Eden Editori: Mente, spirito e corpo
Psyche. Lo straniero che ci abita
Riccardo Dri
Libro
editore: Eden Editori
anno edizione: 2020
pagine: 322
Riesce a noi assai singolare che si possa concepire un uomo in cui abiti un ospite straniero, un suo duplicato più debole, un altro io, come sua psiche. Ma questa, appunto, è la fede dei cosiddetti popoli primitivi di tutta la terra. Le osservazioni che condussero ad ammettere una doppia vita nell'uomo erano familiari ai Greci di Omero, come lo furono ad altri popoli. Non può essere affermato più chiaramente che il simulacro dell'anima non ha parte alcuna nell'attività dell'uomo sveglio e pienamente cosciente. Il suo regno è il mondo del sogno. Quando l'altro Io, senza coscienza di sé, è sprofondato nel sonno, si risveglia ed opera il suo doppio. Vive dunque in lui un secondo Io, che opera nel sogno. Questo essere aereo si chiama, appunto, «psiche», cioè «una vita, un fantasma, che tuttavia non ha del tutto coscienza» (Omero, Iliade, XXIII, V. 104)
L'autismo è un umanismo
Riccardo Dri
Libro
editore: Eden Editori
anno edizione: 2017
pagine: 210
Questo è qualcosa di più di un libro sull'autismo (d'altra parte ce ne sono migliaia), ma questo testo ha qualcosa di unico: è un libro di filosofia dell'autismo. Questo scritto è volutamente di immediata comprensione, certo non esente da tecnicismi quando non se ne è potuto fare a meno, ma basato su criteri diamentralmente opposti a quelli dei soliti libri sull'autismo che l'autore ha studiato in grande numero.
Viaggio nella follia. Se il cùculo cade dal nido
Riccardo Dri
Libro
editore: Eden Editori
anno edizione: 2015
pagine: 210
Le scienze dello spirito, e in particolare la psichiatria, intendono proporsi come scienze sul modello della medicina. Ma già Aristotele riconosceva erronea questa impostazione, pensando alla medicina non come a una scienza, ma come a un'arte. Il problema nasce dal fatto che non c'è ancora una differenza riconosciuta tra malattia del corpo e malattia della mente, perché mentre lo studio che si occupa della malattia del corpo si esercita su entità misurabili, lo studio che intende occuparsi dello spirito non ha superfici. Infatti gli eventi psichici sono inosservabili e non esistono test diagnostici. Ciò induce a pensare che l'istinto segreto della scienza sia la paura dell'incalcolabile. Tutti questi enigmi riconducono all'enigma della soggettività e sono quindi inseparabilmente connessi all'enigma della tematica e del metodo delle scienze dello spirito. Se la scienza vuole essere oggettiva, deve per ciò stesso prescindere dalla soggettività: solo che nelle scienze dello spirito la soggettività è il loro oggetto, e il loro statuto è aporetico fin dalle premesse. Sorge il legittimo sospetto, dunque, che la "cura" proposta dalla psichiatria debba convertirsi in un "prendersi cura" e che la nozione stessa di malattia mentale vada rivisitata, se non abrogata, come non smettono di predicare gli psichiatri Thomas Szasz e Allen Frances, per i quali la malattia mentale non esiste.