Edizioni Anarchismo
Solchi
Alfredo M. Bonanno
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Anarchismo
anno edizione: 2009
pagine: 330
"Entrare nell’attimo non è facile, bisogna strumentarsi in maniera adeguata, rendere sottili i propri strumenti, duttili e spregiudicati. Nella prospettiva tracciata a grandi linee, le cause antagoniste sono remote e quindi possono essere trattate con sufficienza. Nella parcellizzazione del dettaglio il nemico si accosta e si fa più vicino, perfino più minaccioso. Questo libro conduce all’interno del mio laboratorio, mettendo a nudo i metodi di riflessione che applico al suo interno, come pure la pericolosità della concretezza in cui questi metodi trovano applicazione. Meglio che altrove, in questi appunti spaesati e spaesanti, si può cogliere il senso di responsabilità che ognuno porta con sé di fronte alla impietosa presenza di ogni forma di oppressione e di ignoranza. La produzione produce l’oggetto e la sua oggettualizzazione, cioè la sua caratterizzazione giuridica, il possesso. La vita non accetta queste condizioni, non può essere spiegata soltanto con cause meccaniche o fisiche. Il causalismo penalizza tutta la forza della vita, riducendola a una equazione in bilico tra meraviglia e fatalità."
Saggi sull'ateismo
Alfredo M. Bonanno
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Anarchismo
anno edizione: 2009
pagine: 336
"Dopo quasi quarant’anni preparo la seconda edizione di questi Saggi. Fatica per me considerevole, prendendo contropelo qualsiasi rilettura o riaggiustamento dei miei scritti. Ripercorrere le varie tappe della mia maturazione filosofica non è il caso, mentre appare indispensabile riaffermare in maniera chiara e senza equivoci il mio essere ateo, contrario a qualsiasi idea di Dio, sia pure camuffata sotto l’aspetto accattivante della verità, della bellezza, dell’uguaglianza o della libertà. Se la qualità, in cui tutte queste idee si riassumono, mi può essere fornita, o comunque garantita, da un qualsiasi Dio, preferisco permanere nella soffocante condizione del produrre quantitativo, preferisco la schiavitù."
Teoria e pratica dell’insurrezione
Alfredo M. Bonanno
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Anarchismo
anno edizione: 2008
pagine: 416
Non dico che questo libro, che vede adesso la sua seconda edizione dopo quasi vent’anni, sia all’origine delle teorie insurrezionaliste, sarebbe una grave imprecisione, comunque la sua parte l’ha fatta e speriamo che possa continuare a farla. Come al solito, ogni teoria che cerca di andare oltre il ristagno che alimenta soltanto pratiche ripetitive trova due ostacoli: uno interno e uno esterno. Se si tratta di una teoria rivoluzionaria il primo ostacolo lo trova nel movimento stesso, il quale non ama molto sentirsi turbare nelle sue sonnolente ritualità di confine. Ricavatosi una nicchia da qualche parte, qui attende tempi migliori custodendo con ansia i propri eritemi. Non solo rumori nella notte, anche pratiche più ampie, partecipazioni a lotte specifiche, collocate esattamente nel tempo e nello spazio, lotte caratterizzate da un processo repressivo in corso contro il quale la gente cerca di fare qualcosa. Non crociate generalizzate contro i simboli del dominio, ma lotte intermedie, più modeste, visibili a occhio sprovvisto di lenti ideologiche, lotte contro qualcosa che impedisce di vivere qui e subito.
Il falso e l'osceno
Alfredo M. Bonanno
Libro: Cartonato
editore: Edizioni Anarchismo
anno edizione: 2007
pagine: 344
"L’analisi politica ha connaturata al proprio svolgimento una irrimediabile piattezza. Gli elementi critici che la compongono sono legati a doppio filo alle condizioni di funzionamento del processo politico. Come tutti sanno quest’ultimo non funziona senza il reperimento del consenso e la realizzazione di tutte quelle modifiche indispensabili a renderlo possibile. La funzione dell’imbroglio ideologico all’interno di questo processo è quella che una volta veniva assicurata dalla religione. L’uomo moderno prega di meno ma, secondo la geniale intuizione di Hegel, sopperisce a questa diminuzione leggendo il giornale. Viene ammesso, in linea di massima, che oggi i destinatari del messaggio politico, quindi i soggetti passivi sollecitati al consenso, sono più informati se non più colti, e che quindi l’imbroglio deve essere più sofisticato o, almeno, più articolato. La cosa è dubbia."