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Mgs Press

Mayerling. Il memoriale

Mayerling. Il memoriale

Elena Vetsera

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2021

pagine: 80

Libri, articoli, film e lavori teatrali si occupano ancora oggi, a distanza di oltre 130 anni, della fine misteriosa dell'erede al trono d'Austria-Ungheria Rodolfo d'Asburgo-Lorena e della sua ultima amante Mary Vetsera, trovati morti nel castello di caccia di Mayerling all'alba del 30 gennaio 1889. Poco tempo dopo Elena Vetsera, madre di Mary, per difendersi da accuse infamanti, sospetti e malignità su di lei e sulla sua famiglia, scrive un memoriale di 92 pagine per raccontare la sua verità e anche per salvaguardare la reputazione della figlia e riabilitare se stessa. Una ragazza fortunata Mary, ricca, affascinante - un'enfant très sérieuse et bien educable come scrivono le suore salesiane - destinata a una vita di privilegi; ma si innamora del figlio dell'imperatore Francesco Giuseppe e dell'imperatrice Elisabetta con l'entusiasmo irrefrenabile di un'adolescente, persa a tal punto da mentire anche alla madre pur di coronare quel suo sogno che si rivelerà infine un terribile incubo. Il personaggio chiave della vicenda è la contessa Maria Luisa Larisch-Wallersee che Elena mette sotto accusa. È la nipote preferita di Sissi, ma suo padre l'ha avuta da una borghese, l'attrice Henriette Mendel, quindi Maria può accedere alle stanze e ai segreti della famiglia imperiale, ma non può farne parte e si presta così ai maneggi più esecrabili che le costeranno la cacciata dalla Corte. Sia lei, sia Mary sono come le falene che volano troppo vicine alla luce; la fanciulla morirà, la contessa farà una vita raminga da avventuriera. Le versioni su quanto accaduto a Mayerling si sono moltiplicate negli anni: avvelenamento, colpo apoplettico del principe, omicidio-suicidio, duplice omicidio politico, duplice omicidio per mano di un marito tradito… La fine di Rodolfo e Mary rimane ancora oggi sconosciuta e una frase di Francesco Giuseppe non fa che aumentarne il mistero: "Qualsiasi cosa è meglio della verità".
10,00

Lelio Luttazzi e la settima arte. Musicista, attore e regista

Lelio Luttazzi e la settima arte. Musicista, attore e regista

Nadia Pastorcich

Libro: Copertina morbida

editore: Mgs Press

anno edizione: 2021

pagine: 184

"Lo swing per quelli che lo capiscono è una goduria, ma si tratta sempre di una minoranza, e sarà sempre così. Ma non morirà mai". Lelio Luttazzi ha vissuto immerso nella musica, soprattutto nel suo amato swing. Dopo l'incontro fortuito con Ernesto Bonino, con Teddy Reno è partito per Milano. Da lì in poi radio, teatro, cinema e televisione sono entrati a far parte del suo quotidiano, lasciando un segno nella storia culturale italiana del Novecento. Con "Studio Uno" e "Teatro 10" si è fatto conoscere sul piccolo schermo per l'eleganza e l'ironia. Al cinema invece ha scritto vari commenti musicali per importanti film che ancora oggi ricordiamo come "Totò, Peppino e la... malafemmina" di Mastrocinque, "Souvenir d'Italie" di Pietrangeli, "Venezia, la luna e tu" di Risi, "Risate di gioia" di Monicelli. Non solo musicista e compositore, ma anche attore ne "L'avventura" di Antonioni, "L'ombrellone" di Risi e altre pellicole. Questo libro vuole ricordare un grande artista che ha dato un importante contributo anche alla settima arte.
16,90

