Pav Edizioni

«Le rossicce colline magmatiche non sono né rossicce né magmatiche, le vedo tali per uno strano gioco cromatico delle fiamme ma i corvi e gli avvoltoi che ci volano sopra, sommati a un acre odore, mi hanno aperto gli occhi e vedo ciò che in realtà sono. Cumuli di cadaveri: freschi, in putrefazione e scheletri. Le fiamme. Soltanto ora mi accorgo che sono vive, che sono le anime dei morti che creano questo macabro cielo». C’è una guerra che si combatte dal principio dei tempi. È l’eterno scontro tra il bene e il male, ma non è retorica. È una guerra vera fatta di spiriti puri e immondi, di sangue e di morte. Nei millenni lo spirito dell’Anticristo si è manifestato più volte attraverso figure storiche del passato (Hitler, Lenin, Carlo Magno). Eroi, per la storia sconosciuti, lo hanno combattuto e vinto. In un futuro prossimo, un improbabile gruppo di uomini sta per affrontare l’attacco di un nemico che arriva da un remoto passato. Riusciranno a fermare l’inevitabile giungere della fine dei tempi? Riusciranno a rimandare l’avvento dell’Anticristo?

La vita, la natura, il mare, la pandemia, la corsa quotidiana: sono queste le tematiche da cui traggono ispirazione i versi dell’autrice, che fa della poesia una pausa di contemplazione dell’esistenza al fine di valorizzare ogni occasione che nel ritmo incalzante della quotidianità rischierebbe di essere trascurata fino a perdere di significato. Ai versi dell’autrice fanno spesso da contraltare alcuni scatti che costituiscono il frutto della ricerca e della passione per la fotografia di Domenico Fabbo. La speranza è che la corsa della vita possa essere rallentata e trasformata nel ritmo armonico di una danza.

Questa silloge raccoglie le liriche prodotte dal 2009 al 2020. Sono componimenti semplici e profondi, annotati su fogli e bigliettini, sparsi qua e là. Immagini vivide, quelle evocate dai versi, che racchiudono simbolismi e ricordi di un tempo che fu, in cui la natura è protagonista. Un panorama del mondo offerto con delicatezza e armonia, dove l’inverno “sferza il viso del giovine imberbe che s’attarda in piazza ma caldo focolare l’attende”, dove il contadino è “sapiente che fatica e sudore più dei soldi han valore”, e dove la nostalgia ha lo stesso odore “di brace e di castagne che sopra vi anneriscono”. Una lettura piacevole, per chi ama la semplicità.

Dalla misteriosa sparizione di Ruben e Ismaele, Damiano è in fermento per scoprire dove siano finiti i mezzosangue. Troverà vari indizi che lo condurranno a una spiacevole verità: i due fratelli sono tenuti prigionieri in un fortino insieme ad altri mezzi vampiri. Il loro carceriere è Attilio, un potente vampiro che aveva già compiuto in passato una strage di mezzi vampiri e che adesso li sta sfruttando per ritrovare un artefatto con cui salvare la vita di suo figlio. Ma questa non sembra che una scusa dato che quindici anni prima aveva chiamato a sé i mezzi vampiri per la stessa identica motivazione. Che tipo di artefatto sta cercando Attilio? E a cosa gli serve veramente? Damiano, insieme a Eranthe e ad altre nuove conoscenze, partiranno per salvare Ruben e Ismaele, alleandosi anche con il pragmatico Leandro e un’organizzazione sfuggente, la Nuova Rivolta.

Mi chiamo Xena, ho 23 anni e cerco di sopravvivere alla vita. Lo devo alla persona che più conta in questo mondo per me, Allyson. Se ho trovato la forza di rialzarmi e andare avanti è per lei, e farò di tutto per proteggerla e renderla felice. Lei non ha colpa di nulla, è stata solo sfortunata ad avere avuto una madre tossica e alcolizzata che non si è presa cura di noi. Siamo rimaste sole. Farei qualsiasi cosa per vederla sorridere e non farle vivere tutto quello che ho subito e che continuo a subire nella mia miserabile vita.

Kierkegaard: “Chi fu realmente educato mediante la possibilità, ha compreso anche il suo lato terribile e che egli dalla vita non può pretendere assolutamente nulla e che il lato terribile, la perdizione, l’annientamento, abita in ogni uomo porta a porta”. Freud: “C’è troppa sofferenza nel mondo” E tu, Ambra, conosci la sofferenza, ci passi accanto, non fuggi via, ma insisti che noi volgiamo lo sguardo altrove nell’attesa di una scintilla nella cenere e nella speranza che in fondo al tunnel una luce brillerà. E allora, Ambra: un solo grazie. (dall’introduzione del Professor Dario Antiseri).

