Cesati: Quaderni della Rassegna
Controculture italiane
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2020
pagine: 202
Può sembrare contraddittorio conferire una dimensione nazionale a movimenti transnazionali quali i movimenti del '68. Eppure, quei movimenti di protesta scelsero i loro bersagli a seconda del contesto geografico e assunsero connotazioni espressive riferite a immaginari locali, legati al contesto e alle tradizioni nazionali. Anche in Italia, il movimento di contestazione "importato" dagli USA e dalla Francia ha avuto un esprit particolare. La prima domanda cui risponde questo volume è se, come e dove questo spirito sia emerso e sia stato recepito. Una seconda problematica riguarda l'eredità del '68. Ci siamo chiesti quanto le generazioni successive siano state influenzate da quella cultura che aveva investito il pubblico e il privato, il sociale, il politico, e finanche l'etica e l'estetica. Le nuove forme di espressione emerse dal '68 hanno messo davvero in discussione le convenzioni artistiche? Le culture popolari affermatesi in quel clima, e le nuove avanguardie che le hanno costeggiate, hanno davvero sovvertito i codici, rivoluzionato il canone? In che modo si sono trasmessi l'insolenza, la sperimentazione, il nichilismo, l'edonismo e l'esotismo di quegli anni? Ha ancora un senso, a cinquant'anni da quell'esplosione emancipatrice, riconsiderare le controculture nate in Italia sulla scia del '68 e riflettere sulle loro eredità?
Il dualismo Nord-Sud. Vecchie e nuove questioni in Italia e nel Mediterraneo
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 210
Il dualismo tra Nord e Sud ha giocato un ruolo fondamentale per la costruzione della nazione italiana e ancora oggi struttura gran parte dei discorsi politici e mediatici sullo stato del Paese. La “questione meridionale” è stata oggetto continuo di dibattito e studio fin dall’unità, un dibattito spesso viziato da una serie di stereotipi difficili da mettere in discussione. Avvenimenti più recenti hanno collocato l’Italia intera ai poli opposti della dicotomia Nord-Sud. I movimenti migratori hanno riportato il Mediterraneo al centro dell’attenzione del dibattito pubblico continentale, in cui l’Italia assume un ruolo di frontiera settentrionale o meridionale, a seconda del punto di vista. Per comprendere a pieno le evoluzioni del dualismo Nord-Sud imposte dal nuovo scenario globale, è necessario uno sguardo che vada oltre gli steccati imposti dalle singole aree disciplinari. Il volume raccoglie contributi di geografi, musicologi, letterati, linguisti, storici che riflettono su vari aspetti del rapporto tra Nord e Sud in Italia e nel Mediterraneo.
La donna nel Rinascimento. Amore, famiglia, cultura, potere. Atti del 29° Convegno internazionale (Chianciano Terme-Montepulciano, 20-22 luglio 2017)
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 654
Il volume raccoglie gli atti del Convegno Internazionale dedicato al Rinascimento che ogni anno si svolge tra Chianciano Terme e Montepulciano a cura dell’Istituto Petrarca. Tema di questa edizione la donna: tema di forte attualità perché ancora oggi esistono in molte culture atteggiamenti di poca considerazione della donna perpetuati dall’Antichità che ha coniato per il genere femminile la definizione di imbecillis sexus ovvero ‘sesso debole’. Anche nel Rinascimento tale mentalità persiste accanto, tuttavia, a una progressiva qualificazione nell’ambiente colto e aristocratico della donna non solo come madre di famiglia, ma anche come governatrice della casa o addirittura come reggitrice di un potere politico e inoltre come artista a livello letterario, pittorico, scultoreo e musicale. Si tratta di casi un po’ isolati, ma sono elementi significativi per una certa evoluzione nella considerazione della donna che lentamente progredirà nei secoli successivi sino alla nostra epoca.