Il figlio americano di Rodolfo d'Asburgo

Il figlio americano di Rodolfo d'Asburgo

Daniela Lasagnini

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2021

pagine: 144

Il 30 gennaio 1889 a Mayerling - in circostanze che non sono state ancora del tutto chiarite e forse mai lo saranno - muore l'erede al trono d'Austria-Ungheria, Rodolfo d'Asburgo. Cinque mesi dopo, dall'altra parte dell'Oceano, in Arkansas, nasce suo figlio, l'erede maschio che non ha avuto dalla moglie Stefania. Chi è la donna che il 21 giugno di quell'anno mette al mondo a Hot Springs Rudolf Franz Alexander Napoleon Augustus Maximilian Karl Josef? È davvero una principessa russa? Si dice sia una figlia illegittima dello zar Alessandro II... Sono in molti a cercare di scoprire l'identità della misteriosa "Principessa K" di cui si invaghisce Rodolfo; così come saranno in molti a cercarne il figlio americano, perché sono tanti gli interessi che vorticano intorno a un presunto erede dell'imperatore Francesco Giuseppe. Il bambino dai natali regali intanto cresce in un orfanotrofio per poi incontrare, come nelle migliori fiabe, chi si prenderà cura di lui amorevolmente, aiutandolo a trovare la sua strada in una giovane America dalle mille opportunità. Ma come mai quest'orfano, apparentemente privo di relazioni, avrà la fortuna d'esser sempre circondato da personalità di una certa caratura estremamente sollecite nei suoi confronti? Naturalmente segreti così scottanti, come quello di un figlio illegittimo di Rodolfo, sono difficili da mantenere. Ed ecco che dalla remota Austria Francesco Giuseppe ordina alla sua Polizia segreta di cercare il bambino per tentare di riportarlo nel Vecchio Continente. E chissà come sarebbe andata la Storia se il tentativo avesse avuto successo… Questa è la storia del nipote americano di Francesco Giuseppe ricostruita e raccontata per la prima volta.
16,50

Jane Austen Cuguluf

Jane Austen Cuguluf

Alessandro Fullin

Libro: Copertina morbida

editore: Mgs Press

anno edizione: 2020

pagine: 80

La Baronessa Sufiarefolo, celebre rampolla di una famiglia della comunità greca, vive nel suo magnifico palazzo sulle Rive con la sorella Ponziana, la sgraziata figliola Morena e il figlio Gian Tandul. A causa delle disperate condizioni economiche in cui versa, la Baronessa decide di affittare parte della sua magione ai turisti e grande è la sorpresa quando si trova davanti Jane Austen, la celebre scrittrice arrivata Trieste per ravvivare la sua fortuna letteraria. Caduta in disgrazia in patria, a causa dei bestseller delle sorelle Brontë, la Austen è decisa a rinverdire la sua fama non più nella lingua inglese ma nell'altrettanto nobile dialetto della Venezia Giulia. Complice dell'impresa il perfido isontino Carlo Giovanella, un editore privo di scrupoli, deciso a spremere come un limone la più importane penna del XVIII secolo. Tra trabocchetti e inganni, svenimenti e rivelazioni, debiti e ricchezze, ecco svolgersi un'altra diabolica matassa di quell'Arianna impertinente che è Alessandro Fullin.
9,00

Il sapore del bosco. Storie di cibo semplice

Il sapore del bosco. Storie di cibo semplice

Anna Cecchini

Libro: Copertina morbida

editore: Mgs Press

anno edizione: 2020

pagine: 112

Sembrerebbe solo un libro di ricette, invece è un libro in cui si raccontano anche storie che hanno a che fare con l'esigenza più essenziale del mondo: nutrirsi. Una raccolta di aneddoti familiari, di vicende curiose e di ricordi che arrivano da dietro l'angolo e da molto lontano. Piatti cucinati all'ombra di una palma e tra i vapori della cucina di un transatlantico, lunghe traversate per raccogliere aglio orsino e antri fumosi di pastori che rimestano latte crudo di pecora. La storia di tante vite che impastano, friggono e infornano elementi semplici per placare l'appetito e offrire un attimo di felicità. I libri di ricette sono tanti, forse troppi. Qui non ci sono tecniche elaborate e piatti stellati, ma il sapere custodito in una dispensa profumata e tramandato per generazioni. C'è la storia materiale, che poi diventa arte, di trasformare un prodotto povero e spontaneo in una favolosa esperienza gustativa, il riscatto di un borgo isolato che elabora il piatto della festa per sfuggire alla miseria, il saper trovare dentro un bosco il necessario per una cena primaverile. Ci sono noia e marachelle, scarpinate in montagna e piatti da "ultima settimana del mese". E soprattutto il ricordo affettuoso di una cucina essenziale e rassicurante. Il piacere di un buon piatto si consuma in poco tempo. Se manca il racconto della sua origine e del piacere infinito di raccogliere, modificare e trasformare, si riduce a poca cosa.
16,00

