Di Felice Edizioni: La carena
Festoso inferno
Antonio Ferrara
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 104
Alcune poesie avrei potuto inserirle in un ideale capitolo di “obblighi e divieti”, pervase come sono di regole banali e quotidiane volutamente mal interpretate o violate apposta. Altre scimmiottano il gergo dell’economia o dell’urbanistica o addirittura della telefonia. Altre ancora sono una richiesta educata che maschera un’implorazione. Alcune, brevissime, provano a essere un concentrato di immagini, suoni e profumi ad alto peso specifico, un tentativo di “far entrare il mare in un bicchiere”, come diceva Calvino. Certe altre si potrebbero definire poesie d’interni, lì dove provo a far parlare le cose concrete, fedele alla scuola di Caproni, che diffidava di quelle poesie nelle quali non compare mai un bicchiere o una bottiglia. Altre poesie osano la rima in mezzo, dissimulata e a volte sfacciatamente ostentata. Alcune hanno sotto il basso continuo, il passo buffo, ludico e ironico della filastrocca, altre sono secche e assertive come un aforisma. In ciascuna ho cercato una percussione regolare e a volte claudicante, un verso tragico e improvvisamente mutilato, un turbinio di frasi brevi, sempre indugiando – come diceva Valery – tra suono e senso.
Poeti. Ventinove cavalieri e una dama
Angelo Gaccione
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 56
Pillole di vita e di saggezza, semi di un modo di percepire la propria esistenza che hanno messo radici e aspettano di rivelarsi e crescere come piante da frutto per le generazioni a venire: questo è il “nuovo” Gaccione, che, come un’Araba Fenice capace di rinascere sempre dalle proprie ceneri, crede nella poesia come occasione per ridare alla vita il suo etimologico carattere di “vitalis”, di realtà cioè “degna di essere vissuta”, costi quel che costi. (Vincenzo Guarracino)
Risme private
Andrea Giampietro
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 104
«Queste Risme private confermano le doti del poeta di Quasi una scorciatoia (2020) e in più ne ampliano la gamma tematica. Vi si ribadisce, salvo rare e sapienti eccezioni, il dominio di un endecasillabo che Giampietro rispetta e modula come il costante e insostituibile signore della trama sonora» (dalla prefazione di Silvio Ramat)
Esattamente altrove
Eliza Macadan
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 64
C’è un luogo che non esiste sulle mappe, ma che risuona in ogni poesia di questa raccolta: un altrove preciso e sfuggente, un confine tra il tempo e l’eternità, tra la memoria e l’oblio. Le parole si fanno pietra e vento, attraversano città ferite, deserti siderali, stanze abitate dall'eco di chi è andato. Una voce poetica lucida e visionaria, quella di Eliza Macadan, che scava la superficie del reale per scoprire ciò che vi pulsa sotto: il sacro, il disastro, il corpo, la storia che si ripete in ogni guerra e in ogni addio. In questa poetessa romena la lingua italiana sembra accendersi di nuovi significati: una metrica del tutto varia ma sempre sorvegliata, parole che cozzano tra loro, si rincorrono anche foneticamente, a volte fino all’assonanza e alla rima, che arriva spesso inaspettata, ricomponendone, o anche dirottandone, il senso. Fabrizio Dall'Aglio
Visioni, ascolti, pensieri. Poesie 1954-2024
Pietro Civitareale
Libro: Libro in brossura
editore: Di Felice Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 848
Scrivere è sempre una efficace forma di riparazione, il risultato di un processo memoriale, un prodotto distillato dai lucidi ascolti della memoria, per cui l’io di chi scrive non è più quello di un’autobiografia o di un diario privato, ma un io trasformato dalla carica allusiva dello strumento linguistico impiegato. Come dire, chiamando in causa Schopenhauer, che il mondo è una mia rappresentazione, ciò che ne fanno il mio pensiero e i miei sensi. Ma, oltre a dare, nel rapporto io-realtà, il massimo risalto al Soggetto, alle sue qualità creative ed evocative, tendo a sottolinearne anche la condizione di estraneità e di inconsistenza oggettiva. In fondo vivere non è che la storia di un continuo accomiatarsi, il racconto di un tentativo ininterrotto di distacco e di ideale sopravvivenza rispetto all’esistenza stessa. Pietro Civitareale