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Gaffi Editore in Roma

L'ultimo singolo di Lucio Battisti

L'ultimo singolo di Lucio Battisti

Adriano Angelini Sut

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2018

pagine: 528

Il mito benevolo di Lucio Battisti, l'ineffabile fascino del grande musicista sabino, protegge le vicende del giovane Natale De Santis che, divorato dal fuoco sacro della canzone, cerca d'incontrare il suo mito; ma non è solo la sua storia, questo libro racconta anche le vicende di una famiglia d'immigrati abruzzesi, che, completamente assorbiti dai sacrifici del ceto medio impiegatizio, incrociano i loro piccoli traguardi con le alterne vicende dei Leoni, commercianti ebrei, e degli Antei, integerrimi costruttori fascisti scivolati confortevolmente nei panni dei palazzinari democristiani. Il romanzo è il racconto di vite dedicate alla musica (Natale De Santis), alla politica (Romano Antei), al lavoro (Saul Leoni), agli affetti, nel travolgente contesto della dinamica Roma del secolo scorso.
22,00

L'abaco dei sentimenti confusi

L'abaco dei sentimenti confusi

Giuseppe Procaccini

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2018

pagine: 187

Questa raccolta prende il nome dalla prima di dodici novelle che si susseguono senza una sequenza organica, un po' "indisciplinate": città e luoghi diversi, ambienti veri e fantasiosi, personaggi disparati, passato, presente e futuro, si incrociano e cavalcano, come a rincorrersi: tra sogno e realtà. Il tempo della narrazione è prevalentemente contemporaneo, tranne la breve incursione del racconto "Il fratello": dalla storia di una moneta antica verrete precipitati a Patrasso agli albori del cristianesimo. In tutte le novelle la personalità complessa dell'autore, grazie a uno stile inconfondibile e confidenziale, tiene aperta una delicata linea di comunicazione con il lettore. Procaccini affronta temi drammatici e leggeri, senza smettere mai di essere autentico. Ad esempio, nel racconto "La confessione" in una pigra giornata napoletana un uomo di successo sfruttando un'amara autoironia fa i conti con il suo passato, prendendone finalmente coscienza. Come ne "Il parapioggia", ambientato a Palazzo Chigi, dove gli eventi atmosferici giocano un buffo inconveniente, dando il via a una sequenza di vicende, anche drammaticamente grottesche, collocate fedelmente negli ambienti che contano. Denigrare o compatire sono sentimenti mai espressi, ma sempre sfiorati con delicatezza: in tutte e su tutte le novelle il dato prevalente è il rispetto della condizione umana, anzi la dolorosa condizione umana con le abitudini, le piccinerie, i sogni e le fatiche, la fortuna e l'amaro destino di ciascuno. Eppure è proprio questa condizione umana a dare coraggio, a restituire, se non fiducia, speranza.
15,00

Estate indiana

Estate indiana

Mauro Casiraghi

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2017

pagine: 206

L'Indian Summer è l'illusione di una tregua dall'inverno, «la breve rivolta di tutto ciò che è mortale prima di soccombere alla morsa del gelo». Peter, da ragazzo, è stato divorato da un sentimento non solo fraterno per la sorella Celeste. Per sfuggire a quella passione ha scelto d'isolarsi, vive in Canada sulle rive solitarie di Dawn Lake, ma un incidente occorso al padre lo costringe a rincontrare Celeste e a partire insieme a lei per Milano. Un ritorno a casa che si svolge in un tempo sospeso, quasi irreale, lungo quel confine misterioso che separa la vita dalla morte. Un amore che come quello di Ulrich con la sorella Agathe (L'uomo senza qualità di Musil) vorrebbe rispondere con i fatti alla bruciante domanda «se un amore, per quanto grande, senza compimento fisico possa essere più che l'ombra di un amore?». Il romanzo stringe i due protagonisti ai nodi essenziali della letteratura - i conflitti familiari, la perdita, la ricerca di una identità - oltrepassando il confine che si erano imposti. È il preludio a una nuova vita che si svelerà soltanto alla fine del viaggio, in un radioso giorno di estate indiana.
18,00

