Historia
Etruschi. Experience 3D
Alessandro Barelli
Libro: Copertina morbida
editore: Historia
anno edizione: 2010
I castelli romani. Volume 1
Luciano Franzoni, Roberto Liberi
Libro
editore: Historia
anno edizione: 2010
pagine: 93
Vengono chiamati "Castelli Romani", o semplicemente "I Castelli" come recita una nota canzone di Petrolini (Una gita a li Castelli) tutti quei centri che sorgono sulle pendici dei Colli Albani e Tuscolani e che affacciano sulla campagna romana permettendo da alcuni punti una visione completa della città di Roma, trovandosi a pochi chilometri di distanza dalla Città Eterna. Le principali vie di comunicazione con Roma sono la via Appia, la via Latina (o Anagnina) e la Labicana (odierna Casilina). Il nome deriva dalla presenza in epoca medievale di numerosi castelli e torri di avvistamento e controllo del territorio, ora in gran parte scomparsi o modificati da successive costruzioni che nel corso dei secoli hanno provocato notevoli cambiamenti al paesaggio.
Il museo del mare e della navigazione antica di Santa Severa
Flavio Enei
Libro: Copertina morbida
editore: Historia
anno edizione: 2009
pagine: 64
Sul vino con il vino
Rita Cosentino, Elisabetta Siggia
Libro: Copertina morbida
editore: Historia
anno edizione: 2009
pagine: 96
Civita Castellana. Dai Falisci ai fasti dei Borgia
MAGNO FABIO
Libro: Copertina morbida
editore: Historia
anno edizione: 2008
pagine: 61
"La tradizione impone che con il nome Falerii Veteres ci si riferisca all'antica città falisca conquistata e rasa al suolo dai Romani nel 241 a.C, mentre col toponimo Falerii Novi si identifichi la città che sorse successivamente poco più ad ovest. Una ricerca condotta dal Prof. Di Stefano Manzella ha determinato a questo proposito come i due appellativi veteres e novi siano da attribuire ad un'aggiunta moderna. Come venivano distinte le due citta nei tempi antichi? Sicuramente, fino al 241 a.C. i vari storici, quali Ovidio e Solino, quando nominano le terre dell'agro falisco, con "la città falisca fondata da Halaesus" si riferiscono inevitabilmente a Falerii Veteres; gli storici successivi, Livio, Dionigi di Alicarnasso, Macrobio, che descrissero le guerre tra Romani e Falisci, usarono sia il nome latino Falerii sia il nome greco Falérioi, mentre Ammiano Marcellino e Diodoro Siculo preferirono rispettivamente i nomi Faliscum e Faliscòn. I veri problemi per gli archeologi sopraggiungono dallo studio degli avvenimenti posteriori al fatidico 241 a.C, ovvero da quando Falerii Novi divenne municipium e quasi contemporaneamente l'antica Falerii Veteres, distrutta, continuò in minor misura ad essere occupata. Strabone, infatti, ricorda l'antico centro col termine Falìscon ed usa Falérioi per indicare Falerii Novi: ma anche in questo caso non tutti gli storici dell'antichità concordano nelle versioni." (Fabio Magno)