Linaria
Zonacammarata. Maregrosso. Messina: paesaggi retroattivi, processi sociali
P. Paolo Zampieri
Libro: Copertina morbida
editore: Linaria
anno edizione: 2014
pagine: 68
Quartiere di Maregrosso, il "sogno del mare" tradito di Messina, fra baracche e resti industriali. Qui un muratore babelico, Giovanni Cammarata (1914-2002) aveva trasformato la sua misera abitazione in un castello colorato, colmo di decorazioni e sculture. Le ruspe, anni fa, hanno risparmiato solo la facciata: tutto intorno oggi c'è il grande parcheggio di un supermercato. Di tale vicenda eccezionale il saggio propone uno sguardo urbano, capace di cogliere le relazioni e i legami con la storia sociale e il processo di ricostruzione di una città azzerata nel 1908 dal grande terremoto. Intorno alla casa si muovono nuovi passi e nuove idee, dentro una Messina in trasformazione.
Moschini da Tuscania. Scultore contadino
Libro: Copertina morbida
editore: Linaria
anno edizione: 2013
pagine: 50
Tuscania e il viterbese: un territorio da attraversare con i sensi stupiti di fronte a un paesaggio non ancora devastato, al richiamo degli uccelli, a una memoria etrusca presente in ogni anfratto. Qui per decenni un contadino, Pietro Moschini (1923-2011), scolpì e raccontò le sue creature: infiniti personaggi, teste, animali in legno e in pietra. Oggi la sua singolare "casa-museo" a Tuscania (creata "dal basso" e inaugurata nella primavera del 2013) si candida come centro di un itinerario irregolare nella Tuscia, fra siti sorprendenti e anziani cantori di storie. Ad accompagnarci un amico di Pietro: Mario Ciccioli, artista ambientale che porta suoni e figure nel paesaggio.
Südtiroler paradies. Orti di montagna
Libro: Copertina morbida
editore: Linaria
anno edizione: 2012
pagine: 160
Ricchi di varietà orticole, colorati da fiori variopinti e curati con amore dalle contadine, gli orti del Südtirolo sono gli unici veri giardini di montagna. Gli orti rivelano una comprensione diretta e pragmatica della natura, di cui vista, udito, tatto e olfatto sono gli strumenti principali. Quella delle contadine è infatti una conoscenza profonda e precisa della vegetazione, poiché perfettamente integrata nella vita di tutti i giorni. Nell'orto uomini e piante non sono protagonisti separati, e proprio su questa inscindibile relazione si fonda il principale interesse di questo libro che raccoglie il contributo di diversi autori. Dopo la prefazione di Werner Bätzing, geografo tedesco, uno dei massimi esperti di cultura alpina, Michela Pasquali delinea un ritratto dell'orto contadino con la sua storia, l'evoluzione delle piante coltivate e il ruolo delle contadine nella conservazione della biodiversità. Andrea Heistinger, botanica e ricercatrice austriaca, descrive le principali essenze coltivate negli orti. Infine il testo di Wilhelm Pfaff presenta un vero e proprio inventario di tutte le piante coltivate e selvatiche in relazione al loro uso nell'alimentazione, nella medicina popolare e nei rituali religiosi legati ad antiche tradizioni.
Muro, io ti mangio! Emozioni e ritratti, storie e ricette per una meravigliosa dozzina d'erbe di muro
Carlo Bava, Alessia Zucchi, Maria Cristina Pasquali
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Linaria
anno edizione: 2018
"Muro, io ti mangio!" è un libro realizzato a più mani, in cui si avverte il confluire di diverse sinergie, interessi, passioni, linguaggi e punti di vista. Refrattario ad ogni catalogazione, in quanto non ascrivibile entro un genere ben preciso, sconfina in vari ambiti: dalla storia alla leggenda, dalla scienza all'ecologia, dall'etnobotanica alla gastronomia, danzando con i piedi della poesia e dell'arte.
L'ecologia degli altri. L'antropologia e la questione della natura
Philippe Descola
Libro: Libro in brossura
editore: Linaria
anno edizione: 2016
pagine: 128
Dalla fine del XIX secolo, l'antropologia studia l'umanità nella diversità delle sue manifestazioni e, senza sfuggire alla suddivisione tra natura e cultura, si divide tra due linee interpretative: la prima considera le diversità culturali come risposte adattative ai condizionamenti dell'ambiente e la seconda si sofferma invece sul ruolo simbolico di elementi naturali selezionati nell'ambiente circostante. In questo breve saggio Descola esorta a uscire da questo dualismo, delineando un'ecologia delle relazioni tra esseri umani e non?umani così che l'antropologia, rinunciando al suo antropocentrismo, possa superare il dibattito tra determinismo naturale e culturale.