Ursus & Audax. La grande fuga

Ursus & Audax. La grande fuga

Massimiliano Penazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2020

pagine: 80

2 marzo 2011. Il Golfo di Trieste è sfigurato dalla bora scura con raffiche che arrivano a 173 Km/h. L'Ursus, protagonista di un secolo di storia navale giuliana, rompe gli ormeggi e prende il largo come un mostruoso veliero senza pilota. Accanto al pontone galleggiante c'è l'Audax, che lo segue fin quando le cime si spezzano e il piccolo rimorchiatore punta diretto verso le sabbie isontine. Le due imbarcazioni avrebbero potuto provocare danni ingentissimi alle navi in rada o in navigazione. Gli unici che potevano tentare di catturare i fuggitivi erano gli uomini della Tripmare, erede della storica Tripcovich, nata quando Trieste era ancora territorio dell'impero austro-ungarico. Il dott. Alberto Cattaruzza, figlio di Luigi, fondatore della Tripmare, ha ragione quando osserva che non c'era alcuna certezza che le cose finissero bene. È l'emergenza perfetta: nelle sale operative e a bordo gli animi si fanno tesi, come sartie sotto raffica. Anche il capitano d'armamento Renzo de Visintini, che dalla base comandava i rimorchiatori, ne era consapevole; nessuno tuttavia immaginava quanto sarebbe stato maledettamente difficile riportarli in banchina. "L'approccio all'Audax" - racconta il capitano Vladimiro de Noto - "è stato ancora più pericoloso a causa delle sue acrobazie nel mare in tempesta e dell'approssimarsi dei bassi fondali e della costa. Che fare? I tempi erano strettissimi e le alternative erano: rischiare e agire, o rinunciare".
12,00

Trieste and science. A history and its protagonists

Trieste and science. A history and its protagonists

Davide Ludovisi, Federica Sgorbissa

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2020

pagine: 216

"Trieste e la scienza. Storia e personaggi" diventa "Trieste and Science. A History and its Protagonists". Il libro, uscito nel 2018, è stato aggiornato al 2020 e tradotto in inglese per soddisfare le richieste di chi non padroneggia l'italiano, come i tanti ricercatori stranieri che lavorano a Trieste. La traduzione è di Maura Tomasi. Il libro raccoglie le storie di settanta personaggi che dall'inizio dell'Ottocento hanno lasciato un segno nel mondo scientifico italiano e mondiale, e che con Trieste hanno avuto un legame fondamentale. Un excursus storico-divulgativo spiega inoltre i fattori sociali, economici e politici che hanno determinato a Trieste un terreno così fertile per il pensiero scientifico, senza dimenticare il presente e le nuove sfide che attendono la città della scienza. Raccontando la storia di scienziati e scienziate scopriamo la loro connessione con il territorio, i momenti salienti della loro carriera con particolare attenzione a quelli legati a Trieste, ed anche l'importanza della loro ricerca. Per alcuni la città ha rappresentato il fulcro della loro vita e carriera, per altri un momento determinante e per altri ancora il luogo di nascita o di morte. Una parte del libro, infine, racconta cos'è diventata e com'è cambiata Trieste oggi in ambito scientifico, quali sono le linee di ricerca e in quali istituti si stanno seguendo, ipotizzando le prospettive future.
22,00

Il mio passato. Ricordi della Corte d'Austria e di Baviera unitamente agli eventi che condussero alla tragica morte di Rodolfo, erede al trono d'Austria

Il mio passato. Ricordi della Corte d'Austria e di Baviera unitamente agli eventi che condussero alla tragica morte di Rodolfo, erede al trono d'Austria

Maria Larisch

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2020

pagine: 272

Figlia di Luigi di Baviera, fratello dell'imperatrice Elisabetta, sin da bambina pupilla della zia Sissi ma anche succube del suo intrigante, egoistico fascino, Maria Larisch è uno di quei personaggi che scansano le responsabilità e le conseguenze dei propri atti, che altri invece a loro addebitano senza possibilità di sconto. Dopo la tragedia di Mayerling, che la vide coinvolta in prima persona (era lei che combinava gli incontri tra Rodolfo e Maria Vetsera), l'amata Sissi non volle mai più incontrare Maria, la quale peraltro, in questo concitato, vivido e romanzesco memoriale riferisce una frase di Rodolfo brutale e infangante: "Sei sempre stata la mezzana di mia madre". Dunque mezzana anche per il figlio. Ma la coloritura di questa storia raccontata vivacemente in prima persona ha ben altri accenti di violenza: il dietro le quinte del dorato mondo imperiale e dell'aristocrazia austro-bavarese è una sequenza di orrori che la Larisch butta sulla pagina senza alcun ritegno. Dopo tre matrimoni, sei figli e una vita molto movimentata, Maria morì in miseria nel convento di San Servazio, a Maastricht, in Olanda, il 4 luglio 1940.
20,50