In questa silloge poetica l’autrice descrive la storia d'amore di due sconosciuti, portando alla luce un racconto in versi che nasce dalla fantasia dell'autrice e traccia un viaggio in una relazione che non è mai esistita. Tutto diviene poetico e ideale. Tra i versi arrivano dirompenti tutti i sentimenti legati all'amore, dall'emozione più pura alla tristezza più vera, che divengono materia e monito per chi magari ha provato un sentimento simile. Per ottenerne la forza necessaria per reagire e lasciare andare quegli amori tossici, che vivono solamente dentro se stessi.

Nelle Terre Centrali i culti religiosi si contendono le anime dei fedeli e i grandi signori preparano nuove guerre. Finn è poco più di un bambino, da che ha memoria vive per le strade e ruba quel che può per sopravvivere. Una sera si risveglia in un tempio sconosciuto. Davanti a lui: una dama misteriosa che sembra possedere strani poteri ed è in grado di far ricordare a Finn un passato da lui dimenticato. Nutrendo il suo odio la dama trasforma il giovane vagabondo in un’arma micidiale al servizio della dea Estia. E un giorno le Terre Centrali scopriranno che le ombre più pericolose sono quelle che strisciano nella solitudine.

Margherita Beltempo, una donna torinese che canalizza le Guide spirituali, riunisce nove amici che da tempo la consultano per problemi esistenziali. La scena è l'agriturismo TuttaSalute, nel cuore della Maremma toscana. Sette donne e due uomini ancora giovani, provenienti da paesi diversi e da precarietà varie, raccolgono l'invito di Margherita a compiere un lungo ritiro spirituale, ospiti dell'amica Beatrice. Le verticali esperienze interiori si confondono e si sommano con le orizzontali vicende umane, complici i personaggi che vanno e vengono all'accogliente casale. Fino all'arrivo inaspettato, nel paesello di Scansano, di una compagnia teatrale itinerante, dove primeggiano caricature di filodrammatica memoria, che con la loro erotica, vitale creatività coinvolgono i superstiti del ritiro. La vicenda sfocia in un'intensa attività creativa, complice un ritrovato senso di eros, inteso come vero motore dell'esistenza, e la grande amicizia che nasce fra i membri dell'esperienza li accompagnerà per tutta la vita. Fino a immaginare un 2023 in cui l'umanità sta lentamente cambiando, anche grazie alla pandemia, impegnandosi a costruire un nuovo mondo.

«…E quando avrai sfidato e vinto la tempesta che è dentro di te, grande sarà la meraviglia di come sei riuscita ad attraversarla senza morire. Sarai caduta infinite volte trascinata da trasfigurate fobie e infinite volte ti sarai rialzata sorretta dal coraggio dell’amore. Allora sarai diventata una persona nuova, una persona migliore pronta a impugnare la spada della pertinacia e affrontare a viso aperto altre sfide e altre tempeste ancora, che la vita ti presenterà durante il cammino della tua esistenza. E ogni volta rinascerai.»

Sotto il cielo del villaggio è un romanzo fantasy dalle sfumature urban ed epic, ambientato in città immaginarie ispirate alla realtà attuale ed è incentrato sul libero arbitrio. Dopo aver perso le tracce della sorella April e non aver ricevuto spiegazioni plausibili dalle autorità locali, il giovane Owen Miller, accompagnato da Doug, inseparabile amico d’infanzia con la passione per la fotografia, inizia a indagare per conto proprio sulla misteriosa scomparsa. Durante il tragitto verso gli ultimi luoghi percorsi dalla sorella, vengono travolti da una tempesta di sabbia che li catapulta in un villaggio abitato da una società medievale. L’ostilità degli abitanti e alcuni eventi inspiegabili costringeranno i protagonisti a dover lottare per la propria vita.

La relazione d’aiuto psicologico è una relazione costruita sulla fiducia che mai deve tradursi in dipendenza. Dopo aver trovato il coraggio di affidarsi a qualcuno, Miriam comincerà un viaggio lungo e tortuoso alla ricerca di una intricata verità. «Ogni notte tutto mi fa paura, sento una forte sensazione di nausea e ho voglia di piangere tantissimo.» «È normale, Miriam... Concentra la tua attenzione sulle sensazioni di disagio.» «Non riesco a concentrarmi sulle sensazioni, mi sembra tutto così astratto. È come se cercassi di afferrare l’aria e, ovviamente, non ci riuscissi.» «E io ti insegnerò ad afferrarla. Fidati di me.» (Ediz. Deluxe)