EDES: Quaderni stintinesi
Da Posthu Camugli a li Calanchi. Il lessico marinaresco del dialetto stintinese
Valentina Calvisi
Libro: Libro in brossura
editore: EDES
anno edizione: 2018
pagine: 136
L’idea di raccogliere il lessico della pesca, della marineria e della tonnara come elemento essenziale della cultura di Stintino (borgo un tempo di pescatori e ora anche turistico, Sardegna nord ovest, golfo dell'Asinara), si è realizzata in questo saggio di Valentina Calvisi. La cultura marinara è oggi fatalmente destinata a stemperarsi in una “modernità” che sembra poter prescindere da molti degli antichi saperi e dalle parole che li veicolavano. Nel saggio si scrive di arti della pesca e delle costruzioni di imbarcazioni, che hanno rappresentato e rappresentano ancora aspetti fondamentali dell’economia e del vissuto stintinese. I vocaboli della marineria e della tonnara sono riportati in un idioma “eccentrico”, che origina dal Sassarese e che risente di apporti liguri, còrsi e campani, luoghi di provenienza dei pescatori che hanno “contaminato” il linguaggio dei mestieri del mare, dando vita a una parlata che accomuna i saperi locali con le loro esperienze.
Il sonno degli eroi. Il mistero dei zigantes tra Mont'e Prama e Stintino
Rodolfo Negri
Libro: Copertina morbida
editore: EDES
anno edizione: 2017
pagine: 120
Che cosa rappresentano realmente gli straordinari giganti di pietra di Mont'e Prama, sepolti nella necropoli di Cabras? Chi li ha costruiti e perché? Nel romanzo di Rodolfo Negri due bioarcheologi cercano di svelare i misteri degli guerrieri sepolti nella penisola del Sinis e, affidandosi alle più moderne tecniche di indagine, formulano nuove e sorprendenti ipotesi. La narrazione si sviluppa fra le metodologie della scienza e i voli di fantasia nel mondo magico della Sardegna antica. Fra i misteri si apre uno squarcio, anche grazie alle intuizioni e alla sensibilità di una donna straordinaria.
Sulla rotta dei tonni. Ricette dal bacino del Mediterraneo
Paola Dessy
Libro: Copertina morbida
editore: EDES
anno edizione: 2016
pagine: 96
Esistono molti tipi di preparazione del tonno sia fresco che conservato: a crudo, in acqua, in frittura, al forno, alla griglia, in stufato, in umido, in padella e al salto che vanno usati a seconda dei casi in maniera appropriata per valorizzare una ricetta. Perché la preparazione abbia un determinato sapore, una determinata consistenza, un determinato aspetto. Questo libro con ricette nasce dalla ricerca più complessa sulla vita dei tonni e dei suoi pescatori di Stintino, fatta molti anni fa, in occasione della collaborazione con l'amico Salvatore Rubino per il suo libro "La Tonnara saline" e per l'allestimento del primo Museo della Tonnara saline (1994). Dimenticato tra cartelle di appunti e disegni è rispuntato dal mio archivio su richiesta di Salvatore, che ne conosceva l'esistenza. È un omaggio a Stintino, ai suoi pescatori, quelli che ancora escono a pescare e quelli, moltissimi, che non ci sono più, ai suoi abitanti, ai suoi luoghi a me cari già dagli anni della prima giovinezza.
Stintino, nello sguardo etnografico di Enrica Delitalia
Libro: Copertina rigida
editore: EDES
anno edizione: 2015
pagine: 128
Enrica Delitala ha insegnato per decenni storia delle tradizioni all'università di Cagliari, ma ha spaziato con i suoi studi in tutta la Sardegna. La sua attenzione per Stintino è stata speciale, perché legata ai ricordi di gioventù delle vacanze ai tempi del turismo per pionieri, quando poche famiglie della borghesia imprenditoriale e delle professioni di Sassari scoprirono il borgo dei pescatori, ponendo le fondamento per il suo futuro turistico. Enrica Delitala ha osservato questa complessa evoluzione, soffermandosi soprattutto su usi e tradizioni da lei vissute e però anche filtrate attraverso l'angolo di osservazione della ricerca sul campo.
Vita e morte dei prigionieri austro-ungarici sull'isola dell'Asinara (1915-1916). Un progetto di ricerca tra biologia, medicina e archeologia... (Stintino, 2015)
Libro: Copertina morbida
editore: EDES
anno edizione: 2015
pagine: 90
Il volume raccoglie e divulga i risultati preliminari di una ricerca multidisciplinare bio-medica e bio-archeologica finalizzata a una analisi approfondita e puntuale di un evento emblematico, utile a ricostruire un ulteriore tassello della "follia della guerra": la vicenda sanitaria dei prigionieri austro-ungarici trasferiti nel 1915 nel campo di concentramento allestito dalle autorità militari italiane presso l'isola dell'Asinara, in seguito alla capitolazione della Serbia, dopo il secondo attacco dell'esercito austro-ungarico, quando le truppe serbe intrapresero la marcia che da Belgrado li portò in Albania: l'esercito in ritirata trascinava con sé una massa di quarantamila prigionieri austro-ungarici. La ricerca descrive la situazione di emergenza e crisi umanitaria venutasi a creare sull'isola con l'esplodere di una terribile epidemia di colera che decimò gli sventurati soldati.

