nella presentazione.