Edita Casa Editrice & Libraria: Le centurie
Mugghiére e Cemenére ovvero mogli e comignoli come li hai te li devi tenere
Claudio De Cuia
Libro: Copertina morbida
editore: Edita Casa Editrice & Libraria
anno edizione: 2013
pagine: 48
Una nuova "Centuria" di Claudio De Cuia, il quale poco garbatamente - per il Gentil Sesso, - ha raccolto una serie di modi di dire che, rigorosamente in pura lingua tarantina, stigmatizzano la figura della Donna soprattutto attraverso i suoi atteggiamenti plateali, le sue caratteristiche proverbiali, i suoi modi di fare e di rapportarsi dinanzi alle facezie quotidiane, alla vita matrimoniale, familiare e domestica, nei rapporti con il mondo che le gira intorno... lei! il centro dell'universo. E non fa sconti a nessuno!
Nascesse ovvero un Natale d'altri tempi. La tradzione religiosa e popolare del Santo Natale a Taranto raccontato in versi ed illustrato...
Claudio De Cuia
Libro: Copertina morbida
editore: Edita Casa Editrice & Libraria
anno edizione: 2013
pagine: 48
Ci risiamo: ancora un libro sul Natale? Le pubblicazioni sul Natale abbondano in tutte le forme: racconti, storie, romanzi, fumetti, leggende, saggi, per adulti e bambini, giovani e anziani, uomini e donne. Il libro, in fondo, è sempre un prodotto di mercato che ben si accompagna alla tradizione dei regali. Un modo intelligente per festeggiare la storia della natività sarebbe quello di andare alla scoperta di nuovi libri che parlino delle feste e che lo facciano in maniera interessante ed intelligente. Così sarebbe, appunto, se non fosse che sempre più rara è divenuta la frequentazione delle librerie. Per tutte queste ragioni, ma anche per altre, lo scopo di questo piccolo lavoro è raccogliere e conservare, per le nuove generazioni, tutto ciò che riguarda il passato che, ineluttabilmente, scivola via verso l'oblio... Introduzione di Domenico Sellitti.
Russe e Gnure, ovvero il diavolo e l'acquasanta
Claudio De Cuia
Libro: Copertina morbida
editore: Edita Casa Editrice & Libraria
anno edizione: 2012
pagine: 48
I modi di dire della terra di Taranto per stigmatizzare il contrasto tra le posizioni irriducibili di laicità e di religiosità, attraverso le figure tipiche del diavolo, quello tipicamente carnascialesco e tracotante nella bonarietà paesana, e del sacerdote, quello sapientemente abbozzato da tanti autori nei panni dello scaltro e del genuino servo di Dio, ma padrone di se stesso... Il tutto, senza abbandonarsi mai allo scontato ed alla volgarità, se non dove la schiettezza popolare lo richieda.