Insperati incontri

Insperati incontri

Silvio Perrella

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2017

pagine: 508

"Ho nitida l'occasione della mia conoscenza con Silvio Perrella. Risale a trenta anni fa. Lui aveva già incontrato un mio libro, attratto dalla fascetta, firmata da uno scrittore caro a entrambi. Ci incontrammo nella sua città. Cominciai a leggere i suoi articoli, i suoi saggi, le sue interviste. Alcuni li ha raccolti in un libro. Molti altri, secondo un diverso criterio, sono raccolti qui, e fin dal titolo richiamano ciò che è necessario nelle nostre letture: incontrare. È un libro che si presenta in disposizione alfabetica, come per dare un ordine a ciò che recalcitra a essere ordinato: spesso sono incontri con persone, per intervistarle e ritrarle. Credo che la fisicità dell'incontro sia per Perrella quasi necessaria: diversamente da altri saggisti, se può conoscere dal vivo la persona messa a oggetto del saggio, preferisce. Non tutti preferirebbero, perché gli incontri rischiano di essere deludenti rispetto a ciò che si è letto. Ma credo di poter dire che Perrella preferirebbe le delusioni alle illusioni. Tuttavia, qui dentro, di delusioni non ce ne sono: sicché il sostantivo del titolo merita pienamente l'aggettivo che lo precede. Ed è -come il lettore ha già visto in copertina - Insperati incontri: un libro di critica in presa diretta. L'ordine alfabetico rende facile, per chi conosce le letture predilette da Perrella, l'accostamento con i Sillabari di Parise. Anche qui si tratta di un alfabeto a suo modo sentimentale, nonostante alle lettere dell'alfabeto corrispondano nomi di persona. Ma che cosa sarebbero i sentimenti senza le persone, a che cosa servirebbero? Perciò, attraverso il suo alfabeto, Perrella salva gli incontri - variamente sorprendenti ogni volta - che il caso e la sorte (e la sua capacità) gli hanno assegnato. Ne salva la memoria per tutti noi e la rende attiva, ne fa uno strumento che servirà a tutti quelli che lo leggeranno, proprio quando meno se lo aspetteranno. Così per chiunque leggerà saranno incontri ogni volta insperati." (Raffaele Manica)
23,00

Leonte

Leonte

Antonio Bettelli

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2017

pagine: 148

È il 27 maggio 2011. Tra due giorni i caschi blu della missione UNIFIL in Libano ricorderanno i loro caduti, fra questi anche i soldati italiani dell'Operazione Leonte. Alle ore 15.55, un ordigno esplode sul ciglio della superstrada che collega la capitale libanese con l'antica città fenicia di Sidone. Le agenzie stampa battono la notizia: un soldato italiano è morto. Poco dopo, il portavoce dello Stato Maggiore della Difesa dichiara «Nessun ferito rischia la vita»; ma il nostro autore che è lì, con l'incarico di addetto per la difesa presso l'ambasciata italiana, sa che adesso, a distanza di quattordici anni dagli ultimi caduti del nostro contingente in Libano, un altro soldato italiano potrebbe lottare tra la vita e la morte. Da quel giorno, la passione del ventenne Giovanni Memoli si intreccia drammaticamente con le vicende della "Terra dei Cedri", un Libano mostrato dall'autore nella chiave giusta a comprendere i sommovimenti interni della scena geopolitica mediorientale. "Leonte" tiene amalgamati ricordo privato, confessione professionale, ripensamento dell'intera esistenza a meta del cammino. E una storia narrata isolando un preciso segmento di tempo: prende forma tra scenari chiassosi, quelli di una Missione il cui senso si riassume nel quotidiano lambire il pericolo. Confessione appassionata di un uomo per il quale matrimonio, paternità, lealtà nella gerarchia, fame di solitudine, sete di conoscenza di mondi stranieri, altrettanto dei segreti del proprio animo che di quelli altrui - tutto è ugualmente cruciale.
16,00

