Clinamen: Philosophia
«Nulla di umano mi è estraneo». Studi su Feuerbach
Fabio Bazzani
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2019
pagine: 108
"Homo sum, humani nihil a me alienum puto". Questa frase del poeta latino Terenzio viene citata da Feuerbach in uno dei paragrafi conclusivi della sua opera probabilmente più importante, i "Fondamenti della filosofia dell'avvenire" del 1843, e rappresenta sintesi critica nonché valenza progettuale del suo pensiero. Situata nel quadro di un rovesciamento del sistema di Hegel, con quella frase al contempo si vuol segnalare come da un tale sistema non si possa prescindere, e ciò non solo per l'ovvio gravame di una cultura coevamente dominante, bensì ai fini della costruzione medesima di una filosofia a-venire. Se «questa frase, presa nel suo significato più universale e più elevato, è il motto del filosofo nuovo», allora è da questa frase che dobbiamo prendere le mosse per valutare l'effettiva novità di un filosofo che ad essa si richiama.
Saggi logico-fenomenologici
Luca Pantaleone
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2019
pagine: 117
Sembra di per sé scontato dire che abbiamo un corpo e una mente. Ma questa convinzione, a un più attento esame, si rivela non sufficientemente dimostrata e rischia costantemente di cadere nell'illusione dei sensi e del pensiero. Il presente lavoro esplora l'origine di questa convinzione, prendendo le mosse dall'adagio cartesiano per cui «di tutto è lecito dubitare». Nondimeno, questa convinzione sembra in sé inoppugnabile, logicamente ben fondata. La trattazione conduce alla conclusione che sia in realtà possibile giustificare alcuni principi basilari della logica classica, e ciò proprio grazie a quell'esperienza del radicale dubbio cartesiano da cui l'unità inscindibile tra mente e corpo sembra emergere con grande chiarezza. L'autore delinea una logica fondata sulla fenomenologia dell'appercezione in quanto esclusiva evidenza nell'esperirsi della coscienza, ma la cui universalità viene messa in discussione da una inesausta esigenza di veri-fica in un mondo che ha la primitiva e costante necessità di essere filtrato da atti intenzionali soggettivi per esse-re percepito come tale.
Schopenhauer. Esperienza metafisica del mondo
Fabio Bazzani
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2019
pagine: 416
Schopenhauer non usa mai il termine nichilismo ma assai prima di altri, e assai meglio di altri, intuisce, enuncia e rappresenta il naufragio esistenziale del soggetto contemporaneo, denunciando l'oblio di ogni questione di senso, il drammatico e pervasivo diffondersi di un sapere attestato al semplicemente evidente di un reale ridotto ad immagine. A Schopenhauer si devono le premesse teoriche per una comprensione autentica del paradigma nichilistico che di sé in-forma la tradizione filosofica e la visione ordinaria del mondo, con le sue nullificanti pratiche materiali, sino agli attuali modi proceduralmente omologanti propri di una mostruosa e artificiale soggettività che progettualmente si sostituisce alla stessa soggettività umana. In questo importante ed originale lavoro, l'autore sottolinea come Schopenhauer ridefinisca l'intero discorso filosofico e come la sua riflessione debba es-sere letta: eminentemente quale inaugurarsi di una nuova ed inedita tradizione di pensiero, eccedente ed eccentrica, irriducibile a forma di sapere istituzionalizzato o a ideologica figura di legittimazione. Costantemente inattuale, la filosofia di Schopenhauer è sempre "altro" rispetto allo "spirito del tempo", al di là di qualsivoglia figura storico-sociale e formazione culturale. In essenza libertaria, dunque, questa filosofia è lo specchio critico e la reiezione radicale di ogni sussistente e di ogni ideologico camuffamento del sussistente in quanto tale.
Teoria della monade
Paolo Landi
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2018
pagine: 368
La monade procede con movimento interno/esterno, dalla coscienza alla realtà esterna e dalla realtà esterna alla coscienza stessa. Procede dunque segnando una linea di congiunzione fra contenuti psichico-spirituali e contenuti fisico-materiali, coinvolgendo l’agire nelle sue varie forme, nonché la comunicazione tra i vari soggetti. I tradizionali caratteri della monade concepita come una dimensione strettamente unitaria e un ambito separato rispetto all’esterno, a partire dalla variazione del loro orizzonte introdotta da Husserl, nel presente contesto vengono ulteriormente modificati nella direzione di un peculiare realismo critico. In questo denso testo di Paolo Landi il punto di vista di Leibniz e il punto di vista di Husserl fanno da sfondo a un discorso costruito intorno a una nozione di monade come coscienza del singolo individuo umano, considerato in rapporto al processo della monade medesima.