Rodolfo e le donne

Rodolfo e le donne

Friedrich Weissensteiner

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2020

pagine: 280

Un viaggio nell'universo femminile che ha segnato la breve vita di Rodolfo d'Asburgo, dalla tenera età alla sua fine. Il principe ereditario aveva poca considerazione della donna, che nel migliore dei casi etichettava come amante o facile preda sessuale. La causa principale di questa scelta è stato quasi certamente il comportamento che la madre ha avuto nei suoi confronti. Come scrive l'autore, "Elisabetta era una madre incompleta. Non riuscì ad avere la meglio sulla strapotente suocera per detenere il controllo sui figli... Una crisi matrimoniale e il labile stato fisico e psichico dell'imperatrice, che la portò ad allontanarsi dalla famiglia, fecero il resto... e così Rodolfo crebbe praticamente senza madre". Gisella, la sorella maggiore, era invece l'inseparabile compagna di giochi. Un legame solido, sincero, che sarebbe durato tutta la vita. Anche in nonna Sofia Rodolfo trovò una figura affidabile, sempre presente, autorevole ma affettuosa. Ligia al dovere, Sofia si adoperò instancabilmente per preparare il tanto atteso nipote al suo futuro ruolo di imperatore. La sorella minore, Maria Valeria, unica fortunata beneficiaria di un amore materno che Rodolfo aveva così tanto agognato per sé, fu invece bersaglio di tutte le insicurezze e gelosie del fratello. Infine la moglie Stefania nella quale l'erede al trono aveva riposto le uniche speranze di una vita familiare serena, di un focolare di affetti e sincera complicità: un sogno infranto da diversità caratteriali e da visioni del mondo diametralmente opposte. E poi c'è la giovanissima Mary Vetsera, che non aveva alcuna possibilità di realizzare il suo sogno d'amore, ma che ostinatamente continuava a crederci. Tra questi famosi personaggi fa capolino anche il vivace universo di donne normali – balie, tate, istitutrici, prostitute – che hanno dato a Rodolfo quel po' di amore e comprensione umana che gli hanno consentito di sopravvivere. Da non dimenticare il ruolo avuto dall'amica-amante Mitzi Caspar, una escort d'alto bordo, alla quale Rodolfo era molto affezionato: è stata forse l'unica donna che ha amato veramente. Infatti nel suo testamento ha provveduto generosamente al suo futuro. Il libro ci svela anche i molteplici aspetti della vita al femminile nell'Ottocento, dalla maternità al ruolo delle donne in famiglia, dalla sessualità ai primi vagiti di un'emancipazione femminile che, seppur ancora lontana, avrebbe mutato radicalmente la società europea. Quel "mondo di ieri", già descritto magistralmente da Stefan Zweig nella sua indimenticabile autobiografia, ci viene ripresentato in queste pagine.
20,00

Lyduska. La vita tra due mondi della contessa di Salcano

Lyduska. La vita tra due mondi della contessa di Salcano

Anna Cecchini

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2019

pagine: 128

Una villa ottocentesca in bilico tra l'Italia e la Jugoslavia. Una grande fattoria nel cuore del Kenya contesa tra la Corona britannica e le tribù kikuyu. Una donna che attraversa il Novecento tra avventure esotiche e tragedie personali. La storia di Lyduska e della sua famiglia è scandita dai grandi eventi di una terra di confine, quella del Goriziano, che, come poche, è l'emblema di un territorio plurimo, che sa parlare tante lingue diverse ma poi è costretto a dimenticarle. Perfino il suo nome, Lyduska de Nordis Hornik, è la sintesi delle sue origini: un nome che sfuma in un vezzeggiativo sloveno, un cognome materno che proviene dal Veneto, mentre quello paterno arriva dalle foreste boeme. Lyduska parla sette lingue, difende tenacemente il suo quarto di nobiltà, frequenta l'aristocrazia internazionale, ma sposa il figlio dell'autista. Cena sempre con i bicchieri di cristallo e le posate d'argento, servita a tavola dal fedele maggiordomo kenyota, ma poi ripara da sé con qualche martellata il motore catarroso della sua vecchia Seicento. Trascorre metà della sua vita tra viaggi straordinari e amicizie che contano, ma poi consuma l'altra metà da sola, senza il conforto di un affetto accanto. La sua vita è la storia di una donna che crede in se stessa e nei propri sogni e che, per quanto la vita possa essere dura, rialza sempre la testa e mantiene la schiena diritta, fino all'ultimo giorno: sempre al centro della scena, qualunque cosa accada.
18,00

