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D'Ettoris: Ritorno al reale

L'invisibile luce. Aforismi sapienziali per una redenzione del tempo

L'invisibile luce. Aforismi sapienziali per una redenzione del tempo

Gustave Thibon

Libro: Libro in brossura

editore: D'Ettoris

anno edizione: 2022

pagine: 344

Dopo la pubblicazione del volume "Il tempo perduto, l’eternità ritrovata. Aforismi sapienziali per un ritorno al reale", esce la seconda raccolta contenente gli aforismi di altre due importanti opere di Gustave Thibon: Notre regard qui manque à la lumière del 1970 e L’illusion féconde del 1995. Thibon conferma ancora una volta di essere una voce potente in grado di risvegliare “il Dio che dorme” dentro di noi, una voce che esplode in formule folgoranti che smascherano i nostri errori e le nostre ipocrisie, per illuminare le profondità del nostro spirito. Gli aforismi di Thibon ci invitano a un dialogo sincero con noi stessi, con gli altri, con quell’invisibile luce che è Dio. Infatti, seppur accecato da innumerevoli sfavillanti apparenze e distratto dalle seducenti suggestioni degli idoli del progresso, l’uomo continua a rimanere un essere assetato di Amore e Verità.
24,90

Il tempo perduto, l'eternità ritrovata. Aforismi sapienziali per un ritorno al reale

Il tempo perduto, l'eternità ritrovata. Aforismi sapienziali per un ritorno al reale

Gustave Thibon

Libro: Libro in brossura

editore: D'Ettoris

anno edizione: 2019

pagine: 516

In questo volume sono stati raccolti gli aforismi che compongono tre delle opere più significative del filosofo cattolico francese Gustave Thibon: "L'échelle de Jacob" (1942), "L'ignorante étoilée" (1974) e "Le voile et le masque" (1985). Mediante l'aforisma — che è senza dubbio la forma letteraria che predilige — Thibon cattura il lettore con le sue folgoranti intuizioni e con le sue infiammate provocazioni; ne sprona così l'intelligenza a elaborare una risposta personale. La brevità e la pregnanza di significato tipiche degli aforismi di Thibon non impediscono, certo, di individuare un filo conduttore nel suo pensiero che, seppur procedendo a tratti per sorprendenti paradossi, risulta semplice, chiaro, logico e fortemente ancorato alla realtà. Con Thibon la filosofia ritrova il contatto con la concretezza della terra e la bellezza della natura, che risplendono vive nel commosso lirismo di tante immagini e similitudini poetiche. Con Thibon l'esperienza del reale diviene "filosofia del buon senso". Egli parte dall'osservazione disincantata dello smarrimento e dello sradicamento spirituale dell'uomo contemporaneo, dalla constatazione dell'infelicità di un'umanità tracotante che si è allontanata da Dio, sorgente e senso ultimo della vita. Thibon smaschera e frantuma così l'umana ipocrisia, il raffinato inganno degli idoli del nostro tempo e tutti quei falsi miti del progresso che portano alla divisione di colui che è chiamato ad essere sin dal principio l'individuo, colui che è indivisibile. Ma la riflessione di Thibon non mira solo alla denudazione dell'uomo. Essa si fa, in ultima analisi, autentico messaggio di speranza: «L'unica nobiltà dell'uomo, la sola via di salvezza consiste nel riscatto del tempo per mezzo della bellezza, della preghiera e dell'amore. Al di fuori di questo, i nostri desideri, le nostre passioni, i nostri atti non sono che "vanità e soffiar di vento", risacca del tempo che il tempo divora. Tutto ciò che non appartiene all'eternità ritrovata appartiene al tempo perduto».
25,90

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