Per una filosofia concreta. Alle radici del pensiero di Marcuse
Renata Bascelli
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2018
pagine: 132
L’esigenza di una “filosofia concreta” è il motivo che ispira costantemente la riflessione di Marcuse, dai primi scritti, che costituiscono l’oggetto d’analisi del presente lavoro, sino alle opere della maturità. Ed è nella prospettiva di quella filosofia, in cui il pensare mai appare disgiunto dall’agire, che risultano centrali concetti quali ideologia, verità, utopia, azione radicale, dialettica, Esserci, esistenza, vita, bisogno, lavoro, essenza, storicità. L’autrice pone in evidenza come la riflessione giovanile di Marcuse appaia ad esito di non marginali influenze hegeliane, marxiane, diltheyane, heideggeriane ed al contempo determini il preludio della originale rielaborazione consegnata ai testi di più chiara notorietà: "L’uomo a una dimensione"; "Eros e civiltà". Il pensiero di Marcuse, fin dalle sue origini, in virtù della lucida lungimiranza che lo connota, può ancora costituire una lezione per il mondo contemporaneo e, più in generale, disegnare un discorso fondato razionalmente nonché orientato verso la prassi quale unica strada percorribile al fine di affrontare, e forse tentare di risolvere, la crisi totale che attanaglia l’umanità di oggi.
Evanescenza del tempo. L'esperienza del sé
Fabio Bazzani
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2018
pagine: 200
Le tradizionali interrogazioni sul tempo danno per scontato un qualcosa che scontato non è: la legittimità stessa di tali interrogazioni. Il tempo rinvia a dimensioni "soggettive", "oggettive", "assolute", "relative", ad un loro eventuale coesistere o a nessuna di esse? Oppure "tempo" è solo parola e immagine, solo "matematica finzione" utile a non naufragare nella quotidiana esperienza? E se il tempo non fosse che convenzione ed immagine, funzione e strumento, di cui forse neppure vale troppo la pena occuparsi? Probabilmente dovremmo rivolgere l'attenzione ad un insondato originario che abbia in sé valenza fondamentale. Allo spazio, ad esempio, come scaturigine di ogni esistenza, di ogni esperienza, di ogni domanda e, dunque, del tempo stesso. In questo lavoro, probabilmente il più denso e il più teoreticamente complesso di Fabio Bazzani, il tempo viene giuocato su registri differenti (individuali, esistenziali, epocali) che ne restituiscono la valenza di realtà e di sospensione, di finzione e di imprescindibile "solidità".
Genealogia della teoria critica. Adorno tra Hegel e Kant
Simone Cavallini
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2017
pagine: 196
Maestro della declinazione più intransigente di critica sociale, Adorno insegna a leggere e a riconoscere la violenza connaturata all'organizzazione sistemica dell'attuale mondo "amministrato". Tuttavia anche il pensiero di Adorno sorge da questo mondo – né altrimenti potrebbe essere – e di questo mondo non può che ripetere i limiti, entrando così in contraddizione con se stesso. Il presente volume pone in rilievo la consapevolezza che Adorno ha di tale contraddizione e sottolinea come di tale contraddizione vi sia necessità affinché quel pensiero possa emanciparsi a teoria critica globale proprio di questo mondo. Nel percorso che così viene delineandosi, l'attenzione alla ragion pratica di Kant e soprattutto alla dialettica di Hegel risulta fondamentale.
Soggetto e mondo nel cinema di Pasolini
Paolo Landi
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2017
pagine: 134
Molto probabilmente i film di Pasolini sono tra quelli che racchiudono la dimensione filosofica più vasta e profonda di tutta la storia del cinema. Per comprendere l'incidenza della sua "narrazione" cinematografica sul tessuto estetico-artistico delle compagini testuali e sul loro formato visivo e sonoro, la fenomenologia offre uno strumento estremamente efficace. Le nozioni di soggetto, di oggetto, di mondo, di coscienza, di senso, di corpo, di esperienza, di parola, sulle quali questo libro insiste, consentono di porre in risalto quella incidenza e di render conto della dinamica propria del cinema in generale e appunto di quello di Pier Paolo Pasolini in particolare.