Balaus annus et bonus. Studi in onore di Maurizio Virdis
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 362
"Ki mi lu castigit donnu Deu balaus annus et bonus", "che me lo protegga il signore Dio per molti e buoni anni" è la formula benaugurante che nel medioevo sardo veniva rivolta ai giudici di Cagliari. È con questo augurio che viene licenziata questa miscellanea di studi sardi in onore di Maurizio Virdis. Raffinate analisi condotte nei suoi contributi sulla letteratura medievale, da Chrétien de Troyes a Renaut de Beaujeu, da Charles d'Orléans a Juan de Mena. Sostanziali gli apporti alla riflessione teorica sulle strutture linguistiche del sardo, con indagini che spaziano dalla fonetica alla sintassi, senza mai dimenticare che la salvaguardia della vitalità di una lingua è una sfida che si gioca attraverso la ricerca sul campo, come dimostrano le tante inchieste di sociolinguistica promosse presso le giovani generazioni di studenti. Poi gli studi condotti sul sardo medioevale, culminati con l'edizione del Condaghe di Santa Maria di Bonarcado e proseguiti con l'edizione critica delle Rimas diversas spirituales di Gerolamo Araolla. Ma anche la letteratura sarda contemporanea è stata al centro dei suoi interessi: i suoi contributi sul panorama letterario della Sardegna hanno permesso di ridare giusto valore, nel dibattito critico, ai grandi classici della produzione isolana.
L'italiano che parliamo e scriviamo
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 145
Undici studiosi fanno il punto sullo stato dell'italiano. La lingua non è uno strumento neutro: rivela la nostra visione del mondo, il nostro stile di vita; plasma la realtà che ci circonda, modificando valori e significati. La lingua è da sempre lo specchio di una società e l'italiano non fa eccezione. Porta in sé - stratificati - secoli e secoli di storia, ma continua a riflettere - giorno per giorno - l'evoluzione del nostro costume, della nostra mentalità, delle nostre abitudini. E infatti l'italiano continua a cambiare: cambia il nostro modo di usarlo, perché cambia il mondo in cui lo usiamo. Se si guarda a ciò che è accaduto negli ultimi decenni, ci si trova di fronte a una vera rivoluzione. Per la prima volta, grazie a Internet, l'italiano ha preso a essere non solo parlato ma anche scritto quotidianamente dalla maggioranza degli italiani. Una novità apparentemente paradossale, visto che l'italiano è nato e vissuto per secoli quasi soltanto come lingua scritta, e clamorosa, se si pensa che l'italiano scritto è sempre stato tanto forte nella sua codificazione quanto debole nella sua diffusione. Dopo aver conquistato l'uso parlato (a scapito del dialetto), la lingua nazionale ha finalmente conquistato anche l'uso scritto di massa (a scapito del non uso). E ciò comporta il venir meno delle coordinate che avevano caratterizzato e condizionato la scrittura per secoli.
Presenza di Nievo nel Novecento (1945-1990)
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 173
Una serie di saggi che, partendo dall’opera principale di Ippolito Nievo, "Le confessioni di un italiano", ne confermano l’attualità e soprattutto ne colgono quell’“ombra” e sicura influenza che ha gettato sulla narrativa italiana del Novecento. La principale opera di Ippolito Nievo, come un po’ tutta la produzione dello scrittore ottocentesco, rappresenta un nodo fondamentale per l’affermazione del romanzo in Italia; non è un caso il parallelismo tra il suo Barone di Nicastro e il Barone rampante di Italo Calvino proposto dalla studiosa Silvia Contarini. Agli anni Cinquanta del Novecento risalgono anche molti studi, con scoperte di numerosi inediti, firmati Andreina e Luigi Ciceri che rappresentano un vero e proprio “caso” letterario del secolo scorso: studiosi friulani, amanti di Nievo che incrociano anche le proprie vite private (convolando a nozze il 16 giugno del 1951) proprio durante la preparazione comune di due congressi sulla figura di Nievo. E ancora nel volume le interpretazioni novecentesche sulla prima produzione poetica nieviana e quelle sulle "Confessioni" nel dopoguerra.
