Blues Brothers
Ian Curtis & Joy Division
Chino Ferrara
Libro: Libro in brossura
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2012
pagine: 160
Incominciarono come Warsaw, a Manchester, nella primavera del 1977. Nel gennaio del 1978 diventarono Joy Division, e lasciarono il segno: rock post-punk con testi nichilisti densi di esistenzialismo nero. L'anima e l'immagine della band manchesteriana era il cantante-compositore Ian Curtis, ventenne fragile, tormentato e malato di epilessia, morto suicida il 18 maggio 1980. Questo libro racconta la parabola musicale dei Joy Division. E ricostruisce la tormentata, irrisolta, drammatica esistenza "privata" di Ian Curtis.
Personal Jesus
Dave Gahan
Libro: Libro in brossura
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2012
pagine: 146
Parla il vocalist dei Depeche Mode.
Pink Floyd. Wish you were here. Viaggio nell'album pinkfloydiano dedicato a Syd Barrett
Libro: Libro in brossura
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2012
pagine: 160
La genesi dell'opera, i commenti di David Gilmour e Roger Waters, l'analisi dei testi e delle musiche: viaggio nell'album pinkfloydiano dedicato a Syd Barrett.
Lou Reed, I Velvet Underground, Andy Warhol, Nico, album, concerti dichiarazioni....
Libro: Libro in brossura
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2012
pagine: 162
«Nella peggiore delle ipotesi, i Velvet Underground sono stati una dose massiccia di realismo somministrata alla società nel momento sbagliato; nella migliore, un fenomeno culturale in anticipo sui tempi»
Clash live. Joe Strummer e compagni si raccontano
James Federici
Libro: Libro in brossura
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2012
pagine: 146
Joe Strummer e compagni si raccontano. Joe Strummer: «È importante che la gente sappia che i Clash sono contro il fascismo, contro la violenza, contro il razzismo, e a favore della creatività. E che siamo nemici dell'ignoranza». Mick Jones: «Quando arrivarono i Clash la situazione era questa: non potevi andare a comprarti un disco, perché già sapevi che sarebbe stato un disco di merda...». Paul Simonon: «Abbiamo scelto di chiamarci "Clash" perché vogliamo essere una collisione contro le cose che succedono oggi. Vogliamo riuscire a cambiare la scena musicale, e non solo quella». Topper Headon: «L'unica cosa che non rifarei è la faccenda della droga. Finché non ho cominciato con la cocaina e l'eroina la mia vita era bellissima, poi con la droga è diventata durissima». Joe Strummer: «Sono sempre stato per la libera sperimentazione degli stupefacenti, ma non sopporto l'idea della tossicodipendenza. Se diventi tossico vivi un'esistenza senza speranza, e questo non lo posso accettare».
Dracula il vampiro. Remake horror del romanzo di Bram Stoker
David Harrison
Libro
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2017
pagine: 350
Giro di vite. Remake noir del romanzo di Henry James
Philip Jenner
Libro
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2017
pagine: 150
Il diavolo in corpo. Remake erotico del romanzo di R. Radiguet
John Richmond
Libro
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2017
pagine: 160
Il ritratto di Dorian Gray. Remake gay del romanzo di Oscar Wilde
Richard Stevenson
Libro
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2017
pagine: 250
Ballata
Bob Dylan
Libro: Libro in brossura
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2015
pagine: 160
La musica, la fede, il ricordo. Bob Dylan si racconta.
Freddie Mercury talks
Mark Addams
Libro: Libro in brossura
editore: Blues Brothers
anno edizione: 2014
pagine: 164
Le principali interviste e dichiarazioni di Freddie Mercury, da solo o insieme ai Queen, a partire dagli esordi della band nel 1973. Conferenza stampa dell’aprile 1985: Qual è stata la cosa migliore della tua attività con i Queen? «Beh, la cosa più bella e anche più sorprendente è che siamo rimasti insieme per tutti questi anni. Quando abbiamo cominciato, facevamo tutto in autentico stile-rock, alla Led Zeppelin. Tutte le altre band, però, hanno sempre finito o per sciogliersi o per cambiare formazione. Noi siamo le uniche quattro dive del rock che si sono trovate bene insieme e insieme sono rimaste. Intendiamoci, abbiamo anche noi i nostri bei problemi di ego, ma non abbiamo mai lasciato che prendessero il sopravvento...». Il tuo modo di presentarti in maniera provocatoria è voluto? «Mannò, per niente. Il fatto è che molta gente trova scandaloso quello che per me è del tutto normale». A chi ti rivolgi, per parlare dei tuoi problemi? «Beh, a casa mia ho parecchi specchi e una pelle di rinoceronte... Mary è la sola persona alla quale sento davvero di potermi rivolgere. Gli amici vanno e vengono, non ho molti veri amici. Mary invece sa come affrontare le cose, e se serve sa darmi una regolata. Altrimenti me la vedo da me». Come ti piacerebbe essere ricordato, nel mondo della musica? «Oh, non lo so proprio... non ci ho mai pensato. Quando sarò morto, sarò morto... No, non ci ho pensato. Miodio, quando sarò morto come si ricorderanno di me? Non sta a me pensarci, lo facciano gli altri. Quando sarò morto, cosa me ne fregherà?».