Ritratto di Lili Trieste, 1916

Ritratto di Lili Trieste, 1916

Deana Posru

Libro: Libro in brossura

editore: Mgs Press

anno edizione: 2019

pagine: 216

Doberdò, San Martino del Carso, il Monte San Michele: nel 1916 la Grande Guerra infuria nelle trincee sul fronte dell'Isonzo, sconvolgendo la vita di migliaia di soldati. Fra questi c'è il sottotenente András Nagy, un giovane pittore di Budapest richiamato nell'esercito austro-ungarico, che subisce l'amputazione della mano destra e sembra condannato a dover rinunciare all'arte per sempre. Ricoverato all'Ospedale civico di Trieste, András trascorre la convalescenza in preda alla rabbia per la sua nuova condizione, finché un incontro inaspettato sembra cambiare il suo destino: durante una passeggiata nel Giardino pubblico, il giovane vede l'affascinante Elisabetta - detta Lili - seduta su una panchina mentre legge a voce alta "Anna Karenina" a un'altra donna. András adora Tolstoj e chiede se può restare ad ascoltare. Lili si fida di quel soldato che le ricorda i cugini impegnati sul fronte russo e qualche giorno dopo lo zio della ragazza lo invita a casa. La vivace famiglia di Lili, in parte austriaca e in parte istriana di Pirano, aiuterà quel sottoufficiale ungherese che si trova solo e ferito in una città sconosciuta e, pian piano, il talento del giovane artista si risveglia… Quasi vent'anni dopo, una strana lettera della direzione del Civico Museo Revoltella richiamerà a Trieste il pittore ungherese ormai affermato. Cosa vorranno? András è curioso, sale sul treno e durante il viaggio ritorna con la mente a quegli anni "terribili e meravigliosi" della sua giovinezza.
16,50

Lacroma, l'isola maledetta degli asburgo

Lacroma, l'isola maledetta degli asburgo

Stefania del Belgio

Libro: Copertina rigida

editore: Mgs Press

anno edizione: 2019

pagine: 56

Scritto dall'arciduchessa Stefania del Belgio, moglie sfortunata dell'erede al trono Rodolfo, morto a Mayerling in tragiche circostanze mai del tutto chiarite, molto probabilmente non è mai arrivato nelle librerie, ma è stato usato da Stefania per omaggi ad amici e parenti. Infatti è stato edito nel 1892 da Adolph W. Kunast, Imperialregio Libraio di Camera e di Corte. Accanto al testo ci sono 23 disegni del pittore di camera dell'Imperialregia Marina Anton Perco che illustrano le bellezze dell'isola situata proprio difronte a Ragusa (oggi Dubrovnik). Scrive Dario Fertilio nella prefazione: "C'è, nelle descrizioni dei luoghi notevoli di Lacroma, nella rievocazione quasi fiabesca degli avvenimenti storici che vi sono accaduti, nelle pennellate sentimentali sui tramonti, le albe, le rocce, la moltitudine delle piante, gli abbandoni spirituali e poetici dell'arciduca Massimiliano, qualcosa di inconfondibile. E cioè il vero gusto del viaggiare nello spazio e nel tempo, inteso come arte di perdersi... Un viaggio all'isola, fuori dalle facili raffigurazioni ad uso dei turisti, dovrebbe essere compiuto sulla scorta di una simile guida. Inattuale, e, proprio per questo, così intrigante". Nadia Pastorcich nella postfazione racconta tutte le disgrazie e le morti avvenute dal 1023 al 2007: "Lacroma è una vera e propria meta turistica per gli appassionati di racconti noir e per i più curiosi, che non temono la presenza di qualche spiritello. Oggi, il castello ospita l'Accademia Croata delle Arti e delle Scienze e il Museo di Scienze Naturali, mentre il complesso del famoso monastero Benedettino si può visitare. Avvolti nella tranquillità - non passano auto - è possibile anche passeggiare per l'isola; nuotare nel "Mar Morto", un piccolo lago salato, alimentato da caverne sotterranee; vivere in simbiosi con la natura nella spiaggia naturistica, o incontrare i pavoni, pronti ad accogliere i turisti e accompagnarli in giro per l'isola. E se Miramare non vi basta, a Lacroma potete immergervi nel museo-parco botanico, voluto da Massimiliano, che racchiude centinaia di tipi di piante e fiori esotici. Forse lì, il paradiso è rimasto".
13,00

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