Resistance in italian culture from Dante to 21st century. La resistenza nella cultura italiana da Dante al XXI secolo
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 322
Il ricco percorso saggistico multidisciplinare e interdisciplinare di questo volume intende ampliare la comprensione del concetto di "Resistenza" nella storia culturale italiana. Abbracciando un arco di tempo che va dal XIV secolo a oggi, con l'occhio d'analisi rivolto tanto al campo letterario quanto a quello artistico e politico, si esaminerà una pluralità di voci, opere, pratiche e strategie di impegno civile e politico al fine di mettere in luce come il concetto di resistenza possa essere riconosciuto come segno distintivo dell'identità culturale italiana. Le prospettive critiche qui raccolte evidenzieranno come da Dante a Leopardi e a Ippolito Nievo, dal dibattito rinascimentale sulla "questione della lingua" a quello classico-romantico di primo Ottocento, da Aldo Palazzeschi a Carlo Levi fino a Elena Ferrante, da Gramsci a Pasolini e alla nozione e pratica di militanza politica degli ultimi decenni corrano come un filo rosso una poetica e un discorso di opposizione e di conflitto rispetto a qualsiasi forma di imposizione culturale, ideologica, politica, religiosa e sociale.
Lingua delle arti e lingua degli artisti in Italia fra Medioevo e Rinascimento
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 332
Il volume rappresenta il vivace confronto e scambio fra studiosi di diverse nazionalità che, relativamente al periodo medievale e rinascimentale italiano, si sono interessati da una parte alla lingua, e in particolare al lessico, delle arti (pittura, scultura, architettura ma anche “arti minori”, se è lecita tale etichetta, oggi non più in auge fra gli addetti ai lavori), dall’altra all’uso linguistico di alcuni dei massimi esponenti delle arti, nonché al contributo che questi hanno dato alla formazione e allo sviluppo delle relative terminologie. Si è scelto come termine ad quem la pubblicazione delle Vite del Vasari, alla metà del Cinquecento, che si può dire segni per gli artisti l’approdo di un percorso di promozione e autopromozione professionale, sociale e culturale – le cui origini risalgono all’inizio del XIV secolo – che li porta a essere (e a essere riconosciuti come) letterati e intellettuali a pieno titolo. Tra questi, particolarmente studiati nel volume: Lorenzo Ghiberti, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci e ovviamente Giorgio Vasari.
La poetica di Camillo Sbarbaro (A cinquant'anni dalla morte del poeta 1967-2017). Atti del Convegno (Arezzo, 11 novembre 2017)
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 157
Nel cinquantenario della morte del poeta Camillo Sbarbaro un incontro di italianisti ad Arezzo (nel 2017) presso l'Accademia Petrarca ne ha ripercorso la storia umana e letteraria. Ligure, di Santa Margherita, Sbarbaro a soli ventisei anni pubblica la raccolta di poesie Pianissimo e nello stesso anno si reca a Firenze dove incontra Ardengo Soffici, Giovanni Papini, Dino Campana, Ottone Rosai e altri artisti e letterati che ruotavano intorno alla rivista «La Voce». Richiamato alle armi nel 1917 il poeta scrive al fronte la raccolta poetica Trucioli, pubblicata da Vallecchi nel 1920. Sarà proprio Trucioli a fargli conoscere, un altro "grande ligure": Eugenio Montale. Tra il 1928 e il 1933 Sbarbaro viaggia soprattutto in Europa cogliendone i nuovi venti letterari e politici. Al 1933 risale il nuovo libro Calcomanie che, a causa della censura, circolerà solo nel 1940 in una ventina di copie dattiloscritte. Nel 1945 Sbarbaro inizia un'intensa attività di traduzione di autori francesi e greci. Gli ultimi anni di lavoro letterario dopo il denso volume Fuochi fatui del 1956 lo vedono impegnato solo in piccole raccolte di prosa: Gocce (1963), Il "Nostro" e nuove Gocce (1964), Contagocce 1965), Bolle di sapone (1966), Vedute di Genova (1966) e Quisquilie pubblicato poco tempo prima della sua scomparsa (1967). Sbarbaro, pur nella sua produzione "misurata" e nel suo vivere appartato, ha rappresentato una delle voci più limpide e alte della lirica italiana del Novecento.