L'uno e il molteplice
Paolo Landi
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2016
pagine: 342
Il pensiero di Parmenide, ben oltre la lettura che Heidegger ne fornisce, rappresenta un germe che si sviluppa e cresce fino al sistema hegeliano. È in questo arco di tempo che l'uno trova il proprio orizzonte più vasto, la sintesi stessa di tutte le variazioni fondamentali del classico. Ma al di là degli estremi e della possibile ricostruzione della serie degli intermedi, è possibile tracciare un originale disegno dell'uno grazie alle figure e ai modi di espressione propri della riflessione di Husserl e del suo lascito fenomenologico. E in ossequio della dignità profonda del presupposto, è anche possibile vincolare l'indagine sull'uno ai limiti di quell'esperienza che quotidianamente compiamo, senza dimenticare lo scarto della speculazione e i suoi obblighi problematici, che non si limitano ad un'attenzione verso l'istanza di una conferma, bensì che frequentemente vengono situandosi nella prospettiva di un oltrepassamento. Così una dottrina fenomenologica dell'esperienza e del tutto che l'autore ha perseguito in altre opere, ancora una volta si trova ad attingere al paradosso inerente al rapporto tra il tutto e il non essere che lo delimita, alla questione della dicotomia tra interno ed esterno, e ad un prospetto monadologico nel quale il molteplice sembra addirittura trionfare. Nel presente lavoro, gli scorci forniti dai temi in questione riguardano l'indice mobile di una correlazione fra l'uno e il molteplice, che si profila in modo costante generando contesti aperti.
Etica e potere
Fabio Bazzani
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2015
pagine: 102
Non può esservi morale se non vi è un sentimento di reazione alla "logica" di questo mondo, ma non può esservi un sentimento di reazione se gli individui sono privi di senso morale. La "logica" morale è oppositiva alla "logica" di questo mondo: è sempre un "sentire diverso" per un "agire diverso". La morale è tale solo se entra in tensione con il presente. Altrimenti è semplice amministrazione di questo presente, una delle tante declinazioni del potere che questo presente governa, una delle tante forme ideologiche di ripetizione della logica del mondo, una delle tante figure di sapere istituzionalizzato ed accademicamente disciplinato. In questo studio di Fabio Bazzani, la prospettiva etica delineata ha valenza "essenziale", ontologica, in quanto radicata in una dimensione non soggetta alle configurazioni storiche ed epocali di "questo mondo", ed in quanto apertura ad un senso fondativo, di per sé antagonistico di ogni etografismo avalutativo e di ogni risolversi di questo in ideologia di potere.
Tutte le ore feriscono, l'ultima uccide. Georges Battaille. L'estetica dell'eccesso
Giuseppe Panella
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2014
pagine: 256
Questo libro prende in esame alcuni aspetti fondamentali dell'opera di Bataille: la letteratura, la critica letteraria, l'antropologia culturale, la storia della sessualità e la dinamica dell'erotismo, nonché ricostruisce il rapporto tra il pensatore e scrittore francese e la cultura a lui contemporanea e successiva, attraverso l'analisi del suo scontro furibondo con Sartre e dell'influsso esercitato su filosofi come Jacques Derrida e Michel Foucault .L'impossibile, la notte, il non-senso e la morte diventano altrettante chiavi interpretative di una precisa e complessa visione filosofica e letteraria, la quale, nonostante la sua centralissima rilevanza nella cultura del XX e del XXI secolo, in Italia risulta ancora poco conosciuta e apprezzata.
Vertigini. Scritture della rivoluzione
Aldo Pardi
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2014
pagine: 284
Il presente volume intende indagare come il concetto-immagine di "Rivoluzione" sia stato impiegato da filosofi e letterati non solo a fini teorici, ma anche per disegnare, con attenzione alla situazione politica e sociale ad essi coeva, una possibile strategia "pratica" di emancipazione. Trovano quindi spazio, in queste pagine, attente indagini su Althusser, su Gramsci, su Korsch, su Deleuze, sul marxismo della Seconda e della Terza Internazionale, sul movimento trotzkista, su Rosa Luxemburg, ma anche su Pasolini, sul cosiddetto "gruppo 63", nonché sulle differenti componenti della critica filosofica e letteraria orientata ad una generica "sinistra".