Spietati i mansueti

Spietati i mansueti

Lisa Ginzburg

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2016

pagine: 115

Lisa Ginzburg appartiene a quella ristretta schiatta di palombari della penna impermeabili ai preziosismi stilistici e che, divorati da un'urgenza che sovrappone esito creativo e travaglio ideale, si immergono nelle acque torbide della realtà per trascinare in superficie e rendere oscenamente visibile il dolore così com'è, per riportarlo alla luce senza cosmesi di sorta. In una Parigi scansionata nella sua topografia anonima e insieme glamour come in un romanzo di Modiano, Lisa Ginzburg sorvola la città e, tra milioni di sottili infelicità che formicolano come vermi, estrae cinque biografie paradigmatiche e ci abita dentro per un tratto di tempo utile a svelarne le incrinature. Cinque vite non illustri, come cinque dita di una mano che impugna il mistero di vivere." (Crocifisso Dentello)
15,00

Giorgio La Pira, i minatori di Ravi e la coda del diavolo

Giorgio La Pira, i minatori di Ravi e la coda del diavolo

Hubert Corsi

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2016

pagine: 43

"Tenga - mi disse il sindaco di Firenze - questo è il mio stipendio, lo porti ai minatori di Ravi."
10,00

Le miniere di Falun

Le miniere di Falun

Ernst T. A. Hoffmann

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2016

pagine: 62

Il giovane marinaio Elis cambia vita grazie al racconto d'un minatore misterioso, a Falun grazie allo fascino della bella Ulla ritroverà lo slancio perduto dopo le avventure di mare. Quando scende nel ventre della terra per lavorare in miniera è felice, ma presto dalle profondità più buie, si leverà un avvertimento sinistro sul suo destino.
10,00

Io, Pablo e le cacciatrici di eredità

Io, Pablo e le cacciatrici di eredità

Alessandro Banda

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2016

pagine: 133

L'epoca di "Io, Pablo e le cacciatrici di eredità" è la nostra e i valori sono quelli del passato, dove, fusi abilmente in un miscuglio esiziale, percepiamo materiali letterari, stili di vita, vocazioni e talenti inespressi. Banda non propone una tesi all'incompiuto, ma ne esalta nella forma l'ardire; ricordando, analizza e ripensa negli ambienti, riportandoci agli affetti personali, non scheda indizi, ma ci immerge nel linguaggio. La storia centrale è il frutto di un raggiro, è un percorso di doppiezza, dove ogni gesto romantico nasconde un sotterfugio e dove il protagonista si fa amare, pur di vivere un'insperata seconda giovinezza, accetta, e noi empaticamente con lui, le artefatte seduzioni di due compagne con cui parure per un lungo viaggio. Due femmine gravide di rimpianto che, in omaggio alla legge estetica del dislocamento, sfruttano il loro sapore esotico per compensare le inadeguatezze di ruolo e rango. Le frasi non dette, o le attese attenzioni spontanee e disinteressate, sfumano la riduzione di una presenza a progetto e l'esistenza diviene simbolo del possesso. Banda fa sì che non si abbia bisogno di fornire una ragione alla conclusione: il viaggio "Merano - Mirano", dove lo slittamento di vocale fornisce lo straniamento di non luogo e non tempo. I rituali ipocriti della vita familiare, approntano un magistrale teatro del vero più coerente e efficace del reale.
15,00

