GCE
Flor Garduño. Nature silenziose. Ediz. italiana e inglese
José M. Espinasa, David Streiff
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2006
pagine: 96
Un corpo, un frutto, un fiore, un bambino, un pesce, un cavallo, una vecchia fotografia fotografata nella neve. L'artista messicana raccoglie nelle sue immagini frammenti dispersi, frammenti di quotidianità, talvolta malinconici, talvolta dolorosi, del suo paese d'origine, il Messico, e della sua memoria; ci fa percepire tutta la sensualità e anche tutta la fisicità dei corpi e degli sguardi, tutta la nostalgia per un mondo che va inevitabilmente perdendosi nella grande deriva dell'omologazione. Il suo è un linguaggio che col trascorrere del tempo ha attinto non la semplicità quanto la segreta complessità della rappresentazione. Un linguaggio che è puro teatro.
Marcel Dupertuis
Françoise Jaunin
Libro: Libro in brossura
editore: GCE
anno edizione: 2005
pagine: 36
Le spectacle dans la rue. 100 manifesti da 10 paesi. 1958-1968 una selezione dalla storica mostra curata da Antonio Boggeri per Olivetti... Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2005
pagine: 224
Popoli. Ediz. italiana e inglese
Sandro Glaettli, Luca Patocchi
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2005
pagine: 56
Quattro mele annurche
Maria Rosaria Valentini
Libro: Libro in brossura
editore: GCE
anno edizione: 2005
pagine: 80
Ma tu, che Babbo Natale sei?
Elena Wullschleger Daldini
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2004
pagine: 48
Oltre Bering. Le colonie russe del nord Pacifico
Libro: Libro rilegato
editore: GCE
anno edizione: 2004
pagine: 264
Suono visivo-Visual sound
Miki Tallone
Libro: Libro in brossura
editore: GCE
anno edizione: 2004
pagine: 18
Niente salvia a maggio
Flavio Stroppini
Libro: Libro in brossura
editore: GCE
anno edizione: 2004
pagine: 61
In queste pagine è raccolta l'ultima giornata della Vita di un aspirante suicida tra personaggi bizzarri, situazioni comiche e, paradossalmente, amore per la vita, o, per essere esatti, amore per alcuni momenti della vita. Nel racconto il protagonista, stanco di una "vita piatta" e conscio di non aver saputo o voluto fare nulla per cambiarla, decide, dopo un mea culpa che raccoglie critiche verso se stesso e il mondo in generale, di suicidarsi. Si fa carico delle colpe di tutta l'umanità quasi a voler purificare la società con il suo gesto ed esortandola ad andare avanti con spirito di miglioramento. La sua non è una critica generale alla società, ma una critica all'inedia che il nostro modo di vivere ci ha abituati. Ci stiamo dimenticando di vivere.