Migrazioni della lingua. Nuovi studi sull'italiano fuori d'Italia
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 257
Il volume raccoglie i contributi di linguisti e storici che riflettono sul ruolo centrale dell'Italia e della sua lingua nel mondo continentale e mediterraneo. Un tema, oggi più che mai al centro del dibattito, non solo culturale ma anche politico. L'italiano fuori d'Italia si è imposto come lingua tanto di cultura che di comunicazione, diffusasi nello spazio e nel tempo senza una dominazione politica ma solo grazie al prestigio culturale e al successo dell'italiano come veicolo efficiente di scambio nel Mediterraneo e nell'Oriente balcanico. È oramai è noto che nel mondo si sono affermate e diffuse le parole della musica, delle arti, dell'artigianato artistico e, su altro piano, delle operazioni commerciali e finanziarie, ed è conosciuta altresì la fortuna degli italianismi nel periodo del Grand tour e, in epoche recenti, delle parole e degli stili della cucina, della moda e del Made in Italy.
Ippolito Nievo traduttore e tradotto
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2019
pagine: 104
Ippolito Nievo già all'inizio del XIX secolo, con M.me de Stael, perorava «l'utilità delle traduzioni» per avvicinare l'Italia all'Europa evoluta e civile. E proprio i patrioti volevano collegarsi alle altre lingue e letterature europee, mentre, paradossalmente, erano i puristi, apparenti difensori dell'italianità, a essere austriacanti. Nievo traduce da poeta i poeti e gli scrittori ma, insieme, da poeta e da scrittore, viene tradotto, talora sorprendentemente come una sorta di best-seller: è il caso della traduzione delle "Confessioni d'un italiano" in Spagna. Il volume studia la vocazione di Nievo come traduttore dal francese e dal tedesco di autori come Victor Hugo e Heine, ma anche il fenomeno delle prime traduzioni "internazionali" dello scrittore friulano.
«Un'arte che non langue, non trema e non s'offusca». Studi per Simona Costa
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2018
pagine: 772
"Questo volume intende rendere omaggio alla studiosa che ha contribuito in maniera decisiva all'interpretazione degli autori frequentati, dalle fondamentali indagini sulla parabola alfieriana alle analisi innovative sulle opere di d'Annunzio e di Pirandello, per arrivare alla contemporaneità, come testimonia la Bibliografia degli scritti, curata da Simona Onorii e Francesca Tomassini; e si propone, inoltre, di onorare la docente che negli anni di appassionato insegnamento nelle università di Firenze, Sassari, Trieste, Macerata e Roma Tre ha formato moltissimi studenti e dottorandi. Al contempo, vuole mettere in rilievo l'aspetto di mediatrice intellettuale da lei assunto in vari ambiti istituzionali e pubblici - dal servizio prestato al CUN alla presidenza del Premio Viareggio-Rèpaci fino al recente ruolo di presidente della società per lo studio della Modernità Letteraria (MOD) - per evidenziare quanto Simona abbia sempre coniugato la ricerca e la didattica con l'impegno organizzativo e gestionale, dedicando molte delle sue energie a incarichi volti a migliorare l'assetto del mondo universitario e culturale italiano. I saggi qui raccolti, firmati da studiosi autorevoli e da giovani allievi provenienti da diversi Atenei, si dipanano lungo un esteso arco cronologico e tematico, rappresentando, a ben vedere, una mappa della ricerca letteraria in Italia articolata per snodi tematici, figure, testi. La preponderanza degli studi novecenteschi non offusca la consistenza delle indagini sui secoli precedenti, tracciando un percorso critico che riflette l'iter di studi e ricerche di Simona Costa, guidato costantemente dalla fedeltà ai testi e insieme dal desiderio di esplorare i confini tra le arti, sullo sfondo di un continuo interesse di tipo storico. Il quadro letterario che ne emerge è composito, eterogeneo e in movimento, ma anche saldo e rigoroso nel documentare le tendenze dell'italianistica attuale." (Dalla Premessa)