L'amore primordiale

L'amore primordiale

Massimo Raffaeli

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2016

pagine: 222

Emarginata dall'editoria, confinata in una specie di samizdat letterario, spesso scritta in stato di clandestinità, la poesia italiana continua, nonostante tutto, ad essere vitale e prodiga di risultati impensabili per la forma-romanzo. Indenne a vittima della dittatura del mercato, estranea ad un mainstream che impone opere di genere ipercollaudate, già iscritte nell'orizzonte d'attesa dei lettori in quanto consumatori, la poesia continua ad avanzare viceversa la sua parola fragile, mite, che tuttavia sa colpire nel profondo e spiazzare gli automatismi percettivi degli stessi lettori. "L'amore primordiale" riordina i saggi e le note di lettura di un critico, Massimo Raffaeli, che è stato un compagno di via dei poeti della sua generazione (da Fabio Pusterla a Francesco Scarabicchi e Cristina Alziati, da Umberto Piersanti a Giampiero Neri) ma anche un partecipe e fedele lettore di alcuni maestri del tardo Novecento, da Franco Scataglini e Vittorio Sereni a Franco Fortini, Giovanni Raboni e Fernando Bandini. La precisione filologica e insieme la fermezza del giudizio critico caratterizzano le pagine di uno studioso che nella parola dei poeti ha sempre cercato di individuare una verità necessaria, quasi un oroscopo per il nostro tempo.
20,00

Finché dura la colpa

Finché dura la colpa

Crocifisso Dentello

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2015

pagine: 243

Domenico è un solitario. Non studia, non lavora, possiede una sola passione: i libri. La lettura è per lui l'unico motivo per sopravvivere. Ogni pensiero è rivolto, come fine ultimo, a chiudersi in camera a divorare un libro dopo l'altro. Questo atteggiamento fra il rinunciatario e l'indolente indispettisce il padre, operaio siciliano emigrato in Brianza, che reagisce rozzo e violento mentre la madre, benché succube del marito, è troppo protettiva per attaccarlo. Poi arriva Anna, una ragazza che incontra per caso in stazione, che come lui ama Pasolini alla follia - tra loro nasce un sentimento anomalo, sempre sul filo dell'imbarazzo, del diniego, in fondo il riflesso della vita di Domenico. Ma questa immutabilità subisce una frattura quando il padre gli trova un lavoro da operaio. Domenico non riesce a opporsi alla sua volontà, tuttavia quando si presenta al cancello della fabbrica, non trova il coraggio e non lo varca. Se la svigna e si rifugia in un bar dove trova ad aspettarlo Agosto, un personaggio sinistro che gli offre una via d'uscita, che Domenico accetta di percorrere senza pensarci troppo: ma quale sarà il suo prezzo?
16,90

La divina interferenza. La critica dei poeti nel Novecento

La divina interferenza. La critica dei poeti nel Novecento

Chiara Fenoglio

Libro: Copertina morbida

editore: Gaffi Editore in Roma

anno edizione: 2015

pagine: 343

"La divina interferenza" è un'area di intersezione e sovrapposizione tra i campi del poetico e del saggistico, è il campo di tensione dove il poeta, rifiutando il pregiudizio della sua autoreferenzialità e ancillarità rispetto all'azione e alla teoresi, si appropria delle armi della critica e le sfrutta per segnare un percorso impuro, aperto e non metodico. I poeti del secolo scorso erano tanto certi di questa verità da non sentire neppure la necessità di argomentarla: Ungaretti, Montale, Pasolini, Zanzotto, Fortini, Giudici e Sereni sapevano perfettamente che i loro scritti critici fornivano le coordinate per la lettura dei versi e che le loro poesie erano già di fatto degli atti critici. Sapevano cioè che la poesia viaggia con un bagaglio pesante, che è animata da una tensione a pensare se stessa, cioè a porsi in relazione contemporaneamente con il passato (la tradizione) e il presente (la propria ricaduta morale e umana). Sapevano, altresì, che la critica è una sorta di arrière-pays della poesia, il suo orizzonte interiore, in assenza del quale diventa sterile discutere del ruolo dell'intellettuale nella società. Oggi la situazione pare nettamente mutata, e forse la marginalizzazione e deresponsabilizzazione del poetico ha a che fare proprio con un divorzio, con la deriva della poesia rispetto all'impulso critico e autocritico.
20,00

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