Black Dog

Sir Charles Baskerville viene trovato morto, senza apparenti ferite sul corpo al termine di un vialetto che costeggia la brughiera. La sua famiglia è perseguitata da un paio di secoli da un'oscura maledizione che ha come protagonista un mastino infernale che si accanisce sui maschi dell'antica schiatta. Il dottor Mortimer, amico del defunto e suo curatore testamentario, non sa cosa pensare e, mentre attende l'arrivo dell'erede al titolo, decide di sottoporre il caso alla più famosa coppia di investigatori della letteratura: Sherlock Holmes e John Watson. I due detective si ritroveranno alle prese con un nemico oscuro, sfuggente e molto pericoloso. La famiglia Baskerville è davvero vittima di un vendicatore sovrannaturale o la spiegazione del mistero è molto più terrena? Sospeso tra giallo deduttivo e gotico, "Il mastino dei Baskerville" rappresenta la perfetta sintesi delle varie anime di Arthur Conan Doyle. Tra atmosfere cupe, inquietanti presenze e azione l'autore ha creato un capolavoro senza tempo che rivive in questa edizione che presenta una nuova traduzione, una prefazione dell'autore Matteo Cavezzali e le illustrazioni di Tommaso Buttà. Un classico che regala ancora emozioni forti.

Ludomir, un giovane portalettere che sogna di diventare violinista, riceve un allettante invito. Una misteriosa baronessa lo convoca presso il proprio castello per sentirlo suonare. Elizabeth, questo il nome della nobildonna, soddisfatta dell'esibizione, propone all'uomo di trasferirsi nel proprio maniero, con la promessa di occuparsi della sua formazione musicale e di fare di lui un affermato strumentista e compositore. Ludomir, entusiasta, accetta. La sua nuova vita pare un sogno ad occhi aperti: è travolto da ispirazione continua e trascorre tutto il proprio tempo a suonare e comporre. Tutto va per il meglio, fino a quando non viene rinvenuto il cadavere di Horace, il fratello di Ludomir. Da quel momento in poi l'idillio iniziale sfuma lentamente in un angosciante incubo, da cui nemmeno le mura del castello possono proteggerlo.

Catalogo della mostra "Incisivamente". Raccoglie le incisioni di Barbara Pirotto e Stefania Loreto. Tra il più di figurativo di Barbara Pirotto e il più di materico di Stefania Loreto si muovono una serie di emozioni polarizzate tra il bianco e il nero, che puntano al disvelamento (o alla resa) in sé e per sé del mistero della natura. Il trattamento dell'immagine, e quindi dei propri fantasmi poetici, tende al frastagliato, all'appuntito in Pirotto, mentre in Loreto la nube materica si condensa in ondate di ombre sovrapposte.