Dragonfly Edizioni

Ryddik ed Elim, due mezzelfi ignari delle loro origini e del significato delle rune impresse sui loro corpi, in seguito all’incendio della propria città e alla morte della madre per mano di un gruppo di orchi, vengono fatti prigionieri. Per salvarsi, Ryddik si macchia di un efferato assassinio che lo traumatizza per sempre. Una volta salvi, i piccoli si imbattono in una banda di ladruncoli con cui trascorrono parte dell’adolescenza. Tuttavia, a causa dei propositi di vendetta di Elim, essi si ritrovano nuovamente nelle grinfie degli acerrimi nemici, stavolta però catturati da essi intenzionalmente. I giovani vengono condotti nella fortezza delle creature ed imprigionati per diversi mesi, finché, dopo una rocambolesca fuga, una tempesta li divide. Ryddik viene salvato da una nave mercantile, ma il fato lo porta ancora una volta ad uccidere. Senza nessun altro al mondo che se stesso, il mezzelfo vagabonda privo di meta. Arrivato ad Isgard, egli si trova a dover sottostare ai voleri di alcuni ambulanti che lo incaricano di derubare un aristocratico del luogo.

…tra sguardi fugaci e timide carezze sulla mano, mi prese e mi baciò. Avrei anche saputo descrivere l'emozione che in quel momento mi colse, ma fui sopraffatta dalla sua inaspettata proposta…

Elly, Fran e Cherry sono tre amiche inseparabili. Un giorno, per svolgere un compito scolastico, decidono di intraprendere un viaggio nelle profondità dell’oceano, nel magico mondo di Sirenally. Qui incontreranno il Mostro Spugno che tenterà di ucciderle. Per fortuna, le ragazze riescono ad avere la meglio, ma quando la principessa Alyssia lo scoprirà deciderà di imprigionarle. Lei, infatti, è una grande amica del Mostro: le è stato vicino quando la madre l’ha abbandonata e ora non riesce più a separarsene. Nonostante ora provi odio per le due protagoniste, alla fine riusciranno a diventare amiche e ristabilire la pace a Sirenally. Come sarà però vivere tra mostri, fate e tritoni? Lo scopriremo nel prossimo romanzo di M.D. Frostern. Età di lettura: da 8 anni.

"Cronache di una chimera" dell'autrice Vincenza Gallo, è un qualcosa che va al di là di un libro. È un immergersi tra i meandri dell'esistenza, un tuffarsi negli episodi che si susseguono come facendone parte; il lettore diventa a volte, partigiano dei protagonisti che si susseguono, altre volte invece, prova gli stessi sentimenti del personaggio descritto, ritrovando in esso situazioni vissute o da vivere.

La poesia è cibo per la mente e il cibo diventa poesia. Nutrirsi è essenziale come lo sono i rapporti sociali, il dolore, la felicità, l’amore. Cibo e poesia: un connubio a nutrimento del corpo e dell’anima.

La storia si svolge tutta all'interno di una clinica psichiatrica. L’intenzione dell’autore è quella di portare il lettore ad imparare cose importanti sulla depressione, attraverso un modo di scrivere particolare, alternando cose serie a situazioni futili di modo ché la lettura di questo romanzo non sia troppo impegnativa.

Era una mattina come tante e dopo essermi svegliata molto presto ed essermi alzata per evitare di far tardi al mio lavoro di cuoca presso una mensa scolastica, mi sono preparata in tutta fretta. Mi sono data una pettinata veloce ai capelli rossi rame, truccata gli occhi nocciola e vestita in pochi minuti. Dato che sono una persona abbastanza robusta non avevo molto da poter scegliere. Per questo ho preso dall’armadio una gonna lunga fino alle ginocchia color panna, la camicia fucsia, il gilet celeste e le scarpe di color rosa confetto che avevano un piccolo tacco. Anche perché, oltre ad essere di larghe vedute, come mi piace definirmi, non sono neanche molto alta. Ero pronta e sono andata in cucina per far colazione, inciampando sugli ultimi scalini della scala e rotolando come una palla di gomma…

Circondati dalla bellezza della natura, entrambi ringraziando nel loro cuore di essere ancora vivi e poter ammirare quei suoni in quegli attimi che parvero, a entrambi, una fugace eternità.